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Visualizzazione dei post da maggio 9, 2021

Transitivo o intransitivo? Boh!?

Ecco un problema da mal di tesa  1.    Luigi legge (che cosa) à  un libro. 2.   Luigi saluta (chi) à  sua sorella che parte. 3.    Luigi saluta ( à  ß ). 4.   Luigi à  passeggia  5.   Luigi à  dorme  Nelle prime due frasi l’azione (leggere e salutare) descritta dal verbo è affiancata da un complemento che completa la frase dandole un senso compiuto. L’azione insomma transita, passa à  verso un oggetto che la riceve Nell’esempio 3. Luigi saluta , la frase ha pur se sottointeso un oggetto “complemento” che la completa. È sottointeso e chiaro che Luigi sta salutando qualcuno o qualcosa (a meno che non sia del tutto matto). L’azione di salutare infatti non è pensabile, senza una persona a cui è diretta. Negli ultimi due esempi le frasi descrivono o un processo-azione, o uno stato che coinvolge solo il soggetto. L’azione resta e si esaurisce sul soggetto, senza estendersi ad un oggetto esterno. Un verbo che può avere un complemento oggetto (espre

I Nomi Collettivi Italiani - Italian collective nouns

Albero e bosco - pecora e gregge - nave e flotta... Di cosa parliamo oggi? Oggi parliamo dei nomi individuali e nomi collettivi. Ne impareremo tantissimi, ma non solo vi insegnerò come usarli all'interno di una frase...eh sì, ci sono un paio di cose a cui bisogna fare attenzione! E in più troverete alcuni esercizi, proprio dentro al video, per mettervi alla prova. Buona lezione! Today we are going to learn: the collective nouns. https://youtu.be/Bva9XXICCRM

L'italiano in un minuto - Cioè - Un sacco bello

Un sacco bello è un film del 1980 diretto e interpretato da Carlo Verdone. Costituisce il fortunato esordio come regista, sceneggiatore e attore protagonista di Verdone, che interpreta i tre protagonisti insieme ad altri tre personaggi secondari. La breve scena che vi presento racconda di Ruggero un hippie convinto di aver avuto una visione mistica, vive in ritiro in una comunità in Toscana, dove si professa l'amore libero e il "distacco dal mondo materialistico". Trovandosi a Roma con la sua ragazza Fiorenza per fare della questua ad un incrocio, incontra per caso al semaforo suo padre, il quale, nel tentativo di convincere suo figlio a tornare a casa e a rientrare nei ranghi, invita i due a prendere un caffè a casa. Lì la coppia s'intrattiene con una bislacca terna di personaggi - padre Alfio, l'autoritario professore vicino di casa e il cugino Anselmo - in quello che si trasforma via via in un surreale e patetico dialogo tra sordi. Il caro Ruggero ripete come