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Visualizzazione dei post da marzo 30, 2014

Il cane che non sapeva abbaiare

Gianni Rodari  :   Il cane che non sapeva abbaiare   C'era una volta un cane che non sapeva abbaiare. Non abbaiava, non miagolava, non muggiva, non nitriva, non sapeva fare nessun verso. Era un cagnetto solitario, chi sa come era capitato in un paese senza cani. Per conto suo non si sarebbe nemmeno accorto che gli mancasse qualcosa. Erano gli altri a farglielo capire. Gli dicevano: Ma tu non abbai? Non saprei... io sono forestiero... Senti che risposta. Non lo sai che i cani abbaiano? A che scopo? Abbaiano perché sono cani. Abbaiano ai vagabondi di passaggio, ai gatti dispettosi, alla luna piena. Abbaiano quando sono contenti, quando sono nervosi, quando sono arrabbiati. Di giorno, per lo più, ma anche di notte. Sarà, ma io... Ma tu, cosa? Tu sei un fenomeno, va là: un giorno o l'altro ti metteranno sul giornale. Il cane non sapeva cosa rispondere a queste critiche. Non sapeva abbaiare e non sapeva come fare per imparare. Fa' come me, - gl

Aprile

Aprile è il quarto mese dell'anno in base al calendario gregoriano, il secondo della primavera nell'emisfero boreale, dell'autunno nell'emisfero australe, conta 30 giorni e si colloca nella prima metà di un anno civile. Secondo alcune interpretazioni, il nome deriva dall'etrusco Apro, a sua volta dal greco Afrodite, dea dell'amore, a cui era dedicato il mese di aprile.  Secondo altre teorie, il nome deriva invece dal latino aperire (aprire) per indicare il mese in cui si "schiudono" piante e fiori. « Aprile ogni goccia un barile. » « Quando tuona d'aprile buon segno per il barile. » « D'aprile ogni goccia val mille lire. » « La prim'acqua di aprile vale un carro d'oro con tutto l'assile. » « Nel mese d'aprile, aspro ragliare e dolce dormire. » « Aprile, dolce dormire e forte sospirare; i granai sono vuoti e le botti cominciano a sonare. » « Aprile, dolce dormire gli uccelli