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Buon Ciclone


IL CICLONE
Un film in cui i fraintendimenti son da morir dal ridere!
 Inizio estate 1996. Levante (Pieraccioni), è un giovane ragioniere della provincia toscana, che vive insoddisfatto il suo rapporto con le donne. Tiene la contabilità di molte attività del paese tra cui quella dell'erborista Carlina,(D'Aquino) innamorata da sempre di Levante, e del negozio alimentare del paese. Abita con il padre Osvaldo, con il fratello Libero, che dipinge quadri con domande teologiche (Ceccherini) e la sorella lesbica Selvaggia, segretamente legata alla farmacista Isabella, in un casolare sulle colline.
Una sera un cartello caduto dell'agriturismo Arcobaleno fa sì che un pullman con un gruppo di ballerine di flamenco e l'organizzatore di spettacoli Naldone (Haber), giunti per un recital in città, si fermi invece nell'allegro casolare Quarini. Nel frattempo, non vedendo arrivare nessuno, l'agriturismo cede le camere prenotate e il gruppo spagnolo ritrovandosi senza alloggio, chiede ospitalità alla famiglia, rivoluzionando come un ciclone la vita dell’intera famiglia.
Levante si innamora perdutamente di Caterina (Forteza), che però sta vivendo una storia burrascosa con un altro uomo, Selvaggia è attratta da Penelope (Natalia Estrada) mentre l'impresario delle ballerine Naldone invece riscopre l'amore con la barista del paese, già fidanzata con il meccanico Paolo Hendel.
Intanto la tournée salta e il gruppo deve tornare in Spagna, ma nel frattempo si stabilisce all'hotel Cavour di Firenze.
Tornati in albergo, Caterina e il fidanzato litigano furiosamente e si lasciano. Levante allora coglie al volo l'occasione e porta Caterina in giro per Firenze: i due si baceranno per tutta la notte ma la mattina Caterina prende un treno che la porterà all'aeroporto e successivamente in Spagna.
Il film si conclude con il matrimonio tra Naldone e la barista, e l'inizio di una nuova vita in Spagna dello stesso Levante.
La cascina, casa dei protagonisti del film, si trova a Laterina, paesino immerso nelle campagne toscane in provincia di Arezzo, mentre le scene all'interno del paese sono state girate nei borghi di Poppi e Stia, entrambi comuni della vallata del Casentino.

Levante: Allora, guardi, è parecchio semplice: lei riprende la strada sterrata, appena arriva su quella asfaltata gira a destra. Non il primo incrocio, al secondo incrocio sempre sulla destra deve andare. Lo riconosce, il secondo incrocio, perché sulla sinistra c'è la Madonnina... [ululato]
Naldone: Sì?
Levante: Oh, Madonnina!
Naldone: Sì, diceva, la Madonnina, e poi?
Levante [inforcando gli occhiali]: Sì... sulla sinistra vede la Madonnina... allora lì deve andare a de... se non capisce bene l'indicazione, lo richiede a qualcuno che passa, oppure alla Madonnina stessa... se no c'è un cartello...




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