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Visualizzazione dei post con l'etichetta I post del drago

Viaggio nel paese delle meraviglie- Torino

TORINO Torino ( Turin in piemontese) è un comune italiano di 908.653 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Piemonte. È il quarto comune italiano per popolazione dopo Roma, Milano e Napoli e costituisce il terzo polo economico del paese. Capitale del Ducato di Savoia dal 1563, del Regno di Sardegna dal 1720, e quindi prima capitale d'Italia dal 1861 al 1865, è uno dei maggiori centri universitari, culturali, turistici e scientifici del Paese. Sede nel 2006 dei XX Giochi olimpici invernali è la capitale italiana dell'industria dell'automobile, nonché importante centro dell'editoria, delle telecomunicazioni, del cinema, della pubblicità, dell'enogastronomia, del design e dello sport. Torino è una città viva, attiva, colta ed elegante, interessante e piacevole e troppo spesso sottovalutata dai turisti; ricchissima di luoghi da visitare, vi incanterà attraverso musei, mostre d’arte, fondazioni, chiese e piazze antiche.  Ma non s

CONCORSO: ITALIANO A TORINO

Copyright : Palumbo Stefano altre  immagini di Torino su Fotografando Avete voglia di un regalo? Avete voglia di regalarVi o di regalare un corso di italiano in una delle più belle città del “BelPaese”? Allora questo è il CONCORSO che fa per voi…e non è detto che sotto il vostro albero di Natale, non troviate un regalo in più, tutto speciale! Dove? Il corso avrà luogo nella meravigliosa TORINO in un’ottima scuola d’italiano per stranieri la AbbeySchool-CiaoItaly , diretta dalla simpaticissima Chiara Avidano! Quando? Avrete tempo un anno per organizzarvi e scegliere il momento perfetto per il vostro corso d’italiano, compatibilmente con le disponibilità della scuola con cui vi accorderete per le date. Vi ho incuriositi? ItaliaBenetti in collaborazione con la scuola d’italiano AbbeySchool-CiaoItaly   VI REGALANO : • Un corso di lingua italiana di 20 ORE(UNA SETTIMANA).   Il corso si svolgerà in un gruppo e lo studente riceverà il kit didattico della scuola

Vivere in una fetta di polenta!

Casa Scaccabarozzi-La Fetta di Polenta-Torino Casa Scaccabarozzi , nota più familiarmente dai torinesi come la Fetta di Polenta , si trova a Torino, nell'odierno quartiere Vanchiglia, un tempo detto Quartiere del Moschino, all'angolo fra Corso San Maurizio e via Giulia di Barolo.  L'ingresso dell'edificio si trova al civico 9 di via Giulia di Barolo. Se siete a Torino e dopo aver visitato la famosissima Mole Antonelliana vi resta un po’ di tempo allora dovete assolutamente andare a vedere un'altra opera dell’architetto Alessandro Antonelli : la Casa Scaccabarozzi più nota sotto il nome di Fetta di Polenta. Il palazzo dalla forma trapezoidale-triangolare iniziato a costruire nel 1840, conta 6 piani più due interrati e non potrà che stupirvi con le sue bizzarre dimensioni:  alto circa 27 metri in totale e con 16 metri su Via Giulia di Barolo, 5 metri su Corso San Maurizio e solo 54 centimetri di parete dalla parte opposta a quella del Corso. Anche i ba

Una passeggiata sotto i portici...il recod di Torino!

Torino è un salotto elegante, una città raffinata e sociale, ricca di storia e ben curata.  Il suo centro storico è ricco di negozi, vetrine, raffinati locali antichi, bar e caffè in cui oltre ad uscire un ottimo profumo di cioccolata calda ed espresso è possibile toccare con mano il polso allegro, vivo e culturale di questa città ricca di storia e curiosità. Ma Torino detiene anche un vero recod di cui non tutti sono a conoscenza, ossia il suo centro rappresenta la più ampia zona pedonale d’Europa e conta ben 18 chilometri di portici dei quali 12,5 sono connessi e in pieno centro storico. Sono tante le città italiane ricche di porticati, ma quelli di Torino sono veramente speciali: ampi, luminosi, eleganti e come dicevamo prima praticamente continui e connessi, lastricati con diversi stili (ad esempio in pietra grigia in Via Po e in marmo in Via Roma). Insomma se siete a Torino sotto il solleone o venite sorpresi da un improvviso temporale con „acqua a catinelle“ a Torin

Torino città di mercati!

A Torino sono presenti  più di 49 mercati rionali  fissi, aperti tutti i giorni e dislocati in tutti i quartieri.  I più importanti per grandezza e giro d'affari si trovano in piazza Bengasi, in piazza Benefica, in corso Svizzera, in Corso Racconigi e in piazza Barcellona. Circa 7.000 ambulanti lavorano nei mercati torinesi. Il mercato più famoso è sicuramente quello di Porta Palazzo, (Pòrta Pila in Lingua piemontese), che è anche il mercato all'aperto più grande d'Europa. « Porta Palazzo è profumo di frutta e verdura, colori vivaci, vociare straniero mescolato agli svariati dialetti italiani, contatto con popoli lontani. A Porta Palazzo vivono, si incontrano e si scontrano l’Europa, l’Africa e l’Asia.» In questo mercato, tra le bancarelle situate in piazza della Repubblica, a pochi passi dal Duomo e dalle Porte Palatine, si può trovare veramente di tutto: dalle scarpe all’abbigliamento, dai casalinghi ai giocattoli, dai prodotti alimentari di tutte le regi

LO ZABAIONE

Lo zabaione o zabajone o zabaglione è una crema dolce e spumosa preparata con uova, zucchero e vino o vino liquoroso.  Negli anni cinquanta diede origine, in Italia, a noti liquori come il Vov e lo Zabov. Vov e Zabov sono due marchi registrati. La Storia... Tra le vecchie specialità della cucina piemontese, una cucina ricca di piatti diversi e squisiti, vi è lo zabaglione ('L Sanbajon). Fra' Pasquale de Baylon (1540-1592), del Terzo Ordine dei Francescani, arrivato a Torino per il suo apostolato presso la Parrocchia di San Tommaso, consigliava alle sue penitenti (specialmente a quelle che si lamentavano della poca vivacità del consorte) una sua ricetta che, sintetizzata capace di ridare vigore e forza al soggetto. Santificato nel 1680 da Papa Alessandro VIII entrò rapidamente nella leggenda, tanto che le donne torinesi tra di loro si scambiavano e consigliavano la sua ricetta per beneficiare del miracolo del Santo Pasquale de Baylon, il cui nome, in dial

I post del DRAGO

La Mole Antonelliana La Mole Antonelliana è il monumento simbolo della città di Torino. Situata nel centro storico a ridosso del quartiere Vanchiglia, prende il nome dall'architetto che la concepì, Alessandro Antonelli.  Raggiunge un'altezza di 167 metri, perciò è attualmente l'edificio più elevato di Torino e fu per lungo tempo anche la costruzione in muratura più alta d'Europa. Dalla vetta della Mole è possibile ammirare un meraviglioso panorama a 360 gradi su Torino, spaziando sui tetti della città fino alle Alpi e al Po, una striscia lucente d’acqua che attraversa la città. Progettata dall’Antonelli per diventare un tempio ebraico l’edificio è un simbolo di bellezza e storia uniche; e l’esperienza inizia ben prima di arrivare alla sua vetta, infatti, per salire si utilizza un ascensore totalmente trasparente, che permette di ammirare gli stucchi che decorano la volta, un viaggio che offre la sensazione spettacolare di „galleggiare nel nulla“ all’interno

Un bel bicerin

IL BICERIN Il Bicerin (letteralmente bicchierino) è una storica bevanda calda e analcolica tipica di Torino, che deriva dalla settecentesca "bavareisa", gustosa bevanda servita in grandi bicchieri tondeggianti, composta da una miscela di caffè, cioccolato e crema di latte dolcificata con sciroppo. Il rituale del bicerin invece prevedeva che i tre ingredienti fossero serviti separatamente.  Inizialmente erano previste tre varianti: pur e fior (l’odierno cappuccino), pur e barba (caffè e cioccolato), ’n pòc ’d tut (ovvero un po' di tutto), con tutti e tre gli ingredienti miscelati. È stata quest’ultima formula ad avere più successo e a prevalere sulle altre. Normalmente il tutto veniva accompagnato da altre prelibatezze artigianali torinesi i cosiddetti “bagnati”, di cui esistono ben 14 tipi. Tra i primi testi che raccontano la storia del Bicerin c'è il testo di Alberto Viriglio, Torino e i Torinesi, la cui prima edizione risale al 1898. Nel

Il gianduiotto

I POST DEL DRAGO IL GIANDUIOTTO Il gianduiotto o giandujotto (in piemontese giandojòt) è il cioccolatino simbolo della città di Torino e sinonimo di cioccolato in tutta Italia e nel mondo; ha la forma di una barca rovesciata e viene avvolto in carta dorata o argentata.  È composto da cioccolata gianduia tipica di Torino, ottenuta impastando cacao e zucchero insieme alle famose nocciole tonde gentili delle Langhe, conosciutissime per la loro pregiata qualità. Il primo gianduiotto fu prodotto dalla nota società dolciaria torinese Caffarel (nello stabilimento situato in Borgo San Donato) e presentato al pubblico nel carnevale del 1865 dalla maschera torinese Gianduja (da cui prende il nome), incarica di distribuire in città la nuova prelibatezza.  Le sue origini si riallacciano a motivazioni storiche ben precise: a causa del  blocco napoleonico, le quantità di cacao che giungevano in Europa erano ridotte e con prezzi esorbitanti, ma ormai la richiesta di cioccolato cont

Nuovi amici

Grazie al lavoro su ItaliaBenetti, sto conoscendo un sacco di persone simpatiche, nuovi contatti e progetti interessanti che prenderanno pian piano vita e che credo vi piaceranno molto. Una delle nostre nuove amiche è la simpaticissima Chiara Avidano della   AbbeySCHOOL-CiaoItaly   una scuola di lingua italiana di Torino; proprio nel cuore del quartiere "Crocetta", uno dei più eleganti di Torino, a due passi dal Politecnico, all'interno di un palazzo d'inizio Novecento, si trova questa scuola specializzata nell'insegnamento della lingua e cultura italiane a stranieri provenienti da tutte le parti del mondo!  Sono numerose le attività ricreative e i laboratori enogastronomici che permettono agli studenti di entrare in contatto con i torinesi e di conoscere la ricchezza culturale ed artistica della città e dei dintorni.  I progetti della scuola sono diversi, uno tra i più interessanti è sicuramente quello di una serie di lezioni di conversazione, gratuite,

Draghi e tori

Alla periferia di una grande città un terribile drago terrorizza la popolazione. Ma un giorno un coraggioso contadino, stremato dalla situazione, nella speranza di proteggere bestiame e popolazione aizza contro il terribile drago il suo toro. Il toro, pur soccombendo per le ferite ricevute, riesce nell’impresa e uccide dopo un furioso combattimento lo spaventoso drago. Sempre nei pressi di questa città, durante la peggiore alluvione che la popolazione ricordi un drago ed un toro si uniscono per salvare le sorti degli abitanti assediati dalle acque. Il drago si distende sull’argine che sta per cedere e lo protegge, facendo sì che le acque del fiume, in cui prima si nascondeva, non tracimino travolgendo i piccoli insediamenti vicini. Allo stesso tempo il toro costringe alla fuga gli abitanti impaurendoli, ma spingendoli così verso zone più sicure. A quale città si riferiscono queste leggende? A Torino, la citta di draghi e tori; e proprio un toro è il suo simbolo. Ancora

Il vermouth

IL VERMUT Correva l'anno 1786... In una liquoreria di Torino, proprio in centro sotto i portici di Piazza della Fiera  (ora Piazza Castello), angolo Via della Palma (ora Via Viotti) – il proprietario  il Signor Marendazzo assunse come aiutante di bottega un certo Antonio Benedetto Carpano, emigrato in città da Bioglio Biellese, il quale – innamoratosi delle qualità sopraffine del moscato – decise di creare un vino aromatizzato, aggiungendovi  erbe e spezie, secondo i dettami appresi da certi frati della sua valle nativa. E fu così che nacque il Vermouth o Vermut. Questo nuovo liquore piacque così tanto che i Torinesi incominciarono a frequentare assiduamente la modesta bottega di P.za Castello, la quale divenne presto - e per quasi 140 anni - il ritrovo più frequentato della città. Il Vermouth è prodotto con vino bianco a cui viene aggiunto  un infuso di erbe e spezie, di oltre 30 tipi diversi, e zucchero per renderlo più amabile, ma senza impiego di colora

Sai tutto sul Vermut?

In uno dei precedenti articoli abbiamo parlato di Vermut e abbiamo visto un simpatico video con tante informazioni. Sei stato attento? Hai capito tutto? Beh ora vediamo............mettiti alla prova con questo quiz. Ma se ti senti un po' insicuro, prima, vai a rivederti il post, ti basta cliccare su VERMUT E ora tocca a te....................................

Torino-Il museo egizio

IL MUSEO EGIZIO « La strada per Menfi e Tebe passa da Torino » (Jean-François Champollion) Il Museo delle Antichità Egizie venne fondato nel 1824 dal re Carlo Felice con l’acquisizione di una collezione di 5628 reperti egizi riunita da Bernardino Drovetti. Il Museo Egizio di Torino è, come quello del Cairo, dedicato esclusivamente all’arte e alla cultura dell’Egitto antico.  Molti studiosi di fama internazionale, a partire dal decifratore dei geroglifici egizi, Jean-François Champollion, che giunse a Torino nel 1824, si dedicano da allora allo studio delle sue collezioni, confermando così quanto scrisse Champollion: «La strada per Menfi e Tebe passa da Torino». Il Museo Egizio (propriamente Museo delle Antichità Egizie) è costituito da un insieme di collezioni che si sono sovrapposte nel tempo, alle quali si devono aggiungere i ritrovamenti effettuati a seguito degli scavi condotti in Egitto dalla Missione Archeologica Italiana tra il 1900 e il 1935. In quel