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Le dieci famiglie degli odori

I dieci odori fondamentali della percezione olfattiva! L’ aroma  del  caffè  appena fatto che la mattina ci sveglia. L’ odore  del pane caldo appena sfornato che ci mette l'acqualina in bocca. La  puzza  delle uova marce che ci fa chiudere lo stomaco. Praticamente ogni cosa che ci circonda è associata ad un odore,  piacevole  o  spiacevole  che sia, è proprio il senso dell’ olfatto . Ma quanti  odori  siamo in grado di percepire? Nessuno finora è stato in grado di rispondere a questa domanda in maniera sistematica.  In un uno   studio  multicentrico condotto presso l’ Università di Pittsburgh , il  Bates College  e l’ Oak Ridge National Laboratory  negli Stati Uniti e pubblicato su  Plos One , alcuni ricercatori, usando un complesso modello statistico, hanno identificato solo dieci “odori di base”, dalla cui combinazione derivano tutte le  sfumature  normalmente percepite. Sono dieci le categorie fondamentali in cui possono essere divisi gli odori: fragrante, legnoso o resi

Il Dottor Niù di Stefano Benni

Come sta il mondo? Male. Malissimo. Sballano i governanti. Sballano i governati. Le mucche, i mari, i climi, tutta la terra sballa. E, a maggior scorno, avanzano globali e fatali, gli apostoli del nuovo. Del niù. New economy, new holidays, new way of life. Anche la Storia, la vecchia Storia dei sussidiari, cambia musica. Fra un brivido e una risata, Benni commenta, smaschera, anticipa. Diabolicamente. ‟Ultima buona notizia. Il bimbo Adelmo G., di nove anni, ha vinto il primo premio al concorso 'Castelli di sabbia' con una somigliantissima scultura dei genitori, ritratti sdraiati a grandezza naturale. La bella notizia non è ancora pervenuta ai genitori, che sono spariti misteriosamente da due giorni.” Stefano BENNI IL DOTTOR NIÙ HA BUSSATO ALLA MIA PORTA tratto da La Repubblica di mercoledì 24 gennaio 2001 Dottor Niù. Corsivi diabolici per tragedie evitabili  è un libro di  Stefano Benni , pubblicato nel  2001  dalla casa editrice  Feltrinelli . Il volume raccoglie alcu

I verbi più usati della lingua italiana (1)

 Oggi vi presentiamo 10 tra i verbi più usati della lingua italiana, fondamentali se si sta imparando questa meravigliosa lingua. Abitare :  v.intr. ( ausiliare   avere ), v ivere, alloggiare in un luogo o con qualcuno. Abito insieme ai miei genitori a Vicenza e tu? Addormentarsi : (ausiliare essere) verbo riflessivo, prendere sonno. Mi sono addormentata tardissimo ieri sera e ora sono stanchissima! Aiutare : verbo  transitivo (ausiliare avere), dare aiuto ad altri in un momento di bisogno. Se hai bisogno di aiuto ti basta dirmelo! Amare : verbo transitivo (ausiliare avere), sentire un sentimento d'amore e affetto intenso per qualcuno. Ti amo da morire e tu mi tratti sempre male! Annoiarsi : verbo riflessivo (ausiliare essere), provare noia, scocciarsi, tediarsi. Mi sto annoiando, ti va se saltiamo la lezione e andiamo a bere un caffè? Aprire : verbo transitivo (ausiliare avere), schiudere qualcosa, disserrare, allargare, distendere, manovrare un dispositivo per farlo funzionare.

Le congiunzioni temporali in italiano

  1.      Finché e finché non, fin quando, fino a quando, fintantoché, fino a che, fino a. Sono congiunzioni temporali Finché può avere il significato di “ fino al momento in cui ” e di “per tutto il tempo in cui”. Finché=fino al momento in cui ha come sinonimi: fino a che, fintantoché, fino a quando, fino al momento in cui. Stai zitto finché (non) ti dico di parlare. Finché c’è vita c’è speranza.   Nella prima accezione, quindi col significato di “ fino al momento in cui ” spesso si aggiunge un non fraseologico, ossia facoltativo e che non cambia il senso della frase. Aspetta finché non arrivano a casa i nonni. Fummo felici finché venne a vivere da noi mia suocera. (Il rapporto andava bene fino al momento in cui…) Fummo felici finché non venne a vivere da noi mia suocera. (Il significato non cambia…è l’inizio dei problemi). Quando invece il finché ha valore di “ per tutto il tempo in cui ” che il non assume un’importanza ben diversa, ad esempio: L’azienda andò

Dal dottore

Andiamo dal dottore! Intanto incominciamo con il ripassare le parti più importanti del corpo umano! Guardandolo dall’esterno: Gardandolo all’interno: 3) fegato - 4) reni - 2) cuore - 9) arteria - 6) muscoli - 8) vena - 7) ossa -     1) polmoni – 5) intestino Alla domanda, “Come ti senti/Come stai?” possiamo rispondere:  1)Benissimo 2)Bene 3)Abbastanza bene 4)Non c’è male 5)Così, così 6) Non mi sento molto bene 7) Non mi sento per niente bene 8) Mi sento un po’ male 9) Mi sento male 10) Mi sento molto male 11) Mi sento malissimo 12)Mi sento male da morire Se avete dei disturbi dovete recarvi da un medico, ma attenti a scegliere lo specialista giusto: a. Il pediatra è il medico che cura i bambini, fino all’adolescenza.  b. L’ otorino è il medico che cura i disturbi delle orecchie e alla gola . c. Il dentista è il medico che cura la salute dei denti. d. Il chirurgo è il medico che opera i pazienti in ospedale. e. Il medic

Bastano 10 Parole al giorno - Lettera A - B - C - D

Learn Italian and Grow Your Vocabulary Daily 10 Italian Words Il vocabolario di base della lingua italiana conta 6.500 parole. Un italiano medio ne usa quotidianamente circa 2.000 che formano il “lessico fondamentale” . Alcuni studi linguistici molto interessanti hanno dimostrato che già con 300-600 parole si possono capire molte delle situazioni tipiche in cui viene a trovarsi un turista. Con circa 1000 vocaboli ben scelti sarete in grado di domandare indicazioni di viaggio, fare compere e semplici discorsi. Per riuscire a leggere un giornale dovrete conoscere circa 1200 parole e se arrivate a conoscerne 3000 allora potrete addirittura iscrivervi all’università senza problemi. Iniziamo ad ampliare in nostro vocabolario di lingua italiana. Sempre più parole e ne bastano 10 al giorno!  

Letteratura italiana - La coscienza di Zeno

È un bellissimo libro, un vero capolavoro della letteratura italiana del ‘900, un testo a volte surreale, sicuramente divertente e di fondo persino drammatico. La coscienza di Zeno è il diario fittizio di Zeno Cosini, pubblicato per vendetta dal suo psicanalista il Dottor S. che gli aveva consigliato di scrivere un diario a scopo terapeutico per liberarsi dai suoi tanti problemi. Zeno interromperà la terapia sul più bello e così il Dottor S. contrariato deciderà di pubblicarne il contenuto per ripicca. Uno dei capitoli centrali del libro narra di come Zeno abbia cominciato a fumare per far un dispetto a suo padre (che sciocchezza o meglio che cazzata) e di come finisica per trascorrere il resto della sua esistenza nel tentativo di smettere di fumare. Riponendo un’importanza rituale nell’ultima sigaretta. Eh sì, perché mettiamoci nei suoi panni, se anche noi sapessimo che stiamo per fare qualcosa che amiamo per l’ultima volta, sicuramente ci metteremmo tutto noi stessi e tenteremo