A OPPURE IN?
È facile sentir dire: “Abitiamo a piazza Navona”, “Rapinato un negozio a via Nazionale”. Ma altrettanto facile e frequente è: “Abitiamo in piazza San Babila”, “Rapinato un negozio in viale Padova”.
Quale dei due usi è più corretto?
Qui non è questione di corretto o di scorretto: tutte e due le preposizioni, a e in, hanno la funzione di introdurre un complemento di stato in luogo.
Forse se ne può fare, con le dovute cautele, una questione di sfumatura stilistica: a è un po’ più indeterminato; in tende a definire con maggior precisione.
Per esempio, diremo di preferenza “Abito a Genova” perché è uno stato in luogo ampio e poco definito (in quale quartiere, in quale via di Genova?); ma diremo “Abito in piazza De Ferrari” perché qui la localizzazione è ben definita.
E mettendo insieme le cose, diremo “Abito a Genova in piazza De Ferrari”.
È soltanto un suggerimento, siete liberi di fare come volete.
Ma guai a voi se direte “Abito in Genova a piazza De Ferrari”.
Tratto da Dizionari del Corriere
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