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La morte! Proverbi e modi di dire...

E poi? La morte parole, sinonimi, modi di dire e proverbi! MORIRE= Cessare di vivere, detto di uomini, animali, piante; si usa molto spesso specificandone il modo, tempo, luogo, causa: morto di malattia, sul rogo, per la patria; è morto il cane; la pianta è morta per il gelo. SINONIMI= cessare di vivere, perire, spegnersi, mancare, trapassare, decedere, scomparire, andarsene, spirare, tirare le cuoia, crepare, schiattare, schiantare, cadere nel sonno eterno I PROVERBI SULLA MORTE A tutto c'è rimedio fuorché alla morte. Chi va piano va sano e va lontano. Chi va forte va incontro alla morte. La morte non ha paura del medico. Vizio di natura, fino alla fossa dura. Vizio di natura, fino alla morte dura. L'uomo senza denari è un morto che cammina. Meglio un asino vivo che un dottore morto. Meglio un morto in casa che un pisano all'uscio di casa. Morto un papa se ne fa un altro. Uomo morto non fa più guerra. A morire e a pagare c'è sempre

Le moeche!

Bone le moeche! Le moeche, sono dei piccoli granchietti molli. Vengono chiamate  anche “pepite veneziane” e sono estremamente ricercate e amate dai buongustai di tutto il mondo, sono una vera e propria specialità della laguna di Venezia,  la pesca della moeca è un’attività esclusiva della laguna e in particolare della zona dell’isola di Burano, di Chioggia e della Giudecca. Questi granchietti vengono pescati nel momento della muta (cambio del guscio, da fine gennaio a maggio e da fine settembre a fine novembre) e cucinati fritti; si mangiano completamente, interi, in quanto morbidissimi e saporitissimi. Le moeche sono una vera prelibatezza, una leccornia da godersi come antipasto insieme a un buon vino bianco freddo. 

Grammatica in pillole!

Quando in una frase abbiamo un pronome diretto + un pronome riflessivo, il pronome riflessivo prende il primo posto: Ti sei messo la maglia di lana? Si mamma, me la sono messa. Quando in una frase abbiamo un pronome indiretto + un pronome riflessivo, il pronome riflessivo segue quello indiretto: Quando mi ha vista non ci credeva, mi si è gettato tra le braccia!

Donne in note!

LE DONNE NELLA CANZONE ITALIANA QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO di Fiorella Mannoia Ci fanno compagnia certe lettera d'amore parole che restano con noi, e non andiamo via ma nascondiamo del dolore che scivola, lo sentiremo poi, abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia è una mancata verità che prima o poi succederà cambia il vento ma noi no e se ci trasformiamo un po' è per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare a stare con noi, siamo così è difficile spiegare certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui, con le nostre notti bianche, ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si". In fretta vanno via della giornate senza fine, silenzi che familiarità, e lasciano una scia le frasi da bambine che tornano, ma chi le ascolterà... E dalle macchine per noi i complimenti dei playboy ma non li sentiamo più se c'è chi non ce li fa più cambia il vento ma

Marzo-Giorgia

GIORGIA MARZO Le cose non vanno mai come credi un'altra notte ti svegli e ti chiedi se hai sbagliato per quella promessa se hai mentito per una carezza per questo viaggio ci vuole coraggio per questo amore pieghiamo il destino ti resto accanto su questo cammino però ti prego tu dammi la mano I'll show you something good (something good) I'll show you something good E tutto quello che è stato è già stato lo metteremo nel nostro passato Vieni con me ti porterò sopra i deserti che ho scoperto con te vieni con me ti condurrò per quegli abissi dove mi perderei e io sarò una regina sarò l'estate e la nebbia di mattina sarò il tuo miele sarò le tue vele e per questo ti chiedo amami!!! La cose non vanno mai come credi il cuore è pieno di lacrime rotte il tempo è ladro di cose mai dette e so che indietro mai più si ritorna eppure ancora ti resto vicino stanotte resta su questo cuscino I'll show you som

Un film sull'Inferno di Dante

L’INFERNO IL FILM Un film muto di repertorio, un gioiello poco conosciuto dedicato all’Inferno della Divina Commedia L'Inferno è un film muto del 1911, diretto da Francesco Bertolini, Giuseppe de Liguoro e Adolfo Padovan. Il film è composto da 54 scene. Narra con fedeltà la prima cantica della Divina Commedia, con una serie di quadri animati ispirati alle illustrazioni di Gustave Doré. Fu il primo film a ottenere l'iscrizione nel pubblico registro delle opere protette.

Sarà serena questa Serena?

Serena è un nome femminile italiano...ma "essere sereni" significa essere tranquilli, essere in pace con se stessi, non avere problemi. Il contrario di essere sereni è "avere le palle girate", che significa essere di cattivo umore, avere la luna, avere dei problemi, essere di umore nero. Nonostante il giramento di palle, si possa pensare sia una prerogativa maschile, l'espressione è molto in voga anche tra le donne.  Quindi se la mattina vi alzate col piede sbagliato ragazze, potete dire: "Non sono serena, mi girano proprio le palle", anche se ricordatevi che l'ultima espressione, un po' volgaruccia lo è!