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La Bohème

L‘ultima struggente puntata della Bohème [ Part 11 ] Mimì (Apre gli occhi, vede che sono tutti partiti e allunga la mano verso Rodolfo, che gliela bacia amorosamente.) Sono andati? Fingevo di dormire perché volli con te sola restare. Ho tante cose che ti voglio dire, o una sola, ma grande come il mare, come il mare profonda ed infinita... (Mette le braccia al collo di Rodolfo.) Sei il mio amore e tutta la mia vita! Rodolfo Ah, Mimì, mia bella Mimì! Mimì (Lascia cadere le braccia.) Son bella ancora? Rodolfo Bella come un'aurora. Mimì Hai sbagliato il raffronto. Volevi dir: bella come un tramonto. «Mi chiamano Mimì, il perché non so...». Rodolfo (intenerito e carezzevole) Tornò al nido la rondine e cinguetta. (Si leva di dove l'aveva riposta, sul cuore, la cuffietta di Mimì e gliela porge.) Mimì (gaiamente) La mia cuffietta... Ah! (Tende a Rodolfo la testa, questi le mette la cuffietta. Mimì fa sed

La Bohème

La decima puntata della Bohème [ Part 10 ] Musetta (ansimante) C'è Mimì... (Con viva ansietà attorniano Musetta.) C'è Mimì che mi segue e che sta male. Rodolfo Ov'è? Musetta Nel far le scale più non si resse. (Si vede, per l'uscio aperto, Mimì seduta sul più alto gradino della scala.) Rodolfo Ah! (Si precipita verso Mimì; Marcello accorre anche lui.) Schaunard (a Colline) Noi accostiam quel lettuccio. (Ambedue portano innanzi il letto.) Rodolfo (Coll'aiuto di Marcello porta Mimì fino al letto.) Là. (agli amici, piano:) Da bere. (Musetta accorre col bicchiere dell'acqua e ne dà un sorso a Mimì.) Mimì (con grande passione) Rodolfo! Rodolfo (Adagia Mimì sul letto.) Zitta, riposa. Mimì (Abbraccia Rodolfo.) O mio Rodolfo! Mi vuoi qui con te? Rodolfo Ah! mia Mimì, sempre, sempre ! (Persuade Mimì a sdraiarsi sul letto e stende su di lei la coperta, poi con grandi cure

La Bohème

La nona puntata della Bohème [ Part 9 ] Quadro quarto «...in quell'epoca già da tempo gli amici erano vedovi. «Musetta era diventata un personaggio quasi ufficiale; - da tre o quattro mesi Marcello non l'aveva incontrata. «Così pure Mimì; - Rodolfo non ne aveva più sentito parlare che da se medesimo quando era solo. «Un dì che Marcello di nascosto baciava un nastro dimenticato da Musetta, vide Rodolfo che nascondeva una cuffietta - la cuffietta rosa - dimenticata da Mimì: «Va bene! mormorò Marcello, egli è vile come me! «Vita gaia e terribile!...». In soffitta. (La stessa scena del Quadro 1.) (Marcello sta ancora dinanzi al suo cavalletto, come Rodolfo sta seduto al suo tavolo: vorrebbero persuadersi l'un l'altro che lavorano indefessamente, mentre invece non fanno che chiacchierare.) Marcello (continuando il discorso) In un coupé? Rodolfo Con pariglia e livree. Mi salutò ridendo. To', Musetta! Le dissi: