“Sulla piazza
Ognuno passa,
Ognuno viene, ognuno va;
Che buffa quella gente!
Gente buffa! Gente buffa!”
È un'opera lirica in quattro atti di Georges Bizet su
libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy ispirato alla novella omonima di
Prosper Mérimée.
La prima rappresentazione fu all'"Opéra Comique"
di Parigi il 3 Marzo 1875 mentre la prima rappresentazione italiana avvenne al
Teatro Bellini di Napoli il 15 novembre 1879.
La trama in breve:
Don Josè è un giovane brigadiere, la madre vorrebbe farlo fidanzare con Micaela, ragazza semplice del
suo paese.
Ma lui si lascia
sedurre dalla sigaraia Carmen, irretito e
affascinato dalle danze della bella Carmen, finisce per lasciarla fuggire dal
carcere in cui era rinchiusa e per questo viene punito.
Quando in seguito si rivedono, lei lo convince a disertare
per seguirla; nonostante la malandrina sia attratta anche dal torero Escamillo.
Lui segue lei sui monti, dai contrabbandieri, ma l’idillio è
di breve durata, lui è geloso e lei è insofferente.
A questo punto giunge Micaela, che chiede a Josè di tornare
al paese dalla madre morente. Lui parte, dopo un duello col rivale Escamillo,
che Carmen segue a Siviglia.
Proprio a Siviglia si ritroveranno, fuori dall'arena, Josè
chiede a Carmen di tornare con lui, lei rifiuta con disprezzo e lui la pugnala
a morte
Gli atti della Carmen (notizie prese dal sito dell’Arena di
Verona)
La trama della storia di Carmen e Don José.
I personaggi principali
Carmen: la bella gitana, che lavora alla manifattura dei
tabacchi
Don José: giovane militare
Il capitano Zuniga: capitano delle guardie
Micaela: fidanzata di Don José
Escamillo: torero innamorato di Carmen
La vicenda si svolge in Spagna a metà del secolo XIX.
ORA GUARDATEVI TUTTA LA CARMEN
Per capire
meglio l’opera:
ATTO I
Una piazza di Siviglia; sul fondo si trovano la manifattura
dei tabacchi e la caserma. Fra una folla che gremisce la piazza di Siviglia, si
fa strada una giovane. E' Micaela, fidanzata di Don Josè che s'avvicina alle
guardie per parlare con il suo innamorato. Il brigadiere Morales la invita ad
attendere, ma lei gentilmente rifiuta: tornerà al prossimo cambio della guardia
che le note di una marcia militare annunciano ormai vicino. Sfila il nuovo
plotone dove si trova Don Josè, il quale confessa al capitano Zuniga di non
provare alcun interesse per le gaie sigaraie, perché ama la sua dolce Micaela.
I tocchi di una campana segnalano l'uscita delle sigaraie, attese da un gruppo
di giovani. Ed ecco Carmen la bella gitana, che, adocchiato Don Josè, avanza
spavaldamente cantando. Accortasi dell'indifferenza del dragone, la sigaraia
danza una vorticosa "habanera" in segno di sfida e gli getta sul viso
un fiore rosso. Frattanto Micaela gli reca notizie della madre lontana,
dicendogli che lascerà la città per raggiungerla, ma gli promette di tornare.
Quando la ragazza se n'è andata, Don Josè trae dal petto il fiore per gettarlo
via, ma lo interrompe un alterco che viene dalla fabbrica. Carmen si è buttata
in una nuova rissa ed ha sfregiato col coltello una sigaraia. Don Josè,
incaricato di sedare il tumulto, deve arrestare Carmen. Con raffinata
civetteria, la gitana lo fa cadere nelle sue maglie, riuscendo così a fuggire.
Presso l'osteria di Lillas Pastia.
L'osteria di Lillas Pastia è un covo di contrabbandieri, ma
è frequentata anche da ufficiali, soldati e gitani. Carmen, con le amiche
Mercedes e Frasquita, canta e danza fra un gruppo di dragoni. Suo più fervido
ammiratore è il capitano Zuniga. All'osteria arriva pure il torero Escamillo,
vincitore della corrida di Granada, il quale è subito avvinto dal fascino di
Carmen. Mentre l'oste sta per chiudere, entrano il Dancairo e il Remendado,
entrambi contrabbandieri che si servono della gitana per i loro traffici.
Questa volta, però, Carmen rifiuta: vuole attendere Don Josè che è stato
arrestato per averla lasciata fuggire. Appena liberato dagli arresti, infatti,
egli accorre alla locanda per rivedere la gitana che balla per lui
accompagnandosi con le nacchere. La danza è interrotta dalle note della
ritirata. Ligio al suo dovere, Don Josè vorrebbe ritornare in caserma, ma
Carmen glielo vieta e cerca di trattenerlo. Nel frattempo ritorna Zuniga per
restare con la sigaraia. Acceso dalla gelosia, Don Josè si scatena contro il
capitano. Intervengono i contrabbandieri, e Zuniga viene immobilizzato sotto la
minaccia delle pistole. A Don Josè non resta quindi altra scelta: seguire
Carmen e i suoi amici.
ATTO III
Nel covo dei contrabbandieri.
I contrabbandieri sono accampati tra selvaggi dirupi in un
punto strategico. Don Josè e Carmen sono rimasti soli, ma il loro non è più un
colloquio d'amore. La sigaraia pensa ad altre avventure e la sua indifferenza
accentua la gelosia di Don Josè. Carmen legge nelle carte il proprio avvenire.
Il responso è tragico: la morte, ma lei sfida ad ogni costo la sentenza del
destino. Micaela, spaurita e tremante, viene a cercare Don Josè; lo chiama, ma
egli non risponde. Ad un tratto si ode uno sparo: la ragazza fugge mentre
appare Escamillo, scampato per poco al colpo di Don Josè. I due rivali
estraggono il coltello e si affrontano. Il dragone sta per colpire il torero,
ma la mano di Carmen lo ferma. Mentre Don Josè furente minaccia la sigaraia, il
Remendado scorge Micaela, giunta per annunciare all'amato che sua madre
moribonda vuole vederlo per l'ultima volta. Tutti lo convincono a partire:
dapprima egli è incerto poi s'allontana con la ragazza.
ATTO IV
La plaza de toros a Siviglia, davanti all'arena.
E' il giorno della corrida. La folla attende sulla piazza di
Siviglia davanti all'Arena, acclamando il corteo dei "toreadores",
degli "aguazil", dei "picadores", dei
"banderilleros" e l'"espada" Escamillo, che arriva assieme
a Carmen. Le amiche Mercedes e Frasquita esortano la gitana a fuggire perché
Don Josè la sta cercando. Carmen lo sa ma sfida il pericolo. Infatti, ecco Don
Josè che si umilia davanti alla donna, pregandola di seguirlo per vivere una
nuova esistenza. La vittoria di Escamillo interrompe il dialogo fattosi acceso.
Carmen corre giubilante verso il torero, ma Don Josè la ferma: essa allora
confessa cinica, crudele e spavalda il suo amore per il torero. Accecato da
furente passione, Don Josè balza verso la donna e le affonda una lama nel
cuore. Carmen cade senza vita. La folla allibita assiste alla tragica scena.
Don Josè, caduto sul corpo dell'amata, la invoca nella disperazione e si lascia
passivamente arrestare.
QUI TROVATE IL LIBRETTO TRADOTTO IN ITALIANO
Brani celebri
Atto primo
Avec la garde montante (Coro dei monelli)
L'amour est un oiseau rebelle, Habanera di Carmen
Parle-moi de ma mère!, duetto di Don José e Micaëla
Près des remparts de Séville, Seguidille di Carmen con Don
José
Intermezzo (basato sulla canzone Haltelà, Qui va là? Dragon
d'Alcala! del secondo atto)
Atto secondo
Votre toast, je peux vous le rendre... Toreador, en garde (info file)
Pasquale Amato (1911)
Les tringles des sistres tintaient, Chanson bohème di
Carmen, Frasquita, Mercedes
Votre toast, je peux vous le rendre... Toreador, en garde,
Couplets di Escamillo
Nous avons en tête une affaire, quintetto di Mercédès,
Frasquita, Carmen, il Remendado e il Dancairo
Je vais danser en votre honneur, duetto di Don José e
Carmen, contenente
La fleur que tu m'avais jetée, aria di Don José
Bel officier, bel officier, finale concertato
Intermezzo (Andantino quasi allegretto)
Atto terzo
Mêlons!, Coupons! Terzetto "delle carte" di
Frasquita, Mercedes, Carmen contenente l'arioso di Carmen
En vain
pour éviter les réponses amères"
Je dis que rien ne m'épouvante aria di Micaëla
Intermezzo (Allegro vivo)
Atto quarto
A deux cuartos, coro dei venditori
Les voici, le quadrille! Coro e marcia
C'est toi! C'est moi! Duetto e finale, Carmen, Don José
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