IL BICERIN
Il Bicerin (letteralmente bicchierino) è una storica bevanda
calda e analcolica tipica di Torino, che deriva dalla settecentesca
"bavareisa", gustosa bevanda servita in grandi bicchieri
tondeggianti, composta da una miscela di caffè, cioccolato e crema di latte
dolcificata con sciroppo.
Il rituale del bicerin invece prevedeva che i tre
ingredienti fossero serviti separatamente.
Inizialmente erano
previste tre varianti: pur e fior (l’odierno cappuccino), pur e barba (caffè e
cioccolato), ’n pòc ’d tut (ovvero un po' di tutto), con tutti e tre gli
ingredienti miscelati.
È stata quest’ultima formula ad avere più successo e a
prevalere sulle altre.
Normalmente il tutto veniva accompagnato da altre
prelibatezze artigianali torinesi i cosiddetti “bagnati”, di cui esistono ben
14 tipi.
Tra i primi testi che raccontano la storia del Bicerin c'è
il testo di Alberto Viriglio, Torino e i Torinesi, la cui prima edizione risale
al 1898.
Nel 2001 il Bicerin è stato riconosciuto come "bevanda
tradizionale piemontese" con pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della
Regione Piemonte.
Lo storico locale Bicerin conserva gelosamente la ricetta difendendola
accanitamente, proprio in questo locale si dice sia nata questa bevanda che è
comunque possibile gustare in tutte le migliori caffetterie di Torino.
Gli ingredienti sono di per sé semplici: cioccolato fatto in
casa, caffè e fior di latte, ma le dosi della ricetta originale sono
sconosciute.
Il risultato è una
bevanda gustosissima, che saprà stupirvi e darvi la carica lasciandovi sulla
lingua un inconfondibile aroma di caffè e cioccolato, provate un biccerin, non potrete
non restarne soddisfatti.
Viene servito solitamente in alti bicchieri o calici di
vetro che permettono di osservarne la sfumatura di colori dovuta al miscelarsi
dei vari ingredienti.
Grandi appassionati di Bicerin furono Camillo Benso Conte di
Cavour, Pablo Picasso, Alexandre Dumas (padre) e Ernest Hemingway (che lo
inserì fra le cento cose del mondo che avrebbe salvato)!
Vieni a fare un salto in questa bella scuola:
CiaoItaly
Solo un'osservazione per i non piemontesi: la u si legge ü, la o si legge u, la ò si legge o.
RispondiEliminaE ancora: a me non piace, non digerisco il latte, sigh!
Hai ragione Juhan, per completezza dobbiamo dire anche che nell'alfabeto fonetico internazionale bicerin viene pronunciato [bitʃeˈriŋ].
EliminaIo l'ho assaggiato un paio di volte e mi piace molto, sarà che adoro il latte ;O)
Buona giornata
Lisa