La pioggia
di
Medea
Batte monotona,
ripetitiva cade.
Nel tepore di un sogno cullato
la sento scrosciare
la vedo tintinnare
mi riempie d’amore.
Torna puntuale
dal grigio di luoghi lontani.
Picchia gaia e dolce
ai vetri della mia finestra.
Profuma l’aria
odora della mia terra.
Dal caldo sicuro
la guardo cadere
la sento arrivare
chissà da dove viene
e perché mi fa tanto sognare.
Ancora di Ludovico Einaudi
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