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Visualizzazione dei post con l'etichetta Canzoni

Senza Bidet - la vita non è un granché...

 Gli italiani non possono stare senza, il bidet è parte di noi..... Questa simpaticissima canzone vi parla del famoso sanitario e del suo legame con l'italianità.  Chiarascura ci dice: " Ho lasciato l'Italia 11 anni fa. Prima per la Francia, poi per il Belgio. E da allora non c'è stato giorno in cui non abbia rivolto un pensiero commosso al bidet, simbolo misconosciuto del nostro Bel Paese, incomprensibilmente bandito dai capisaldi dell'igiene mondiale. Ché va bene lavarsi le mani più e più volte al dì, ma le parti basse dove le mettiamo? Questa canzone è un grido dell'anima, che dedico a tutti gli stranieri che mi hanno chiesto, negli anni, cosa rappresentasse il bidet per noi italiani, e a tutti i compatrioti espatriati che, come me, patiscono una vita... senza bidet." All'estero ogni giorno un italiano espatriato si sveglia e sa..... che dovrà affrontare la giornata senza un bidet! Quando ho lasciato il paese natale per una terra straniera e glacial

LA MAZURKA DELL‘UOMO PELATO

Questa canzone è l'inno di tutti gli uomini pelati (pelato=calvo=senza capelli)... se vi manca qualche capello, siete sulla buona strada per perderli tutti o siete sposate con un uomo pelato... QUESTA È LA CANZONE CHE FA PER VOI PERCHÈ RICORDATE... L’uomo pelato ha una marcia in più! LA MAZURKA DELL‘UOMO PELATO Se gli mancano i capelli non si sente disperato alle donne piace molto L’uomo pelato È un poeta e un sognatore proprio come lo vuoi tu L’uomo pelato ha una marcia in più! Ha lasciato il parrucchino il riporto è sorpassato lui di donne ne ha un casino L’uomo pelato e se poi lo fai parlare presto ti affascinerà l’uomo pelato ti conquisterà È riservato e tanto educato non dirgli no quando la mazurka lui t’invita a ballar Non guardare all’apparenza se ti sembra un po’ invecchiato dentro è sano come un pesce L’uomo pelato lui non prende medicine non gli sale la pression L’uomo pelato sa fare all’

I numeri della smorfia napoletana - Italian Smorfia Numbers - Da 1 a 90

La paura fa 90. 48 il morto che parla e il pazzo, beh il pazzo fa 22. Non sto dando i numeri = non sono diventata pazza. Oggi ripassiamo i numeri da uno a novanta grazie alla smorfia napoletana, un antico libro dei sogni che associa i novanta numeri del gioco del lotto a parole, siboli e concetti. Oltre a ripassare i numeri, impareremo molti vocaboli nuovi (alcuni un po' da "censura"!) ed ascolteremo una simpaticissima canzone italiana: Tre Numeri Al Lotto https://youtu.be/21Z8pWn9Y3I Tre Numeri Al Lotto Cantata da Renato Carosone The Red Poppy Collection 🎶 25, 60 e 38 25, 60 e 38 25, 60 e 38 Ho giocato tre numeri al lotto 25, 60 e 38 Pensa un po' che successo farà (aaaa) la canzone se il terno uscirà (uuuuuu) Ho giocato tre numeri al lotto 25, 60 e 38 Li ho giocati convinto perché (perché) li ho sognati tutti e tre Ho fatto un sogno tanto tanto bello era in un castello sotto il cielo blu (glissato ascendente) C'erano tanti tanti pappagalli, rossi verdi e gialli

Il fantastico Giorgio Gaber

  GIORGIO GABER “Cos'è, cosa dice, scrive e fa un intellettuale, in una stagione confusa come la nostra? È uno che mentre gli altri sembrano fare i conti con le cose più spicciole guarda un po' più in là e un po' più dentro. Le parole di tutti non gli bastano, per lui vogliono dire un'altra cosa. Perciò le deve riscoprire, ripulendole da ovvietà ed equivoci. Perché l'intellettuale vero le parole le usa tutte, le più semplici come le più difficili, e non ne teme nessuna.” http://www.giorgiogaber.it/giorgio-gaber Giorgio Gaber, Giorgio Gaberščik   (Milano, 25 gennaio 1939 – Montemagno di Camaiore, 1º gennaio 2003), è stato un cantautore, commediografo, attore, cabarettista, chitarrista e regista teatrale italiano tra i più influenti dello spettacolo e della musica italiana del secondo dopoguerra. Se si dovesse condensare in una frase la vita di Giorgio Gaber (impresa non facile vista la portata del personaggio), si potrebbe dire che è stato l’inventore del tea

Dal dottore

Andiamo dal dottore! Intanto incominciamo con il ripassare le parti più importanti del corpo umano! Guardandolo dall’esterno: Gardandolo all’interno: 3) fegato - 4) reni - 2) cuore - 9) arteria - 6) muscoli - 8) vena - 7) ossa -     1) polmoni – 5) intestino Alla domanda, “Come ti senti/Come stai?” possiamo rispondere:  1)Benissimo 2)Bene 3)Abbastanza bene 4)Non c’è male 5)Così, così 6) Non mi sento molto bene 7) Non mi sento per niente bene 8) Mi sento un po’ male 9) Mi sento male 10) Mi sento molto male 11) Mi sento malissimo 12)Mi sento male da morire Se avete dei disturbi dovete recarvi da un medico, ma attenti a scegliere lo specialista giusto: a. Il pediatra è il medico che cura i bambini, fino all’adolescenza.  b. L’ otorino è il medico che cura i disturbi delle orecchie e alla gola . c. Il dentista è il medico che cura la salute dei denti. d. Il chirurgo è il medico che opera i pazienti in ospedale. e. Il medic

La donna è come la terra, l'uomo è come un treno!

Franco Trincale - La Donna È Come La Terra (1970)   A vent’anni come l’Africa è la donna dagli uomini inesplorata gira intorno al sole in minigonna e si fa dare solo qualche occhiata! A trenta è come l’India misteriosa calda, lussureggiante e maliziosa, va in cerca più che l’uomo della brama quando se l’è pigliata fa l’indiana. A quarant’anni è come l’America tecnica, perfetta e collerica,             da tutti le piace farsi esplorare e sempre in altre zone navigare. Quando arriva alla cinquantina, è come l’Europa, una rovina; s’aggrappa disperata alla fune e fa l’entrata nel mercato comune! A sessant’anni è come la Siberia, tutti sanno dov’è, e nessun ci vuole andare, rimpiange i giorni della cattiveria perché indietro non può più tornare. La donna amici è come la terra, per lei si fa rivoluzione e guerra, ma se un consiglio io vi posso dare… dalla donna è meglio diffidare! Franco Trincale - L'Uomo È Come Il Treno (1970) L’uom