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Visualizzazione dei post da 2011

Italiano frasi comuni

Haynes King (1831-1904), Jealousy and Flirtation. FLIRT La parola flirt proviene dalla lingua inglese. Indica una particolare forma di comportamento motivata dall'attrazione sessuale tra due persone.  Si manifesta nella conversazione, in forme di comunicazione non verbale come il linguaggio del corpo, ecc. Si tratta di un atteggiamento adottato senza impegno. Con il prestito linguistico all'italiano, la parola ha perso tuttavia parte del suo senso originale, indicando una vera e propria relazione sentimentale, anche se non necessariamente seria. L'origine della parola flirt è incerta.   Sarebbe associato alle parole flit e flick, termini onomatopeici che indicano una sorta di mancanza di serietà. D'altro canto, si è tentato di spiegarne l'etimo con il francese conter fleurette, termine che indica l'azione di staccare i petali di un fiore in un momento di leggiadra seduzione, in italiano tale azione è accompagnata dalla frase „m’ama, non

Italiano frasi comuni!

BURINO Con il termine Burino, in dialetto romanesco viene designato il contadino, il campagnolo e in senso esteso, la persona rozza o volgare. L'etimo popolare fa derivare il termine "burrus" dai pastori, veniva chiamato "burrus" (poi "rufus") una specie di bovino con il naso rosso.  Oggi il termine ha un valore ambivalente: uno dispregiativo per indicare persone ed atteggiamenti vistosamente pacchiani, oppure uno bonario e scherzoso nella parlata colloquiale. Altre fonti sostengono che derivi dal latino "Buris,-is" ovvero manico dell'aratro, per cui voglia significare già in tempi antichi: colui che proviene dalle campagne.

Italiano frasi comuni!

BARBARO Barbaro (in greco βάρβαρος , passato in latino come barbarus) è la parola con cui gli antichi greci indicavano gli stranieri (letteralmente i "balbuzienti"), cioè coloro che non parlavano greco, e quindi non condividevano la cultura greca. Oggi la parola barbaro è normalmente utilizzata nel senso di selvaggio. "Guarda come mangia, con le mani....si sporca tutto, è proprio un barbaro!" Il sostantivo "barbarismo", invece, stigmatizza l'uso inutile di una parola straniera nel parlare o scrivere. 

Italiano frasi comuni

Foto di Marilia Gallus Quaquaraquà Quaquaraquà, a volte scritto quacquaraquà, è un termine  della lingua siciliana, ormai d'uso comune in quella italiana, in entrambe con il significato di persona particolarmente loquace,   ma priva di capacità effettive, per questo ritenuta scarsamente affidabile. Si tratta spesso di persona che promette molto a parole, ma non è in grado di mantenere, coi fatti, quanto promesso.  Nel gergo mafioso il termine "quaquaraquà" è anche usato come sinonimo di "delatore". La diffusione del termine in Italia e all'estero è dovuta al suo inserimento nel celeberrimo romanzo Il giorno della civetta del 1960, con il quale lo scrittore siciliano Leonardo Sciascia denunciava la connivenza tra il potere mafioso e quello politico. (Notizie tratte da Wikipedia) Leonardo Sciascia,  „Il giorno della civetta“ „.........umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini

Italiano frasi comuni!

SALAMELECCHI   Sono i saluti eccessivamente sdolcinati, ossequi fuori luogo perche' eccessivamente cerimoniosi e ridicoli, miranti a guadagnarsi la compiacenza del prossimo ( in modo spesso ipocrita). La parola è di origine araba e si rifà all'espressione al-salām ʿ alaykum (lett. "la pace sia con voi"), che in ambito islamico costituisce la maniera appropriata di salutare un proprio correligionario, cui in genere si risponde wa ʿ alaykum al-salām ("e su di voi [anche] la pace"). Per chi non sia musulmano infatti le formule di saluto sono altre: ad esempio ma ʿ a al-sal ā m (lett. "con la pace" [di Dio]") o il pi ù neutro il ā al-liq ā ʾ , ossia "arrivederci" (lett. "all'incontro"). Un termine che deriva dall'espressione araba è il turco selamlik (o più precisamente Selamlık), che indicala parte di un palazzo o di un'abitazione turca riservata agli uomini. „È uno che fa tanti salamelecchi! Ma

Italiano espressioni comuni!

Precipitevolissimevolmente La parola precipitevolissimevolmente è tra le più lunghe della lingua italiana, con le sue 26 lettere.  La più lunga è il neologismo psiconeuroendocrinoimmunologia con 30 lettere. L'avverbio (che significa "in modo assai precipitevole") è stato coniato nel 1677 da Francesco Moneti per la sua Cortona convertita: « finché alla terra al fin torna repente precipitevolissimevolmente » (Francesco Moneti, Cortona Convertita, canto III, LXV) ......ed è usato anche nel proverbio: "chi troppo in alto sal cade sovente precipitevolissimevolmente".  Lo scopo di Moneti era di ottenere una parola che fosse di per sé un endecasillabo, anche se ha così stravolto le norme grammaticali (l'avverbio corretto sarebbe "precipitevolissimamente", che ha tre lettere e una sillaba in meno). Altre parole di rara lunghezza: sovramagnificentissimamente (citato da Dante nel De vulgari eloquentia), 27 lettere; incontrovertibi

Italiano espressioni comuni!

MALAFEMMENA Stando al Dizionario Napoletano, il termine malafémmena (mala'femmənə) prende la definizione di prostituta, donna volubile in amore. Non sono da escludere le definizioni di donna di malaffare, donna che fa soffrire, affascinante ed irraggiungibile, indifferente (quasi ai limiti del sadismo) alle pene d'amore che fa passare al "malcapitato" che se ne innamora, donna cattiva, in quanto il termine, come molti altri termini, nel dialetto napoletano assume vari significati a seconda della discussione nella quale viene utilizzato.

Barzellettiamo

Poco prima di Natale nell'Ufficio Postale di un paesino gli impiegati trovano nella cassetta una lettera con la scritta "Per Babbo Natale".  Decidono di aprirla e di leggerla:  "Caro Babbo Natale, sono un bimbo di 7 anni di nome Marco e vorrei chiederti un regalo. La mia famiglia e' povera, percio' invece di giocattoli ti chiedo di inviarmi un milione di lire, cosi' anche noi possiamo passare le Feste con gioia".  Gli impiegati della posta, commossi, fanno una colletta e, raggiunta la cifra di 500.000 lire, la spediscono all'indirizzo del povero bambino.  L'anno successivo, nello stesso periodo, nello stesso Ufficio Postale, gli impiegati trovano un'altra busta "Per Babbo Natale".  La aprono e leggono:  "Caro Babbo Natale, sono Marco, il bimbo che ti ha scritto l'anno scorso. Vorrei chiederti lo stesso regalo, un milione di lire. Grazie per aver esaudito il mio desiderio lo scorso anno, ma quest'anno m

Buon Natale

AUGURI DI BUON NATALE IN TUTTE LE LINGUE Afrikaans: Gesëende Kersfees Albanese: Gezur Krislinjden Arabo: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah Armeno: Shenoraavor Nor Dari yev Pari Gaghand Azerbaijan: Tezze Iliniz Yahsi Olsun Bahasa (Malesia): Selamat Hari Natal Basco: Zorionak eta Urte Berri On! Bengali: Shuvo Naba Barsha Boemo: Vesele Vanoce Bretone: Nedeleg laouen na bloavezh mat Bulgaro: Tchestita Koleda; Tchestito Rojdestvo Hristovo Catalano: Bon Nadal i un Bon Any Nou! Ceco: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok Choctaw (Nativi americani, Oklahoma): Yukpa, Nitak Hollo Chito Cinese (Cantonese): Gun Tso Sun Tan'Gung Haw Sun Cinese (Mandarino): Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan Cingalese: Subha nath thalak Vewa. Subha Aluth Awrudhak Vewa Coreano: Sung Tan Chuk Ha Croato: Sretan Bozic Danese: Glædelig Jul Dutch (Pennsylvania): En frehlicher Grischtdaag un en hallich Nei Yaahr! Eschimese (inupik). Jutdlime pivdluarit ukiortame piv

Buon Natale a tutti!

Il natale Il Natale è la festività cristiana che celebra la nascita di Gesù a Betlemme da Maria.  Cade il 25 dicembre, il termine deriva dal latino natalis, che significa "relativo alla nascita". Il Natale è una festa di origine religiosa, che con il tempo ha finito per secolarizzarsi rappresentando un giorno di festa anche per i non cristiani, e assumendo significati positivi ma diversi da quello religioso.  Una festa che dovrebbe essere legata alla famiglia, alla solidarietà, alla pace, all’amore al dono, inteso non tanto come oggetto materiale, ma come dono di attenzione, amore e tempo. Lo scambio dei regali è diventato un fenomeno tipico di questa festività (profondamente commercializzata) estendendosi anche in Paesi dove i cristiani sono piccole minoranze. Tale è ad esempio il caso di India, Pakistan, Cina e Taiwan, Giappone e Malesia. Ma chi porta i doni? Il Natale è una festa accompagnata da  tradizioni, sociali e religiose, spesso variabili da pa

Italiano espressioni comuni!

Garibaldino Sei proprio un garibaldino!                         In senso figurato, il termine talvolta può essere usato  con il significato di audace e di temperamento impetuoso (e non privo di una certa dosa d'improvvisazione e avventatezza) e la locuzione alla garibaldina è sinonimo di temeraria baldanza e risolutezza. Viene definito garibaldino ogni soldato volontario che abbia militato nelle numerose formazioni costituite e guidate da Giuseppe Garibaldi o ispirate ai suoi ideali, come i Cacciatori delle Alpi del 1859, "Mille" che presero il nome dalla celebre spedizione, il Corpo Volontari Italiani che combatté nella terza guerra di indipendenza o l'Esercito dei Vosgi. Successivamente con questo termine s'identificarono tutti i patrioti del sud Italia che si unirono ai Mille, costituendo l'esercito meridionale. Oltre che in senso proprio, il termine "garibaldino" è usato anche per designare i volontari italiani arruolati nelle Brig

I proverbi del Natale

PROVERBI LEGATI AL NATALE A Natale, freddo cordiale. A Natale, mezzo pane; a Pasqua mezzo vino. Castagne verdi per Natale sanno molto e poi vanno a male. Da Natale al gioco, da Pasqua al fuoco. Da Ognissanti a Natale i fornai perdono il capitale. Da San Martino [11 novembre] a Natale, ogni povero sta male. La neve che cade prima di Natale, mette i denti. Natale al sole Pasqua al freddo. Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi. Natale in venerdì, vale due poderi. Natale viene una sola volta l'anno. Quando Natale viene di domenica, vendi la tonaca per comperar saggina. Se a mezzanotte di Natale la luna è piena, gran siccità. Se fa bello a San Gallo [16 ottobre], il bello arriva sino a Natale. Se il Natale è verde la Pasqua sarà bianca. Chiaro il Natale raro i covoni. A Natale, grosso o piccino, su ogni tavola c'è un tacchino. Se le rondini vedi a San Michele, solo dopo il Natale l'inverno viene. Natale viene una volta all'anno;

Canzoni di Natale

ASTRO DEL CIEL Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor! Tu che i Vati da lungi sognar, tu che angeliche voci nunziar, luce dona alle genti, pace infondi nei cuor! luce dona alle genti, pace infondi nei cuor! Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor! Tu di stirpe regale decor, Tu virgineo, mistico fior, luce dona alle genti, pace infondi nei cuor! Luce dona alle genti, pace infondi nei cuor! Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor! Tu disceso a scontare l'error, Tu sol nato a parlare d'amor, luce dona alle genti, pace infondi nei cuor! Luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!

Piccole golosità

I PANINI DELLE FESTE E visto che durante le feste, a furia di cantare, scartare regali e spalare neve (almeno qui da noi), viene sempre una gran fame………..che ne dite di questi paninetti sfiziosissimi, che ci propone il sito di GialloZafferrano ?   Piccoli bocconcini di pasta di pane arricchiti con succulenti ingredienti. Ingredienti per l'impasto di circa 25-30 panini Acqua 400 ml Farina manitoba 750 gr Lievito di birra 25 gr Malto o zucchero 1 cucchiaino Olio di oliva 70 gr Sale 22 gr ...per il ripieno Noci tritate grossolanamente 60 gr Olive verdi denocciolate 60 gr Pancetta a cubetti 100 gr Papavero 20 gr Rosmarino 3 rametti Sesamo 20 gr ………………..e poi sbizzarritevi voi! PREPARAZIONE PASSO PASSO  

Bianco Natale

Ed ecco un'altra canzone di Natale! Dai su entriamo nello spirito gente......... BIANCO NATALE Quel lieve tuo candor, neve, discende lieto nel mio cuor. Nella notte santa il cuor esulta d'amor, è Natale ancor. E viene giù dal ciel lento, un dolce canto ammaliator che ti dice "Spera anche tu." È Natale, non soffrire più. Oh...oh oh oh oh E viene giù dal ciel lento, un dolce canto ammaliator che ti dice "Spera anche tu." È Natale, non soffrire più.