Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Raccontastorie

Libri in italiano - Consigli di lettura- Storie di Marco e Mirco

  📗📖📕 LEGGERE IN ITALIANO 📗📖📕 CONSIGLI DI LETTURA Marco e Mirko sono due gemelli. Marco è alto un metro e venti, Mirko, invece, centoventi centimetri. Mirko ha gli occhi celesti, Marco, invece, pure. Insomma, sono uguali in tutto e per tutto: peso e statura, naso e pettinatura, calzoni, maglioni, scarpe e calzini… Tanti anni fa i due gemelli Marco e Mirko, compagni del “vecchio” Gian Burrasca, avrebbero dato molte preoccupazioni agli adulti, che vedendoli armati di terribili martelli-boomerang avrebbero temuto danni alle persone e alle cose. Oggi, invece, i due gemelli appaiono geniali, intraprendenti, aiutano i grandi, risolvono misteri, si muovono con avventurosa curiosità in quel mondo vivissimo e straordinario che solo la fervida fantasia di Gianni Rodari sapeva costruire per la gioia dei suoi lettori. I gemelli Marco e Mirko sono, insomma, due moderni Gian Burrasca: armati di temibili martelli-boomerang potrebbero causare molti danni; per fortuna Gianni Rodari sa trasformar

Laboratorio di scrittura - Scriviamo in italiano

  Credit: Matt Rockefeller  www.mattrockefeller.com Matt Rockefeller cover for The Secret of Dreawillow Carse by Brian Farrey Algonquin Books 2015 SCRIVIAMO INSIEME Scrivere aiuta a praticare una lingua straniera in modo lento e ragionato. Se nel parlato vale l'immediatezza, scrivendo ci si può prendere tutto il tempo necessario per riflettere e formare frasi in cui sia i tempi verbali che le parole usate sono ragionati e soppesati. Scrivere e in particolare la scrittura creativa aiutano molto a migliorare le conoscenze. Nel "Laboratorio di scrittura"qui nel blog preparo per voi alcuni stimoli. Vi presento qui la foto, guardatela e ditemi cosa vi fa venire in mente. Guarda bene quest'immagine e poi rispondi alle seguenti domande: Cosa vedi in quest'immagine?  Che emozioni ti suscita? Come descriveresti questa scena? In che luogo si trovano le bambine? Perché alcune foglie brillano? Chi sono le creature che si nascondono dietro l'albero? Sono buone o cattive?

La Sentinella di Fredric Brown

Sentinella (Sentry) è un racconto di fantascienza di Fredric Brown del 1954. Un soldato di fanteria difende la sua postazione su di un pianeta da poco colonizzato, riflettendo sulle proprie condizioni, su quel luogo per lui inospitale in cui è costretto a stare e sulla crudeltà della guerra. Costantemente vigile ed attento con il fucile pronto, si accorge che il nemico, un essere crudele, schifoso e ripugnante striscia verso di lui, dopo aver preso la mira gli spara e lo uccide. Ma chi è la creatura ostile che colpita a morte emette un verso strano ed agghiacciante? Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra e la gravità, doppia di quella a cui era abituato, faceva d’ogni movimento una agonia di fatica. Ma dopo decine di migliaia di anni quest’angolo di guerra non era cambiato. Era comodo per quelli dell’aviazione, con le loro astronavi tira

L' H LA IN FUGA

L' H LA IN FUGA di Gianni Rodari Esiste una lettera dell’alfabeto italiano che non ha un suono proprio, è la lettera acca. Per tale motivo può accadere che scrivendo si tenda a dimenticarla. Ma questa lettera, vicino a c e g, ne cambia il suono, anche nel verbo avere è importantissima. Questa divertentissima storiellina del grande Rodari ci insegna a non dimenticarla e a darle più importanza. C'era una volta un'Acca. Era una povera Acca da poco: valeva un'acca, e lo sapeva. Perciò non montava in superbia, restava al suo posto e sopportava con pazienza le beffe delle sue compagne. Esse le dicevano: E così, saresti anche tu una lettera dell'alfabeto? Con quella faccia? Lo sai o non lo sai che nessuno ti pronuncia? Lo sapeva, lo sapeva. Ma sapeva anche che all'estero ci sono paesi, e lingue, in cui l'acca ci fa la sua figura. " Voglio andare in Germania, - pensava l'Acca, quand'era- più triste del solito. - Mi hanno detto che

Gli italiani di domani!

Italiani di domani....e non solo italiani, aggiungo io! Il simpaticissimo Beppe Severgnini, ne ha scritta un'altra delle sue! Un'opera, un libro, un testo....chiamatelo come vi pare, in cui con ironia e delicatezza si parla di un argomento serio ed importante, ma in modo così divertente e leggero da non annoiare mai, dalla prima all'ultima riga. Di libri ne leggo tanti, ma questo ve lo consiglio proprio; forse perchè a mio parere non parla tanto di come dovrebbero essere gli italiani di domani, ma di come dovremmo sforzarci di essere noi tutti, sin da oggi. Ritrovando fiducia, coraggio e valori importanti per fare della vita di ogni giorno e soprattutto anche della nostra vita lavorativa un punto di successo di cui andare fieri.  Non è solo l'Italia a dover "pensare avanti" a doversi reinventare, a dover cercare il proprio posto; e voi amici che vivete in tante nazioni diverse sapete benissimo come per tutti i giovani oggi, trovare un posto nella socie

Le scarpe rotte

Le scarpe rotte Io ho le scarpe rotte e l'amica con la quale vivo in questo momento ha le scarpe rotte anche lei. Stando insieme parliamo spesso di scarpe. Se le parlo del tempo in cui sarò una vecchia scrittrice famosa, lei subito mi chiede: «Che scarpe avrai?» Allora le dico che avrò delle scarpe di camoscio verde, con una gran fibbia d'oro da un lato. Io appartengo ad una famiglia dove tutti hanno scarpe solide e sane. Mia madre anzi ha dovuto far fare un armadietto apposta per tenerci le scarpe, tante paia ne aveva. Quando torno fra loro, levano alte grida di sdegno e di dolore alla vista delle mie scarpe. Ma io so che anche con le scarpe rotte si può vivere. Nel periodo tedesco ero sola qui a Roma, e non avevo che un solo paio di scarpe. Se le avessi date al calzolaio avrei dovuto stare due o tre giorni a letto, e questo non mi era possibile. Così continuai a portarle, e per giunta pioveva, le sentivo sfasciarsi lentamente, farsi molli ed informi, e sentivo il freddo