Passa ai contenuti principali

Sapore di mare



Sapore di mare è un film commedia prodotto in Italia nel 1983, con Jerry Calà, Christian De Sica, Marina Suma, Isabella Ferrari e Virna Lisi, diretto dal regista Carlo Vanzina.
Si tratta di un film-revival, la cui uscita si inserisce nel contesto di una riscoperta degli anni sessanta (in particolar modo, delle canzoni degli anni '60), che stava sbocciando in quel periodo e che aveva già portato, qualche anno prima, alla realizzazione di alcune raccolte musicali di successo

Trama:

Estate 1964: Un gruppo di figli della media borghesia trascorre le vacanze a Forte dei Marmi, in Versilia.
I protagonisti di queste vicende sono: i due marchesini Pucci (Paolo Baroni e Angelo Maggi), toscani e uguali in tutto e per tutto, il romano Maurizio (Giorgio Vignali), sempre impegnato a mangiare, il genovese Gianni (Gianni Ansaldi), l'intellettuale del gruppo, che preferisce un buon libro ai soliti giochi da spiaggia, Selvaggia (Isabella Ferrari), la fidanzata di Gianni, Giorgia (Giorgia Fiorio), la più giovane della compagnia, la famiglia Carraro di Milano, Luca (Jerry Calà), sempre pronto a combinare scherzi e guai e a farsi beffe del bagnino Morino (Ennio Antonelli), e Felicino (Christian De Sica), giunto in spiaggia con una nuova "conquista", l'inglesina Susan (Karina Huff); la Famiglia Pinardi di Napoli, per la prima volta in vacanza in Versilia, composta dal capofamiglia (Gianfranco Barra), sua moglie (Annabella Schiavone) e i figli Marina (Marina Suma) e Paolo (Angelo Cannavacciuolo), l'imbranato del gruppo, e Cecco (Enio Drovandi), il fotografo, pronto ad immortalare ogni situazione.
Le loro storie personali si intrecciano sullo sfondo dei successi discografici dell'epoca, tra gag, giochi di spiaggia, amori contrastati, conquiste balneari e passioni proibite per signore mature: Luca corteggia Marina Pinardi, ma, mentre lui sembra interessato solo a "spassarsela", la ragazza inizia a provare un sentimento molto più profondo...
Susan, trascurata da Felicino, passa da un uomo all'altro, prima di accorgersi di Paolo Pinardi, che, nel frattempo, si è preso una cotta per lei...
Infine, Gianni si invaghisce di Adriana Balestra (Virna Lisi), una quarantenne amica di famiglia che riceve le visite del marito (Guido Nicheli) soltanto nei fine settimana, e mette così in crisi il suo rapporto con Selvaggia...
Il film si conclude diciotto anni dopo, con un breve epilogo in cui conosciamo il destino dei personaggi del film.
Nella scena finale, che si svolge nell'estate del 1982 alla Capannina, Cecco rivede dopo tanti anni i vecchi amici Paolo e Susan, ora marito e moglie. Ritroviamo poi Gianni single e Selvaggia - reduce da un matrimonio fallito - assieme al suo nuovo compagno, un commerciante di Pistoia, mentre Marina -- pure lei sposata -- rivedrà il suo grande amore Luca, che, di primo acchito, non la riconoscerà e che poi proverà a farsi perdonare anni di silenzio lasciandole un messaggio.
Il film si conclude poi con le malinconiche note di Celeste nostalgia di Riccardo Cocciante, a simboleggiare la nostalgia dei bei tempi andati e della propria gioventù.

Commenti

I nostri post più amati

LA CONIUGAZIONE DEL VERBO ESSERE - TABELLA COMPLETA

LE TAVOLE DEI VERBI LA CONIUGAZIONE DEL VERBO ESSERE

I CONNETTIVI TESTUALI NELLA LINGUA ITALIANA

  I connettivi in linguistica sono quelle espressioni che servono per unire , legare, le parti logiche di un discorso, di una frase. Sono cioè delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che funzionano da ponte per unire in modo logico i diversi contenuti di un testo. Sono uscita prima questa mattina, eppure , non ho fatto in tempo!                                                 Connettivo La funzione di connettivo può essere svolta da parole di diversa natura grammaticale ossia: Preposizioni:   Ho pensato di invitarti a pranzo domani. Congiunzioni come ma, però, ciononostante, perciò, finché, che, dunque, perché, se, malgrado che, affinché , ecc. : Non ho studiato perché stavo molto male. Avverbi e le locuzioni avverbiali come così, allora, successivamente, cioè, inoltre ecc.: Penso quindi sono. Verbi :  Abbiamo cantato, ballato, mangiato e chiacchierato insieme, riassumendo ci siamo divertiti molto! Alcune espressioni come da u

AVERE SIGNIFICATO E CONIUGAZIONE - TABELLA COMPLETA

Il verbo avere ha diversi utilizzi, impariamo a distinguerne alcuni e a ricordarci della H . La H in italiano è una lettera muta che in alcune forme del verbo avere assume una grande importanza. Il primo significato del verbo avere è quello di POSSEDERE in riferimento a beni materiali (ho una bicicletta), doti morali, qualità, titoli o anche a qualità fisiche e priscologiche (ho le gambe corte, ho tanto coraggio). Io ho una casa al mare. Maria ha un cane. Giorgio ha tre nipoti. Il verbo avere può venire utilizzato col significato di SENTIRE, AVERE LA SENSAZIONE DI: Oggi ho molto freddo. Luisa ha mal di pancia. Gli studenti hanno sete. Il professore ha sonno. Il verbo avere, così come il verbo essere viene anche utilizzato come AUSILIARE ossia come aiuto agli altri verbi (ausilio=aiuto) per formare i tempi composti. I eri ho avuto la febbre. Uscirai di casa quando avrai fatto i compiti. Se tu avessi studiato meglio, avresti passato l'esame. Il verbo avere se seguito dalla prep

Boom-Auch-Crash-Grr-Boing

ONOMATOPEA  È una figura retorica. L’onomatopea è un'espressione o parola che riproduce direttamente un rumore o un suono naturale, rievocandola acusticamente.  Il suono evoca il rumore dello strumento che lo produce. L’onomatopea viene molto usata in letteratura e in fumettistica, si tratta di un segno grafico che non ha alcun significato se non viene associato al suono o rumore di cui è l’imitazione (crash=il suono di un bicchiere che si rompe; sob-sob= quello di un uomo che piange). Sono parole onomatopeiche ad esempio: sciacquio, gorgoglìo, tuffo, sciabordio, boato, scoppio, clangore, fragore ,fruscio, sussurro, lampo, ticchettio, tintinnio. Esempi conosciuti da tutti sono i versi degli animali: Il cane fa bau-bau Il gatto fa miao-miao Il pulcino fa pio-pio L’uccellino fa cip-cip Se volete vedere come vengono scritti onomatopeicamente i versi degli animali nelle maggiori lingue, allora fate CLICK Un altro campo in cui le onomatopee sono usatissi

Il vocabolario dell'estate italiana

L’estate è quel momento in cui fa troppo caldo per fare quelle cose per cui faceva troppo freddo d’inverno. (Mark Twain) Un’ estate italiana!   Parole e frasi legate all’estate in italiano. Evviva è arrivata l’estate, la mia stagione preferita. Oggi vi presento alcune parole e alcune frasi essenziali per vivere un’estate italiana. Abbronzarsi – Prendere il sole Il sole italiano al mare , in montagna, in campagna ma anche in città è forte. Quando il sole è forte è caldo in italiano si dice che “ batte ”…” Il sole batte oggi !” potrete sentire persino frasi come “ Oggi il sole picchia forte !” ma non vi preoccupate, non vi farà un occhio nero! Per proteggervi usate la crema solare scegliendo il giusto “ fattore di protezione”, altrimenti rischierete di ustionarvi (bruciarvi – scottarvi ).  Fare il bagno – Nuotare L’ acqua d’estate è meravigliosa per rinfrescarsi e divertirsi, si può fare il bagno , sguazzare ma anche allenarsi e nuotare (ossia fare attivit

Esclamazioni e Interiezioni

GRAMMATICHIAMO LE ESCLAMAZIONI O INTERIEZIONI Sono suoni, parole, o gruppi di parole che esprimono sentimenti e sensazioni improvvisi (meraviglia, allegria, dolore, rabbia, sorpresa ecc.). Si tratta di una componente invariabile il cui valore si comprende dal tono della voce e la mimica di chi parla. L’interiezione è seguita dal punto esclamativo, che può però essere collocato anche alla fine della frase. Se l'interiezione o esclamazione è composta da una sola vocale oppure da una consonante, la lettera h va posta dopo la vocale o la consonante (ad esempio, uh!). Se invece è formata da due vocali, la lettera h va collocata in mezzo (ad esempio, ohi!). Alcune interiezioni come ad esempio ahimè, ohibò, ohimè richiedono l'accento grave (cioè quello che scende dall'alto verso il basso). In alcuni casi si trovano anche nomi, aggettivi, verbi e avverbi che assumono la funzione di interiezione o esclamazione: nomi: ad esempio, coraggio! animo! acc