VUCUMPRÀ
Vucumprà o vu' cumprà è un neologismo diffusosi in Italia negli anni
novanta per indicare, in senso generalmente dispregiativo, i venditori
ambulanti di origine africana.
La parola vuole imitare la pronuncia distorta da
parte di immigrati con scarsa padronanza della lingua italiana della frase
"vuoi comprare?".
Il fenomeno della diffusione del
neologismo "vucumprà" può essere paragonato a quello del termine
"sciuscià", con cui alla fine della Seconda guerra mondiale si
iniziarono a chiamare i bambini napoletani che si offrivano di lucidare le
scarpe ai soldati americani, distorcendo la pronuncia dell'inglese shoe shine.
La parola "vucumprà" viene
spesso usata con significato esteso, per esempio a indicare genericamente gli
extracomunitari immigrati, a prescindere dall'attività che svolgono.
In altri
casi la parola viene usata per alludere ad alcuni aspetti secondari del
fenomeno dei venditori ambulanti immigrati, per esempio alle caratteristiche
dei prodotti venduti dalla maggior parte di essi (prodotti di scarso valore,
imitazioni di oggetti di marca, copie illegali di opere protette da diritti
d'autore, e così via).
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questo termine entrato ormai da tempo
nel linguaggio comune è diventato una specie di carta d'identità per migliaia
di persone che cercano fortuna in Italia.
Adesso "Vu' cumprà" è anche
il titolo di una canzone che ripropone con leggerezza e con un pizzico di amara
ironia un fenomeno tornato di grande attualità: quello dell'arrivo di tanti
immigrati sulle coste italiane.
A proporre il brano, che si candida
ad essere uno dei tormentoni canori dell'estate 2011, è il talentuoso Nino
Tortorici, conduttore radiofonico, cantante, attore e showman. Il brano
racconta in modo semplice, ma non banale, una situazione molto comune
soprattutto d'estate: l'incontro casuale tra un italiano in vacanza, pancia
all'aria sotto all'ombrellone, e uno dei tanti ragazzi stranieri che sbarcano
il lunario come "venditori da spiaggia". Quest'incontro diventa
occasione di dialogo e conoscenza e regala al giovane ambulante un po' di quei
sentimenti di umanità e solidarietà spesso negati dalla paura e dai pregiudizi.
La morale è che l'Italia, afflitta a sua volta da tanti altri problemi, forse
non è proprio quell'approdo così ricco e felice che tanti immigrati
immaginano...
VUCUMPRÀ
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