Marzo è il terzo mese dell'anno secondo il calendario
gregoriano, ed il primo della primavera nell'emisfero boreale, dell'autunno
nell'emisfero australe, conta di 31 giorni e si colloca nella prima metà di un
anno civile.
Il nome deriva dal dio romano Marte, dio della guerra, poiché era
proprio nel mese di marzo che in genere iniziavano le guerre.
Marzo il mese della primavera!
21 Marzo
Gianni Rodari
La
prima rondine
venne
iersera
a
dirmi:-E' prossima la Primavera!
Ridon
le primule
nel
prato,gialle,
e ho
visto,credimi,
già
tre farfalle.
Accarezzandola
così
le ho detto:
-Sì
è tempo,rondine,
vola
sul tetto!
Ma
perchè agli uomini
ritorni
in viso
come
nei teneri
prati
il sorriso
un'altra
rondine
deve
tornare
dal
lungo esilio,
di
là dal mare.
La
Pace,o rondine,
che
voli a sera!
Essa
è per gli uomini
la
primavera.
I Proverbi di Marzo
A marzo chi non ha scarpe va scalzo, d'aprile chi ne ha
sta bene.
A marzo chi non ha scarpe, semini scalzo.
A volte si crede di trovare il sole d'agosto e si trova
la luna di marzo.
Chi ha messo marzo in primavera ha fatto male.
Come marzo s'avvicina, tutti gli umori si risentono.
Da marzo ad aprile c'è poco da dire.
Di marzo, ogni matto vada scalzo.
Di marzo, ogni villan va scalzo.
L'acqua di marzo è peggio delle macchie nei vestiti.
La nebbia di marzo non fa male a nessuno.
La neve marzolina dura dalla sera alla mattina.
Marzo al vento, aprile nell'acqua.
Marzo arido, aprile umido.
Marzo asciutto la indovinano fino i ceppi.
Marzo cambia sette cappelli al giorno.
Marzo è un mese pazzo.
Marzo ha comprato la pelliccia a sua madre, ma tre giorni
dopo l'ha venduta.
Marzo non ha un di come l'altro.
Marzo nuvoloso, estate piovosa.
Marzo pazzerello guarda il sole e prendi l'ombrello.
Marzo piovoso, anno straccioso.
Marzo tinge e Aprile dipinge.
Marzo, la serpe esce dal balzo.
Marzo, vuol far sempre le sue.
Nel marzo, un sole e un guazzo.
Per san Benedetto [21 marzo[1]], la rondine è sotto il
tetto.
Quando marzo fa aprile, aprile fa marzo.
Quando marzo marzeggia, april campeggia.
Se marzo non marzeggia, april mal pensa.
Se tu vedrai sol chiaro, sia marzo come gennaio.
Sole di marzo o ti tingo o ti ammazzo.
Tanta nebbia di marzo, tanti temporali d'estate.
Marzo bello
di A. Beltramelli
Ecco
ecco che è arrivato marzo bello!
Le
viole in mezzo al prato
escono
fuori con l'ombrello.
Oh,
bel marzo! Oh, marzicello!
Ti
salutano le viole,
che
si vestono modeste
e
stan sempre sole sole
tra
le fratte e le foreste.
Forse
un merlo poco saggio
sogna
già d'essere in maggio
e si
gela una zampina fra la brina.
Ma
la cincia nel suo nido
ride
e dice: «Non mi fido!
Presto
è ancor! La messaggiera bianca e nera
non
è già sotto la gronda,
e
chi ha freddo si nasconda:
non
è ancora primavera ».
Chiotto
chiotto le risponde un passerotto:
«Tu
sei saggia e veritiera!
Marzo
è bello,
ma
coi guanti e con l'ombrello,
col
soprabito e il cappello,
poiché
porta il vento e il fiore,
e la
pioggia e il raffreddore »
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