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LA DIVINA COMMEDIA DI DANTE INFERNO CANTO XVIII

Il  canto diciottesimo  dell' Inferno  di  Dante Alighieri  si svolge nella prima e nella seconda bolgia dell' ottavo cerchio , ove sono puniti rispettivamente i  ruffiani e seduttori  e gli  adulatori ; siamo nel mattino del 9 aprile 1300  ( Sabato Santo ), o secondo altri commentatori del 26 marzo  1300 . Con questo canto inizia la seconda metà della  cantica  infernale. Curiosamente l' Inferno  è distinto in due metà di 17 canti, in ciascuna delle quali compaiono 13 categorie di dannati: due numeri particolarmente sinistri e legati a superstizioni; in questa seconda parte sono trattati i fraudolenti (che si suddividono in ingannatori e in traditori) cioè coloro che usarono l'intelligenza e la ragione per fini malvagi. Gerione ha lasciato scendere Dante e  Virgilio all'ingresso dell'ottavo  cerchio , detto Malebolge perché suddiviso in dieci fossati concentrici - le bolge appunto - collegati da ponticelli di roccia: il luogo è tutto dominato dal color

La figlia del re

Luigi Capuana  -  C'era una volta... Fiabe  (1882) La figlia del re C’era una volta un Re e una Regina, che avevano una figlia unica, e le volevano più bene che alla pupilla de’ loro occhi. Mandò il Re di Francia per domandarla in sposa. Il Re e la Regina, che non sapeano staccarsi dalla figliuola, risposero: - È ancora bambina. Un anno dopo, mandò il Re di Spagna. Quelli si scusarono allo stesso modo: - È ancora bambina. Ma i due regnanti se l’ebbero a male. Si misero d’accordo e chiamarono un Mago: - Devi farci un incanto per la figlia del Re, il peggiore incanto che ci sia. - Fra un mese l’avrete. Passato il mese, il Mago si presentò: - Ecco qui. Regalatele questo anello; quando lo avrà portato in dito per ventiquattr’ore, ne vedrete l’effetto. Regalarglielo non potevano, perché s’eran già guastati coi parenti di lei. Come fare? - Ci penserò io. Il Re di Spagna si travestì da gioielliere, e aperse una bottega dirimpetto al palazzo reale. La R

LA DIVINA COMMEDIA DI DANTE INFERNO CANTO XVII

Il  canto diciassettesimo  dell' Inferno  di  Dante Alighieri  si svolge nel terzo girone del  settimo cerchio , al passaggio della "ripa discoscesa", ove sono puniti i  violenti  contro Dio, natura e arte; siamo all'alba del 9 aprile  1300 ( Sabato Santo ), o secondo altri commentatori del 26 marzo  1300 . Richiamato dalla corda lanciata da  Virgilio , dall'abisso emerge Gerione, mostro alato con coda di serpente, volto umano e corpo variopinto come un tappeto. Gerione si posa sull'orlo roccioso del burrone, a poca distanza da Dante e  Virgilio , che si mettono in cammino sul bordo del baratro per raggiungerlo. Fatti pochi passi i due scorgono il terzo gruppo di peccatori puniti sul sabbione: sono gli usurai, violenti contro la natura e l'arte umana, rannicchiati come cani sulla sabbia, sfigurati e irriconoscibili nel volto, ma individuati da un sacchetto appeso al collo sul quale è dipinto lo stemma familiare di ciascun dannato. Dante non può ri