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Visualizzazione dei post da agosto 18, 2013

ED E SUBITO SERA

Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera. Salvatore Quasimodo ,  Acque e terre , 1930

Folco Quilici - L'Italia Vista dal Cielo: Campania

LA CAMPANIA Prodotto nel 1971 - Restaurato nel 2005 Un susseguirsi di ambienti naturali e geografici diversi, raccontati dalle riprese di Folco Quilici e descritti dal grande scrittore Michele Prisco. Un viaggio attraverso la storia della Campania, delle sue civiltà, dei suoi aspetti controversi che la rendono unica e proprio per questo incantevole. Il filmato di Quilici, le sue descrizioni realistiche ed emozionanti regalano allo spettatore la possibilità di avvicinarsi e di conoscere i numerosi luoghi della regione, le sue molteplici sfumature che si svelano in tutta la loro autentica bellezza. Dalla città di Sapri prende avvio il viaggio virtuale; da quelle spiagge protagoniste del tragico epilogo dell'impresa insurrezionale di Pisacane e dei suoi compagni che ha reso leggendaria questa costa. Ampi litorali bruscamente interrotti da fitti boschi verdi, coste rocciose e appuntite che sfumano nella dolcezza di paesaggi fluviali e città moderne confinanti con

La Divina Commedia di Dante- L’Inferno-Canto XV

Canto XV Inferno Per evitare la pioggia di fiamme i due pellegrini avanzano su uno degli argini del fiumicello che attraversa il terzo girone e s’imbattono in una schiera di anime di dannati, uno dei quali afferra Dante per il lembo della veste e manifesta la propria meraviglia nel vederlo in quel luogo.  Il Poeta lo riconosce, nonostante abbia il volto devastato dal fuoco: Brunetto Latini, il suo maestro, che esprime il desiderio di affiancarsi a lui nel cammino. Nessuno, infatti, dei violenti contro natura può interrompere il proprio andare: chi infrange questa legge è poi condannato a giacere cento anni sotto la pioggia di fuoco senza poter scuotere da sé le fiamme che lo colpiscono. Dante continua pertanto a camminare sull’argine e riceve da Brunetto la predizione della sorte che il futuro gli riserva: "Se rimani fedele ai principii che hanno fin qui ispirato le tue azioni, la tua opera ti darà la gloria ". Poi il discorso cade su Firenze e la faziosità dei Fiore