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Italiano frasi fatte

A iosa "In grande abbondanza, tantissimo, un'infinità". A iosa è un'espressione della lingua italiana, frequente nel lessico colloquiale e letterario, che sta a significare "abbondantemente" o "in grande quantità". Tale espressione è derivata dal termine toscano chiosa, con il quale si indicavano le monete fasulle utilizzate per i giochi dei bambini. Un esempio moderno di chiose sono le monete usate per il gioco del Monopoli. Il materiale maggiormente utilizzato per coniare le chiose era il piombo, per la facilità di reperimento e per la bassa temperatura di fusione. Da qui il significato dell'espressione "a chiosa" o "a iosa", che sta ad indicare una merce di tale abbondanza e disponibilità da poter essere acquistata anche con pagamento in chiose. Dal punto di vista sintattico, a iosa è considerata una locuzione avverbiale.

Modi di braccia!

 I modi di dire con le braccia! Il braccio è la porzione dell'arto superiore compresa fra le articolazioni della spalla e del corrispondente gomito. Nel linguaggio comune, il termine "braccio" (plurale braccia) è usato per indicare ciascuno degli arti superiori umani, nella sua interezza. A braccia :  a forza di braccia. A braccia conserte:  incrociate sul petto in posizione di riposo . Accogliere a braccia aperte: in modo accogliente ed affettuoso. Con felicità ed impazienza. Addormentarsi nelle braccia del Signore: morire. Allargare le braccia: gesto di chi non può più fare nulla in una determinata situazione. „Che ci posso fare ormai“. Alzare le braccia : gesto per dichiarare la propria resa Andare a braccio: parlare in modo spontaneo, senza essersi preparati. Appoggiarsi sulle braccia di qualcuno: chiedere o ricevere aiuto da qualcuno. Avere braccio libero: essere liberi di gestire una situazione come meglio si crede. Avere cento bracc

Barzellettiamo

Barzellette veloci! Un cesso dice all'altro: Perchè sei triste?? Sono due giorni che nessuno mi caga!!  Una donna dal medico: Dottore sono a pezzi! -E il medico: Bene,si spogli che la monto subito! Io e mia moglie ci teniamo sempre per mano. Se la lascio andare comincia a spendere. La maestra interroga Pierino: -Cosa divenne Carlo Alberto quando morì suo padre? -Orfano! La nonna alla nipotina: " Cosa ti ha portato babbo Natale?" Nipotina: -Un cazzo! La nonna: "Vuoi fare cambio con queste belle ciabattine?"

Oggi è nero

MINA OGGI É NERO Oggi è nero, tutto quello che dico oggi è nero, batto le mani, mi tocco i capelli, oggi è nero. Oggi è nero, ogni mio pensiero oggi è nero vorrei sparire, poter morire per davvero ma la vita mi riserva i suoi perché quei cancelli chiusi ci separano poche cose per spiegarti ti dirò e io ti racconterò. Ti voglio raccontare la storia del bisonte di come ha perso gli occhi per cercare l'orizzonte ti voglio raccontare la storia di mia madre di come è morta in croce nell'attendere mio padre i manichini zoppi, la gente tutt'intorno ti guardano, sorridono, non san che è un nuovo giorno nei loro occhi freddi un inferno di bugie e amarezze e sogni e mille fantasie. Oggi è nero, il mio lavoro oggi è nero farfalla senz'ali soffre davvero oggi è nero, una nota sfondata oggi è nero, quello che sento mi logora dentro. Ma la vita mi regala i suoi perché quei cancelli chiusi ci separano poche cose per spiegarti ti di

Nero

NERO Il nero è considerato un colore, anche se in realtà esso è esattamente l'assenza di colore. latino: niger asturiano: sable catalano: sable francese: sable inglese: sable (se usato per i cittadini comuni) inglese: diamond o zobel (se usato per i nobili) inglese: satum (se usato per i principi e i sovrani) esperanto: sablo tedesco: schwarz spagnolo: sable basco: beltz olandese: sabel o zwart galiziano: sabre ungherese: fekete portoghese: negro, sable occitanico: negre, sable russo: Чернь thailandese: สีดำ giapponese: セーブル ebraico: סאבל MODI DI DIRE CON LA PAROLA NERO oro nero = il petrolio fumata nera = indica una decisione sfavorevole. Ci si riferisce al fumo, provocato dalla combustione delle schede usate dai cardinali riuniti in conclave per l’elezione del nuovo Pontefice, che si leva da un comignolo dei Palazzi Vaticani, sopra la Cappella Sistina. Se la fumata è nera (perché le schede sono bruciate miste a paglia scura)

La nostra lingua italiana

Non è sicuramente la lingua più usata al mondo. Non è assolutamente la lingua più facile da imparare. Non è la lingua che serve di più quando si tratta di cercare un lavoro. Non è la lingua che all'estero consigliano di studiare. Non è la lingua in cui vengono scritte le canzoni più note e cantate al mondo. Ma mi permettete di dire che è la lingua più amata?! RICCARDO COCCIANTE La Nostra Lingua Italiana Riccardo Cocciante Lingua di marmo antico di una cattedrale lingua di spada e pianto di dolore lingua che chiama da una torre al mare lingua di mare che porta nuovi volti lingua di monti esposta a tutti i venti che parla di neve bianca agli aranceti lingua serena, dolce, ospitale la nostra lingua italiana Lingua di lavoro e lingua per onore nei mercati stoffe, gioielli e ori lingua di barche e serenate a mare lingua di sguardi e sorrisi da lontano lingua ordinata da un uomo di Firenze che parla del cielo agli architetti lingua nuova, d

La Bohème

La sesta puntata della Bohème. La fine del secondo atto. Musetta (sempre seduta dirigendosi intenzionalmente a Marcello, il quale comincia ad agitarsi) Quando men vo soletta per la via, la gente sosta e mira e la bellezza mia tutta ricerca in me da capo a pie'... Marcello (agli amici, con voce soffocata) Legatemi alla seggiola! Alcindoro (sulle spine) Quella gente che dirà? Musetta ... ed assaporo allor la bramosia sottil, che da gli occhi traspira e dai palesi vezzi intender sa alle occulte beltà. Così l'effluvio del desìo tutta m'aggira, felice mi fa! Alcindoro (Si avvicina a Musetta, cercando di farla tacere.) (Quel canto scurrile mi muove la bile!) Musetta E tu che sai, che memori e ti struggi da me tanto rifuggi? So ben: le angoscie tue non le vuoi dir, ma ti senti morir! Mimì (a Rodolfo) Io vedo ben... che quella poveretta, tutta invaghita di Marcel, tutta invaghita ell'è! (Schau