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Italiano frasi fatte

A naso Istintivamente, pur senza prove, basandosi su una sensazione. “A naso sarà una catastrofe”!

Il proverbio del giorno

Io rinascerò cervo a primavera

Riccardo Cocciante Cervo a primavera Io rinascerò cervo a primavera oppure diverrò gabbiano da scogliera senza più niente da scordare senza domande più da fare con uno spazio da occupare e io rinascerò amico che mi sai capire e mi trasformerò in qualcuno che non può più fallire una pernice di montagna che vola eppur non sogna in una foglia o una castagna e io rinascerò amico caro amico mio e mi ritroverò con penne e piume senza io senza paura di cadere intento solo a volteggiare come un eterno migratore... Senza paura di cadere intento solo a volteggiare come un eterno migratore e io rinascerò senza complessi e frustrazioni amico mio ascolterò le sinfonie delle stagioni con un mio ruolo definito così felice d'esser nato fra cielo terra e l'infinito ah... e io rinascerò senza complessi e frustrazioni amico mio ascolterò le sinfonie delle stagioni con un mio ruolo definito così felice d'esser na

Italiano modi di dire

Cerbiatto Si tratta di un mammifero ruminante dell'ordine degli Artiodattili con corna ramose e caduche, la sua classificazione scientifica è Cervus elaphus. Il cerbiatto è un giovane cervo, il più famoso è sicuramente il piccolo Bambi del cartone animato di Walt Disney. Fare occhi da cerbiatto =fare lo sguardo dolce, quasi implorante. Cervo Il cervo è un cerbiatto diventato adulto, si caratterizza per il suo portamento nobile e per le sue corna, grandi e ramificate. francese: cerf inglese: cerf, deer tedesco: Hirsch spagnolo: ciervo olandese: edelhert occitanico: cèrvi Chi è asino e cervo esser si crede, al saltar della fossa se n’avvede (proverbio) O servi come servo, o fuggi come cervo (proverbio) Essere cervo= essere cornuto . In italiano cornuto si dice ad una persona tradita dal compagno o dalla compagna.

La Bohème

La seconda puntata della Bohème di Puccini Benoît (di fuori) Si può? Marcello Chi è là? Benoît Benoît! Marcello Il padrone di casa! (Depongono i bicchieri.) Schaunard Uscio sul muso. Colline (Grida:) Non c'è nessuno. Schaunard È chiuso. Benoît Una parola. Schaunard (Dopo essersi consultato cogli altri, va ad aprire.) Sola! Benoît (Entra sorridente: vede Marcello e mostrandogli una carta dice:) Affitto ! Marcello (ricevendolo con grande cordialità) Olà ! Date una sedia. Rodolfo Presto. Benoît (schermendosi) Non occorre. Vorrei... Schaunard (Insistendo con dolce violenza, lo fa sedere.) Segga. Marcello Vuol bere? (Gli versa del vino). Benoît Grazie. Rodolfo e Colline Tocchiamo. (Tutti bevono. Benoît, Rodolfo, Marcello e Schaunard seduti, Colline in piedi. Benoît depone il bicchiere e si rivolge a Marcello mostrandogli la carta.) Benoît Questo è l&#

ROSSINI AMAVA IL GORGONZOLA

GIOACCHINO ROSSINI “Mangiare e amare, cantare e digerire: questi sono in verità i quattro atti di questa opera buffa che si chiama vita e che svanisce come la schiuma d’una bottiglia di champagne. Chi la lascia fuggire senza averne goduto è un pazzo”. Gioacchino  confessò d'aver pianto solo tre volte nella vita: quando gli fischiarono la sua prima opera, quando senti suonare Paganini, e quando durante una gita in barca gli cadde in acqua un tacchino farcito ai tartufi. Gioachino Rossini, all'anagrafe Giovacchino Antonio Rossin, nato a Pesaro il 29 febbraio 1792. Figlio d'arte, Gioachino fu subito spinto  verso una carriera di compositore dai genitori. A venti anni già incantava  tutti con la sua incredibile creatività, iniziando a rivoluzionare gli schemi musicali dell’epoca e caratterizzandosi per ritmi e melodie sempre vivaci (il debutto con "La Cambiale di Matrimonio" nel 1810). La serie dei suoi successi è lunga, comincia da "Tancredi"