ONDE DORATE
Onde dorate, e l'onde eran capelli,
navicela d'avorio un dì fendea;
una man pur d'avorio la reggea
per quaasi errori preziosi e quelli;
E mentre i flutti tremolanti e belli
con drittissimo solco dividea,
l'or de le rotte fila Amor cogliea,
per formarne catene à suoi ribelli.
Per l'aureo mar, che rincrespando apria
il procelloso suo biondo tesoro,
agitato il mio core a morte gìa.
Ricco naufragio, in cui sommerso ì moro,
poich'almen fur ne la tempesta mia
di diamante lo scoglio e 'l golfo d'oro.
di Giambattista Marino
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