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La Divina Commedia, Inferno

Un breve riassuntino del l'Inferno di Dante ! Guardatevi questo interessantissimo e breve video! E se la Divina Commedia ti interessa particolarmente....comincia subito la lettura del l'Inferno qui sul blog di ItaliaBenetti...... CLICCA QUI Ma abbiamo molto altro ancora...... Un film sull'Inferno di Dante   L’INFERNO IL FILM Un film muto di repertorio, un gioiello poco conosciuto dedicato all’Inferno della Divina Commedia L'Inferno è un film muto del 1911, diretto da Francesco Bertolini, Giuseppe de Liguoro e Adolfo Padovan. Il film è composto da 54 scene. Narra con fedeltà la prima cantica della Divina Commedia, con una serie di quadri animati ispirati alle illustrazioni di Gustave Doré. Fu il primo film a ottenere l'iscrizione nel pubblico registro delle opere protette. GUARDALO

Mille giorni di the al limone

Oggi ripassiamo il Passato Remoto , ma lo facciamo ascoltando una can zone molto divertente di Federico Salvatore , la parodia della nota... Mille giorni di te e di me, di Claudio Baglioni . Allora prima il dovere poi il piacere... Federico Salvatore  Mille giorni di the al limone Uscimmo insieme e io non sapevo niente, che avesse preso da tre giorni la patente, allora ebbi quasi subito il sospetto, appena lei mise la chiave nel cruscotto. Mise la prima con disinvoltura, e io non mi ero ancora messo la cintura, lasciò di colpo la frizione dell'Ibiza, che ho dato una capata dentro il parabrezza. Poi noi partimmo piano piano, ma io tenevo 'o freno 'a 'mmano                 il freno a mano stretto stretto con la mano giù! Sulla destra un carro gru, la lancetta andava su, centoventi, centotrenta e più. Per la prima volta io ho invocato Padre Pio. (Parlato) Padre Pio, Padre Pio, che faresti al

Il cane che non sapeva abbaiare

Gianni Rodari  :   Il cane che non sapeva abbaiare   C'era una volta un cane che non sapeva abbaiare. Non abbaiava, non miagolava, non muggiva, non nitriva, non sapeva fare nessun verso. Era un cagnetto solitario, chi sa come era capitato in un paese senza cani. Per conto suo non si sarebbe nemmeno accorto che gli mancasse qualcosa. Erano gli altri a farglielo capire. Gli dicevano: Ma tu non abbai? Non saprei... io sono forestiero... Senti che risposta. Non lo sai che i cani abbaiano? A che scopo? Abbaiano perché sono cani. Abbaiano ai vagabondi di passaggio, ai gatti dispettosi, alla luna piena. Abbaiano quando sono contenti, quando sono nervosi, quando sono arrabbiati. Di giorno, per lo più, ma anche di notte. Sarà, ma io... Ma tu, cosa? Tu sei un fenomeno, va là: un giorno o l'altro ti metteranno sul giornale. Il cane non sapeva cosa rispondere a queste critiche. Non sapeva abbaiare e non sapeva come fare per imparare. Fa' come me, - gl

Aprile

Aprile è il quarto mese dell'anno in base al calendario gregoriano, il secondo della primavera nell'emisfero boreale, dell'autunno nell'emisfero australe, conta 30 giorni e si colloca nella prima metà di un anno civile. Secondo alcune interpretazioni, il nome deriva dall'etrusco Apro, a sua volta dal greco Afrodite, dea dell'amore, a cui era dedicato il mese di aprile.  Secondo altre teorie, il nome deriva invece dal latino aperire (aprire) per indicare il mese in cui si "schiudono" piante e fiori. « Aprile ogni goccia un barile. » « Quando tuona d'aprile buon segno per il barile. » « D'aprile ogni goccia val mille lire. » « La prim'acqua di aprile vale un carro d'oro con tutto l'assile. » « Nel mese d'aprile, aspro ragliare e dolce dormire. » « Aprile, dolce dormire e forte sospirare; i granai sono vuoti e le botti cominciano a sonare. » « Aprile, dolce dormire gli uccelli

Sempre

© Lisa Benetti Sempre non è per sempre! Da piccola non capivo o meglio non credevo potesse essere vero. Il sempre è sempre  ci devono essere cose che durano per sempre! Pensavo... Sempre non è per sempre! Mi ripetevi ridendo... Avevi ragione tu, la vita insegna, a furia di botte di pugni nello stomaco di arcobaleni persi  tramonti sfocati e innegabili verità che il sempre non è mai per sempre!

Barzellettiamo

      La padella. Un giovane ventenne si è appena trasferito dalla campagna in centro a Bologna, per studiare all’università, e ha trovato un appartamento in cui vive anche una ragazza stupenda. Un giorno la madre del ragazzo lo viene a trovare per cena, mentre sono seduti tutti a tavola, la signora nota la fortissima attrazione fisica e gli sguardi tra i due giovani, e comincia a sospettare che il suo amato figliolo abbia una relazione con la coinquilina.  Il figlio, conoscendo il carattere della madre, anticipa la domanda assicurandole che si tratta solo di una cara amica che, fra l'altro, è anche una bravissima ragazza, molto religiosa. Dopo circa una settimana la ragazza dice allo studente:  "Luca da quando è venuta tua madre per cena non trovo più la mia padella antiaderente, hai idea di dove possa essere finita?" Il ragazzo risponde cercando di rassicurare la coinquilina: "Non credo proprio che mia madre abbia preso la tua padella, ma se ti fa stare m

Luigi Pirandello

Agrigento, 28 giugno 1867 – Roma, 10 dicembre 1936 Fu un drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Il suo primo grande successo fu merito del romanzo Il fu Mattia Pascal, scritto nelle notti di veglia alla moglie paralizzata nelle gambe. L'esclusa, 1908 Un'ora breve di dolore c'impressiona lungamente; un giorno sereno passa e non lascia traccia. Liolà, 1916 I figli del lupo nascono coi denti. Il berretto a sonagli, 1917 Non c'è più pazzo al mondo di chi crede d'aver ragione!  Moglie, sardine ed acciughe: queste, sott'olio e sotto salamoia; la moglie, sotto chiave. L'amica delle mogli, 1926 Sciocchi si può essere in due modi: per una sciocchezza che si fa, come tanti possono farla, pur senz'essere sciocchi; e allora si fa ridere non propriament