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Bella Italia!

Bella Italia! An historic picture book, from the snow covered Alps in the north to the dreamy lagoon city of Venice whose palaces are built on wooden stakes and whose "Carnevale" is world famous. From the romantic hill landscape of Tosca where the aromas once inspired Leonardo Da Vinci, to Rome, the city that during antiquity was the centre of the Roman Empire and that is now the seat of the Catholic Pope. To Sicily in the south, an island of gods and natural forces. A journey through time in one of the most beautiful counties in Central Europe. Venice, a town with a hundred and twenty churches. The largest and most famous is the Basilica Di San Marco and, due to its magnificence, it is also called, "The Golden Basilica". Byzantine elements and Late Gothic lines unite in the beautiful domed ceiling of the Basilica. The Canal Grande is regarded as Venice's main street. It weaves through the main lagoon city past palaces, churches and houses. The boat servic

La morte in musica! Canzoni sulla morte...ridiamoci su!

La morte in note...per ascoltare, pensare, piangere e ridere! Possiamo fuggire da tutto, ma non dal nostro destino! Simone Cristicchi La prima volta (che sono morto) La prima volta che sono morto non me ne sono nemmeno accorto mi ero distratto solo un secondo, l’attimo dopo ero già sepolto. La prima volta che sono morto, ho immaginato fosse uno scherzo, mi sentivo abbastanza tranquillo, ma dopo tre giorni non sono risorto. È successo così all’improvviso, lo scorso sabato mattina il mio cuore ha cessato di battere mentre giocavo la schedina sono atterrato sul pavimento, come da un platano cadon le foglie non ho nemmeno avuto il tempo di dare un ultimo bacio a mia moglie. L’ambulanza è arrivata in ritardo, quando non c’era più niente da fare solo chiamare le pompe funebri e organizzare il mio funerale, poi prenotare la chiesa, avvisare i parenti, scrivere il necrologio, qualcuno mi ha tolto il pigiama e infilato il completo, qu

La morte in poesia!

  LA MORTE IN VERSIONE POETICA Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Cesare Pavese Verrà la morte e avrà i tuoi occhi- questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio. Così li vedi ogni mattina quando su te sola ti pieghi nello specchio. O cara speranza, quel giorno sapremo anche noi che sei la vita e sei il nulla Per tutti la morte ha uno sguardo. Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Sarà come smettere un vizio, come vedere nello specchio riemergere un viso morto, come ascoltare un labbro chiuso. Scenderemo nel gorgo muti. Una foglia Giacomo Leopardi Lungi dal proprio ramo, Povera foglia frale, Dove vai tu? - Dal faggio Là dov'io nacqui, mi divise il vento. Esso, tornando, a volo Dal bosco alla campagna, Dalla valle mi porta alla montagna. Seco perpetuamente Vo pellegrina, e

'A Livella di Totò

‘A livella. Totò La poesia è ambientata in un cimitero, dove un malcapitato rimane chiuso. Questi assiste incredulo al discorso tra due ombre: un marchese e un netturbino. Il marchese si lamenta del fatto che il netturbino si sia fatto seppellire accanto a lui, ma il netturbino gli fa notare che non è stato lui a scegliere dove esser seppellito; vedendo che il marchese continua con il suo lamento, il netturbino perde la pazienza e gli spiega che, indipendentemente da ciò che si era in vita, col sopraggiungere della morte si diventa tutti uguali. La poesia è scritta in lingua napoletana. Ogn'anno,il due novembre,c'é l'usanza per i defunti andare al Cimitero. Ognuno ll'adda fà chesta crianza; ognuno adda tené chistu penziero. Ogn'anno,puntualmente,in questo giorno, di questa triste e mesta ricorrenza, anch'io ci vado,e con dei fiori adorno il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza. St'anno m'é capitato 'navventura...

La morte! Proverbi e modi di dire...

E poi? La morte parole, sinonimi, modi di dire e proverbi! MORIRE= Cessare di vivere, detto di uomini, animali, piante; si usa molto spesso specificandone il modo, tempo, luogo, causa: morto di malattia, sul rogo, per la patria; è morto il cane; la pianta è morta per il gelo. SINONIMI= cessare di vivere, perire, spegnersi, mancare, trapassare, decedere, scomparire, andarsene, spirare, tirare le cuoia, crepare, schiattare, schiantare, cadere nel sonno eterno I PROVERBI SULLA MORTE A tutto c'è rimedio fuorché alla morte. Chi va piano va sano e va lontano. Chi va forte va incontro alla morte. La morte non ha paura del medico. Vizio di natura, fino alla fossa dura. Vizio di natura, fino alla morte dura. L'uomo senza denari è un morto che cammina. Meglio un asino vivo che un dottore morto. Meglio un morto in casa che un pisano all'uscio di casa. Morto un papa se ne fa un altro. Uomo morto non fa più guerra. A morire e a pagare c'è sempre

Le moeche!

Bone le moeche! Le moeche, sono dei piccoli granchietti molli. Vengono chiamate  anche “pepite veneziane” e sono estremamente ricercate e amate dai buongustai di tutto il mondo, sono una vera e propria specialità della laguna di Venezia,  la pesca della moeca è un’attività esclusiva della laguna e in particolare della zona dell’isola di Burano, di Chioggia e della Giudecca. Questi granchietti vengono pescati nel momento della muta (cambio del guscio, da fine gennaio a maggio e da fine settembre a fine novembre) e cucinati fritti; si mangiano completamente, interi, in quanto morbidissimi e saporitissimi. Le moeche sono una vera prelibatezza, una leccornia da godersi come antipasto insieme a un buon vino bianco freddo. 

Grammatica in pillole!

Quando in una frase abbiamo un pronome diretto + un pronome riflessivo, il pronome riflessivo prende il primo posto: Ti sei messo la maglia di lana? Si mamma, me la sono messa. Quando in una frase abbiamo un pronome indiretto + un pronome riflessivo, il pronome riflessivo segue quello indiretto: Quando mi ha vista non ci credeva, mi si è gettato tra le braccia!

Donne in note!

LE DONNE NELLA CANZONE ITALIANA QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO di Fiorella Mannoia Ci fanno compagnia certe lettera d'amore parole che restano con noi, e non andiamo via ma nascondiamo del dolore che scivola, lo sentiremo poi, abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia è una mancata verità che prima o poi succederà cambia il vento ma noi no e se ci trasformiamo un po' è per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare a stare con noi, siamo così è difficile spiegare certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui, con le nostre notti bianche, ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si". In fretta vanno via della giornate senza fine, silenzi che familiarità, e lasciano una scia le frasi da bambine che tornano, ma chi le ascolterà... E dalle macchine per noi i complimenti dei playboy ma non li sentiamo più se c'è chi non ce li fa più cambia il vento ma