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Torino città di mercati!

A Torino sono presenti  più di 49 mercati rionali  fissi, aperti tutti i giorni e dislocati in tutti i quartieri. 
I più importanti per grandezza e giro d'affari si trovano in piazza Bengasi, in piazza Benefica, in corso Svizzera, in Corso Racconigi e in piazza Barcellona. Circa 7.000 ambulanti lavorano nei mercati torinesi.
Il mercato più famoso è sicuramente quello di Porta Palazzo, (Pòrta Pila in Lingua piemontese), che è anche il mercato all'aperto più grande d'Europa.

« Porta Palazzo è profumo di frutta e verdura, colori vivaci, vociare straniero mescolato agli svariati dialetti italiani, contatto con popoli lontani.
A Porta Palazzo vivono, si incontrano e si scontrano l’Europa, l’Africa e l’Asia.»

In questo mercato, tra le bancarelle situate in piazza della Repubblica, a pochi passi dal Duomo e dalle Porte Palatine, si può trovare veramente di tutto: dalle scarpe all’abbigliamento, dai casalinghi ai giocattoli, dai prodotti alimentari di tutte le regioni d’Italia alle specialità di ogni parte del mondo, dalle macellerie mussulmane alle specilità dell’Italia meridionale, dal Couscous alla salama da sugo!
Una passeggiata tra i banchi di Porta Palazzo sarà un vero viaggio sensoriale, profumi, odori, colori, suoni e musiche…un viavai continuo di persone, incontri e chiacchierate; un viaggio nella vita dei mercati, crocevia di culture ed esperienze.
Un insieme di facce, idiomi, dialetti che testimoniano il melting pot di storie, tradizioni e culture che animano la nuova Torino.
Nelle vie intorno a Piazza della Repubblica, il sabato mattina, si tiene il Balon, il mercato dell'usato, che alla seconda domenica del mese diventa il Gran Balon. 
Il mercato delle pulci di Torino è un mercato davvero pittoresco e ricco di prodotti interessanti, a cui partecipano circa 200 espositori.
Il mercato del Balon prende il nome dall'omonima zona alle spalle di Porta Palazzo. 
A metà dell'Ottocento il rione era frequentato dai rigattieri torinesi.

« Le strade sono piene di coperte dai colori sbiaditi, riposte a terra quasi con affetto, per ospitare ogni sorta di cianfrusaglie: scarpe spaiate, un orologio senza lancette, la copertina di un libro senza pagine, gambe di tavolo marcite dalla pioggia, una padella senza manico. Gli oggetti sono ordinati con cura, la disposizione è pensata, ragionata nei particolari. La varietà e la stranezza degli oggetti è meravigliosa. »
(Fiorenzo Oliva, da Il mondo in una piazza. Diario di un anno tra 55 etnie (Stampa Alternativa, 2009))
« È una confusione di cose e d’avanzi di cose da far impazzire il disgraziato che ne dovesse far l’inventario. »
(Edmondo De Amicis, da Speranze e glorie. Le tre capitali (1911))


E se oltre a farvi una bella passeggiata per i mercati miglioraste anche il vostro italiano?
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