Ecco un problema da mal di tesa 1. Luigi legge (che cosa) à un libro. 2. Luigi saluta (chi) à sua sorella che parte. 3. Luigi saluta ( à ß ). 4. Luigi à passeggia 5. Luigi à dorme Nelle prime due frasi l’azione (leggere e salutare) descritta dal verbo è affiancata da un complemento che completa la frase dandole un senso compiuto. L’azione insomma transita, passa à verso un oggetto che la riceve Nell’esempio 3. Luigi saluta , la frase ha pur se sottointeso un oggetto “complemento” che la completa. È sottointeso e chiaro che Luigi sta salutando qualcuno o qualcosa (a meno che non sia del tutto matto). L’azione di salutare infatti non è pensabile, senza una persona a cui è diretta. Negli ultimi due esempi le frasi descrivono o un processo-azione, o uno stato che coinvolge solo il soggetto. L’azione resta e si esaurisce sul soggetto, senza estendersi ad un oggetto...
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