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Visualizzazione dei post da ottobre 23, 2011

Frasi fatte!

Espressioni italiane che usano la parola "braccio/braccia ": A braccia :   a forza di braccia. A braccia conserte:   incrociate sul petto in posizione di riposo . Accogliere a braccia aperte: in modo accogliente ed affettuoso. Con felicità ed impazienza. Addormentarsi nelle braccia del Signore: morire. Allargare le braccia: gesto di chi non può più fare nulla in una determinata situazione. „Che ci posso fare ormai“. Alzare le braccia : gesto per dichiarare la propria resa Andare a braccio: parlare in modo spontaneo, senza essersi preparati. Appoggiarsi sulle braccia di qualcuno: chiedere o ricevere aiuto da qualcuno. Avere braccio libero: essere liberi di gestire una situazione come meglio si crede. Avere cento braccia: riuscire a far tutto „ Ho talmente tante cose da fare, che vorrei avere cento braccia“ Avere le braccia legate: non poter fare nulla, gesto per esprimere rassegnazione o impotenza. Avere le braccia lunghe: avere grande potere

Barzellettiamo!

I semi delle mele Un carabiniere, prestando servizio di sicurezza presso il mercato, vede un vecchietto sopra un camion pieno di mele, che le sbuccia e mette in un sacchetto i semi. Incuriosito il carabiniere gli chiede: “Mi dica, perché raccoglie i semi?” L’uomo del camion sicuro di se: “Ma lei non lo sa che i semi delle mele sviluppano l’intelligenza!?” Il carabiniere sempre più incuriosito gli chiede: “E che cosa ne fa poi dei semi? Li vende?” E l’uomo: “Certamente!” “E quanto costano?” “5 euro l’uno!” “OK! Voglio provarli: me ne dia tre.” L’uomo prende i 15 euro dal carabiniere e consegna i tre semi. Il carabiniere li mangia e poi pensa ad alta voce: “Maronna! ma con 15 euro mi compravo 20 kg di mele, le sbucciavo ed Avevo molti più semi.” E l’uomo: “Vede? E’ gia diventato più intelligente di prima!” “Minchia,… ha ragione! me ne dia altri tre…..!!”

Italiano modi di dire!

Asino Somaro Ciuccio L'asino, detto anche somaro o ciuco, è un mammifero quadrupede della famiglia degli equini, che comprende anche il cavallo. Più piccolo del cavallo, ha delle orecchie più lunghe. Il suo manto è generalmente di colore grigio salvo il ventre, il muso e il contorno degli occhi che sono generalmente bianchi. Il verso dell'asino viene chiamato raglio. In italiano esistono molti modi di dire con la parola asino: ·          essere cocciuto (duro) come un asino= essere estremamente testardi ·          andare come l'asino alla lira=fare cose per le quali si è assolutamente impreparati ·          avere la bellezza dell'asino=essere belli solo perché si è giovani ·          essere un asino calzato e vestito=essere una persona ignorante o stupida ·           fare come l'asino di Buridano=esser eternamente indecisi ·          fare la barba all'asino=fare una cosa insensata e inutile ·          imbrigliare l'asino pe

Frasi fatte!

A braccia aperte In modo accogliente ed affettuoso. Con felicità ed impazienza. Es. Ti attendiamo a braccia aperte!

Barzellettiamo!

TRAPIANTO Siamo in un ospedale; parenti e familiari ansiosi in sala d'attesa, entra un medico stanco e desolato che dice loro: mi dispiace, ma il vostro congiunto è grave, si può solo tentare un trapianto di cervello in via sperimentale, intervento non di sicura riuscita e molto costoso. I familiari si guardano tutti in faccia, sconvolti, uno di loro chiede: dottore quanto costa un cervello. Il dottore risponde: dipende, un cervello di uomo sui 5000 euro, uno di donna circa 200 euro. risatine soffocate da parte degli uomini presenti in sala; un parente domanda: ma a cosa è dovuta questa differenza di prezzo? è semplice, risponde il dottore, è perché quello degli uomini non è mai stato usato!!!

Italiano modi dire!

Aquila L’aquila è un uccello rapace di estrema bellezza e forza, la sua figura in volo è nobile e „importante“. L'aquila, grazie alle sue caratteristiche di grosso rapace, dalla vista acutissima, dal volo maestoso, dalla capacità di volare ad altezze irraggiungibili e piombare con velocità impressionante sulle prede, ha destato in tutti i popoli antichi il mito della invincibilità, paragonato ora al sole, ora al messaggero degli dei od allo stesso Dio. avere una vista d'aquila=avere una vista acuta non essere un'aquila           =non essere particolarmente intelligenti o intuitivi Traduzione   alabama : talaktochoba calabrese: duccu finlandese: kotka francese: aigle inglese: eagle ido: aglo napoletano: àquela f romeno: vultur sloveno: orel m spagnolo: águila svedese: örn tedesco: Aar, Adler ungherese: sas albanese: shqiponje galiziano: águia

Barzellettiamo!

DONNE E DONNE Donna INTERNET: donna di difficile accesso. Donna SERVER: sempre occupata quando devi usarla. Donna WINDOWS: tutti sanno che non funziona ma nessuno può viverne senza. Donna POWERPOINT: solo Bill Gates ha la pazienza di utilizzarla per più di mezz'ora. Donna EXCEL: dicono che serve per tante cose ma si utilizza solo per le quattro operazioni di base. Donna WORD: ha sempre una sorpresa riservata per voi ma non esiste nessuno al mondo che la comprenda del tutto. Donna D.O.S.: tutti l'hanno utilizzata almeno una volta ma nessuno la vuole più. Donna BACKUP: avete sempre creduto che avesse tutto quello che potesse servire ma al momento della verità manca sempre qualcosa. Donna VIRUS: anche conosciuta come "moglie", quando meno te lo aspetti arriva, si installa e si impossessa di tutte le risorse. Se provi a disinstallarla perderai qualcosa, se non ci provi... perderai tutto! Donna SCANDISK: si sa che è buona e che vuole solo aiutarti, ma in fondo nessun

Italiano modi di dire!

Anguilla             L'anguilla è un pesce d'acqua dolce, lungo e viscido, che ha le movenze di un serpente. Proprio per queste sue caratteristiche fisiche risulta essere molto fuggente e difficile da catturare (da tenere in mano). Si definisce perciò come anguilla una persona che fugge, che non sta mai ferma, che non riusciamo a controllare sul piano fisico o di discorso. Spesso vengono definiti come anguille i bambini piccoli particolarmente vivaci e difficili da „domare“! „Vestirlo è un’impresa impossibile, sembra un’anguilla“! „Ma vuoi concentrarti sul discorso che stiamo facendo, sembri un’anguilla, parlarti è impossibile!“ essere un'anguilla imburrata=essere sfuggenti, imprevedibili fare l'anguilla  =eludere le domande, fuggir via da situazioni difficili prendere l'anguilla per la coda=risolvere una questione all'ultimo momento tenere l'anguilla per la coda=cercare di controllare u

Ditelo con un insulto!

AMEBA Nullità persona priva di personalità e forza, senza carattere, una persona “priva di spina dorsale”. Es.: “La fidanzata di Gino, si lascia trattare malissimo, si fa dire di tutto senza reagire; è proprio un’ameba!”

Il re Moro!

LETTERATURA ITALIANA// IL RE MORO STEFANO BENNI Il Re Moro entrò nella scuderia.  Sul volto d'ebano brillavano gli occhi feroci che tanto terrore incutevano ai nemici durante le battaglie.   Osservò i due cavalli, uno bianco e uno nero, purosangue di incredibile bellezza.   Li valutò attentamente poi, con fare deciso, mosse verso il cavallo bianco.   Fu questione di pochi attimi :il cavallo, con un doppio balzo, si avventò sul Re Moro   e lo mangiò.   Il re si era dimenticato di essere il re degli scacchi.

Frasi fatte!

A bocce ferme / A palle ferme Come nel gioco delle bocce la distanza dal pallino e di conseguenza i punti si assegnano solo a bocce ferme appunto, in certe situazioni è bene attendere che gli eventi in corso siano terminati per procedere ad una valutazione o ad un'ulteriore azione.

Barzellettiamo!

IL TRENO PER DOMODOSSOLA Un tizio è alla stazione in attesa del treno per Domodossola. Non sa cosa fare per ingannare il tempo e sale su una bilancia parlante e inserisce una moneta. "sei alto un metro e settanta , pesi 65 kg e stai aspettando il treno per Domodossola". "come fa a saperlo?". Ci mette un altra moneta e la bilancia ripete: sei alto un metro e settanta , pesi 65 kg e stai aspettando il treno per Domodossola. Allora va a cambiare soldi con monete e riprova la bilancia: sei alto un metro e settanta , pesi 65 kg e a forza di fare il pirla hai perso il treno per Domodossola.

Italiano modi di dire!

Anatra Tutti conoscono la storia del brutto anatroccolo, questa storia viene spesso considerata una metafora delle difficoltà che   bambini e adolescenti sperimentano durante la loro crescita. La fiaba viene sovente   raccontata per rinforzare l'autostima dei bambini e far loro accettare eventuali differenze che li dividono dal "gruppo"; o addirittura, essere fieri di tali differenze, che potrebbero in realtà rivelarsi un dono. Definire qualcuno come „Brutto anatroccolo“, significa riferirsi a qualcosa o qualcuno che, inizialmente oggetto di disprezzo o disinteresse, alla fine ottiene l'apprezzamento e il rispetto dei più. In genere ci si riferisce a un progresso morale, ma talvolta anche fisico (per esempio per riferirsi a un bambino o una bambina "bruttini" da piccoli che diventano più belli crescendo). Sempre con anatra troviamo l’espressione „Anatra zoppa“. L'espressione anatra zoppa è u

Una cena da paura!

Dal 29 ottobre 2011 al 31 ottobre 2011 La Cena Oscura - Halloween Night @ The Fun Hotel La notte più buia dell'anno sta arrivando. Zombies, streghe, vampiri, mostri e altre creature diaboliche visiteranno  l’Hotel Montemezzi il prossimo 31 ottobre avete voglia di essere loro vittima? Un albergo, infestato da fantasmi e spiriti, avvolto da magia  e mistero…….  vi si gelerà il sangue. Durante la cena immersa nell'oscurità la strega Amelia Fondi di Bottiglia vi incanterà con le storie più spaventose provenienti da tutto il mondo e dalla tradizione delle terre Veronesi. In orrida compagnia vivrete l'atmosfera di the Fun Hotel e conoscerete il suo nuovo ospite speciale. Siete pronti a morire dalla paura? O forse dalle risate...? IN DETTAGLIO L’OFFERTA PER QUESTA NOTTE SPIRITATA Dal 31 ottobre 2011 al 01 novembre 2011 La Cena Oscura - Halloween Night @ The Fun Hotel - Verona Per una notte da brivido in malefica compagnia della streg

Ditelo con un insulto!

ACCATTONE Mendicante, persona priva di mezzi, ridotta così male da essere costretta a chiedere l’elemosina. Sinonimi sono : mendicante, barbone, straccione, indigente, questuante, bisognoso, miserabile, pezzente, povero, sventurato, misero, mendico Contrari : benestante, ricco, signore.

Italiano modi di dire!

Allodola                 Si tratta di un piccolo uccello dell'ordine dei Passeriformi, di colore grigio bruno, con becco appuntito e lunga unghia posteriore, noto per il suo trillo modulato, la sua classificazione scientifica è Alauda arvensis. Per attirare le allodole i cacciatori usano un tipo speciale di specchietto; da qui nasce l’espressione „specchieto per le allodole“ quando si vuole indicare un trucco teso ad ingannare una persona ingenua o poco attenta, facendola cadere in un tranello! „Quella vincita è solo uno specchietto per le allodole, leggi bene le note a fine contratto!“

I luoghi del mistero!

ITALIA LUOGHI DEL MISTERO// IL LABIRINTO DI ORVIETO Forse non tutti sanno che al di sotto di Orvieto, rinomata cittadina umbra, si trova un intricato percorso sotterraneo di viottoli, cunicoli e di oltre mille grotte, scavato nel corso di 2500 anni dagli antichi abitanti proprio come una sorta di città nel sottosuolo.  Un incredibile numero di cavità artificiali che danno vita ad un intricato labirinto di cunicoli, gallerie, cisterne, pozzi, cave e cantine.  Il labirinto, essendo rimasto immutato nei secoli, costituisce un importante fonte di informazioni scientifiche e storiche. Per questo motivo la sua visita rappresenta uno strumento per entrare in contatto con un mondo ricco e affascinante, che sa di medioevale e rinascimentale, è inoltre possibile leggere la secolare avventura della nascita di questa città sotterranea muovendosi attraverso i cunicoli e le scale di questo luogo magico e pieno di mistero.

Frasi fatte!

A bocca asciutta Rimanere senza il bottino che si prevedeva di ottenere. Restare a bocca asciutta. „Credeva di ereditare tutto, invece è rimasto a bocca asciutta!“

Barzellettiamo

SVOGLIATO Una casalinga confida all'amica incontrata al mercato le proprie frustazioni: - Sai, con mio marito non è che poi vada così male, ma lui è sempre svogliato e soprattutto ormai non mi guarda quasi più. Figurati che quando torna a casa la sera, tutto quello che sa dirmi è: "Aò! Che se magna stasera?". - Sai, Piera, gli uomini sono tutti un po' uguali, così infantili e prevedibili. Anch'io avevo il tuo problema, ma sono riuscita a risolverlo in un modo semplicissimo... - Davvero, Fausta? Ma come? Dimmi tutto, che ci voglio provare anch'io! - Guarda, comprati un completino nero un po' "aggressivo" e soprattutto una mascherina nera! Gli apri la porta vestita così e... l'effetto è assicurato! - Non mi dire! Basta così poco? Beh, provo... tanto per quello che mi costa... Dopo una settimana, si rivedono al mercato: - Allora, Piera, come è andata? - Vuoi proprio saperlo? Beh, è tornato... gli ho aperto la porta e lui mi fa: "A Zor

Italiano modi di dire!

Allocco Generalmente ci si riferisce ad un uomo goffo, credulone e un po’ addormentato,   definendolo come “un allocco”. Ma il povero Allocco di Lapponia (Strix nebulosa) ritratto nella foto è ben lontano dall’essere addormentato. È tra i rapaci notturni più belli e interessanti. I suoi occhi sono almeno 100 volte più sensibili di quelli dell’uomo. Durante il giorno la pupilla è contratta, la notte si dilata enormemente, per catturare più luce possibile. La retina, invece, è ricca di bastoncelli, i fotorecettori più sensibili alla luce e adatti servono per la visione notturna.        Essere un allocco significa in italiano essere talmente ingenuo da arrivare   alla stupidità. „Ci sei cascato in pieno, sei proprio un allocco!“ „Quando glielo ho detto, ci è restato come un allocco“= È restato attonito, stupito. (Tratto da Focus, foto di Brian Scott)

Frasi fatte!

A bizzeffe L'espressione è uno dei molti esempi di contatto tra la lingua italiana e l'arabo: bizzeffe infatti deriva dall'arabo bizz ē f, "molto". In grande abbondanza. Esempio „Si sparse la voce della predizione; e tutti correvano a guardare il noce. In fatti, a primavera, fiori a bizzeffe, e, a suo tempo, noci a bizzeffe.“ Alessandro Manzoni, I promessi sposi, capitolo III.