«
Ecco... ricomincia l'eterna gara nella quale ognuno dei due vuole
disperatamente arrivare primo. Però, se uno dei due s'attarda, l'altro aspetta.
Per continuare assieme il lungo viaggio fino al traguardo della vita »
(voce narrante - Emilio Cigoli - a fine film)
È il 1948 e nel piccolo paese di Brescello prosegue la rivalità tra don Camillo e
Peppone, che continuano a farsi i soliti dispetti. Peppone, inoltre, si candida
come deputato, cosa che fa uscire dai gangheri don Camillo, che si ritrova
sempre più spesso davanti all'altar maggiore per protestare con il Cristo.
Tanti episodi divertenti, come il ritrovamento del carro armato, l'esame di
quinta elementare di Peppone, necessario per la candidatura a deputato, il
furto dei polli di don Camillo, la potenziale storia d'amore tra Peppone e la
procace Clitilde, segretaria della Federazione, e il comizio tenuto da Peppone
dove dopo aver sentito la Canzone del Piave cambia completamente il tenore del
discorso, da comunista a monarchico dicendo pure "per il bene del paese,
del re e della patria". Alla fine, Peppone sarà costretto a scegliere se
iniziare una carriera da deputato a Roma o restare nel suo paesino in veste di
sindaco, e solo all'ultimo saprà prendere la sua decisione dopo le struggenti
parole del suo amico Don Camillo.
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