La sesta puntata della Bohème.
La fine del secondo atto.
Musetta
La fine del secondo atto.
Musetta
(sempre seduta dirigendosi intenzionalmente a Marcello,
il quale comincia ad agitarsi)
Quando men vo soletta per la via,
la gente sosta e mira
e la bellezza mia tutta ricerca in me
da capo a pie'...
Marcello
(agli amici, con voce soffocata)
Legatemi alla seggiola!
Alcindoro
(sulle spine)
Quella gente che dirà?
Musetta
... ed assaporo allor la bramosia
sottil, che da gli occhi traspira
e dai palesi vezzi intender sa
alle occulte beltà.
Così l'effluvio del desìo tutta m'aggira,
felice mi fa!
Alcindoro
(Si avvicina a Musetta, cercando di farla tacere.)
(Quel canto scurrile
mi muove la bile!)
Musetta
E tu che sai, che memori e ti struggi
da me tanto rifuggi?
So ben: le angoscie tue non le vuoi dir,
ma ti senti morir!
Mimì
(a Rodolfo)
Io vedo ben...
che quella poveretta,
tutta invaghita di Marcel,
tutta invaghita ell'è!
(Schaunard e Colline si alzano e si portano da un lato,
osservando la scena con curiosità, mentre Rodolfo e Mimì rimangon soli, seduti,
parlandosi con tenerezza. Marcello, sempre più nervoso ha lasciato il suo
posto, vorrebbe andarsene, ma non sa resistere alla voce di Musetta.)
Alcindoro
Quella gente che dirà?
Rodolfo
(a Mimì)
Marcello un dì l'amò.
Schaunard
Ah, Marcello cederà!
Colline
Chi sa mai quel che avverrà!
Rodolfo
(a Mimì)
La fraschetta l'abbandonò
per poi darsi a miglior vita.
(Alcindoro tenta inutilmente di persuadere Musetta a
riprendere posto alla tavola, ove la cena è già pronta.)
Schaunard
Trovan dolce al pari il laccio...
Colline
Santi numi, in simil briga...
Schaunard
... chi lo tende e chi ci dà.
Colline
... mai Colline intopperà!
Musetta
(Ah! Marcello smania...
Alcindoro
Parla pian!
Zitta, zitta!
Musetta
Marcello è vinto!)
Sò ben le angoscie tue
non le vuoi dir.
Ah! ma ti senti morir.
Alcindoro
Modi, garbo!
Zitta, zitta!
Musetta
(ad Alcindoro, ribellandosi)
Io voglio fare il mio piacere!
Voglio far quel che mi par,
non seccar! non seccar!
Mimì
Quell'infelice
mi muove a pietà!
Colline
(Essa è bella, io non son cieco,
ma piaccionmi assai più
una pipa e un testo greco!)
Mimì
(stringendosi a Rodolfo)
T'amo!
Quell'infelice mi muove a pietà!
L'amor ingeneroso è tristo amor!
Quell'infelice mi muove a pietà!
Rodolfo
(cingendo Mimì alla vita)
Mimì !
È fiacco amor quel che le offese
vendicar non sa!
Non risorge spento amor!
Schaunard
(Quel bravaccio a momenti cederà!
Stupenda è la commedia!
Marcello cederà!)
(a Colline)
Se tal vaga persona,
ti trattasse a tu per tu,
la tua scienza brontolona
manderesti a Belzebù!
Musetta
(Or convien liberarsi del vecchio!)
(Simulando un forte dolore ad un piede, va di nuovo a
sedersi.)
Ahi!
Alcindoro
Che c'è?
Musetta
Qual dolore, qual bruciore!
Alcindoro
Dove?
(Si china per slacciare la scarpa a Musetta.)
Musetta
(mostrando il piede con civetteria)
Al pie'!
Musetta
Sciogli, slaccia, rompi, straccia!
Te ne imploro...
Laggiù c'è un calzolaio.
Alcindoro
Imprudente !
Marcello
(commosso sommamente, avanzandosi)
Gioventù mia,
tu non sei morta,
né di te morto è il sovvenir!
Schaunard e Colline, poi Rodolfo
La commedia è stupenda!
Marcello
Se tu battessi alla mia porta,
t'andrebbe il mio core ad aprir!
Musetta
Corri presto!
Ne vòglio un altro paio.
Ahi! che fitta,
maledetta scarpa stretta!
Alcindoro
Quella gente che dirà?
Musetta
Or la levo...
(Si leva la scarpa e la pone sul tavolo. )
Alcindoro
(cercando di trattenere Musetta)
Ma il mio grado!
Musetta
Eccola qua.
Mimì
Io vedo ben
ell'è invaghita di Marcello!
Alcindoro
Vuoi ch'io comprometta?
Aspetta ! Musetta! Vo'.
(Nasconde prontamente nel gilet la scarpa di Musetta, poi
si abbottona l'abito.)
Musetta
(impazientandosl)
Corri, va, corri.
Presto, va! va!
(Alcindoro va via frettolosamente.)
(Musetta e Marcello si abbracciano con grande entusiasmo.)
Musetta
Marcello!
Marcello
Sirena!
Schaunard
Siamo all'ultima scena!
(Un cameriere porta il conto.)
Rodolfo, Schaunard e Colline
(con sorpresa alzandosi assieme a Mimì)
Il conto?
Schaunard
Così presto?
Colline
Chi l'ha richiesto?
Schaunard
(al cameriere)
Vediam !
(Dopo guardato il conto, lo passa agli amici.)
Rodolfo e Colline
(osservando il conto)
Caro !
(Lontanissima si ode la Ritirata militare che a poco a
poco va avvicinandosi.)
Monelli
(accorrendo da destra)
La Ritirata!
Sartine e studenti
(Sortono frettolosamente dal Caffè Momus. )
La Ritirata!
Colline, Schaunard e Rodolfo
(tastandosi le tasche vuote)
Fuori il danaro!
Schaunard
Colline, Rodolfo e tu
Marcel?
Marcello
Siamo all'asciutto
Schaunard
Come?
Rodolfo
Ho trenta soldi in tutto!
Colline, Schaunard e Marcello
(allibiti)
Come? Non ce n'è più?
Schaunard
(terribile)
Ma il mio tesoro ov'è?
(Portano le mani alle tasche: sono vuote: nessuno sa
spiegarsi la rapida scomparsa degli scudi di Schaunard sorpresi si guardano
l'un l'altro)
Musetta
(al cameriere)
Il mio conto date a me.
(al cameriere che le mostra il conto)
Bene!
Presto, sommate
quello con questo!
(Il cameriere unisce i due conti e ne fa la somma.)
Paga il signor che stava qui con me!
Rodolfo, Marcello, Schaunard e Colline
(accennando dalla parte dove è andato Alcindoro)
(fra lor comicamente)
Paga il signor!
Colline
Paga il signor!
Schaunard
Paga il signor!
Marcello
... il Signor!
Musetta
(Ricevuti i due conti dal cameriere li pone sul tavolo al
posto di Alcindoro.)
E dove s'è seduto
ritrovi il mio saluto!
Rodolfo, Marcello, Schaunard e Colline
E dove s'è seduto
ritrovi il mio saluto!
Borghesi
(Accorrendo da sinistra, la Ritirata essendo ancor
lontana, la gente corre da un lato all'altro della scena guardando da quale via
s'avanzano i militari.)
La Ritirata!
Monelli
S'avvicina per di qua!?
(cercando di orientarsi)
Sartine e Studenti
No, di là!
Monelli
(indecisi, indicando il lato opposto)
S'avvicinan per di là!
Sartine e Studenti
Vien di qua!
(Si aprono varie finestre, appaiono a queste e sui
balconi mamme coi loro ragazzi ed ansiosamente guardano da dove arriva la
Ritirata.)
Borghesi e Venditori
(Irrompono dal fondo facendosi strada tra la folla.)
(alcuni)
Largo ! Largo !
Ragazzi
(alcuni dalle finestre)
Voglio veder! Voglio sentir!
Mamma, voglio veder!
Papà, voglio sentir!
Vo' veder la Ritirata!
Mamme
(alcune, dalle finestre)
Lisetta, vuoi tacer?
Tonio, la vuoi finir?
Vuoi tacer, la vuoi finir?
(La folla ha invaso tutta la scena, la Ritirata si
avvicina sempre più dalla sinistra.)
Sartine e Borghesi
S'avvicinano di qua!
La folla e i venditori
Sì, di qua!
Monelli
Come sarà arrivata
la seguiremo al passo!
Marcello
Giunge la Ritirata!
Marcello e Colline
Che il vecchio non ci veda
fuggir colla sua preda!
Marcello, Schaunard e Colline
Quella folla serrata
il nascondiglio appresti!
Mimì, Musetta, Rodolfo, Marcello
Schaunard e Colline
Lesti, lesti, lesti!
Venditori
(Dopo aver chiuso le botteghe, vengono in strada.)
In quel rullio tu senti
la patria maestà!
(Tutti guardano verso sinistra, la Ritirata sta per
sbucare nel crocicchio, allora la folla si ritira e dividendosi forma due ali
da sinistra al fondo a destra, mentre gli amici - con Musetta e Mimì - fanno
gruppo a parte presso il caffè.)
La folla
Largo, largo, eccoli qua!
In fila!
(La ritirata Militare entra da sinistra, la precede un
gigantesco Tamburo Maggiore, che maneggia con destrezza e solennità la sua
Canna di Comando, indicando la via da percorrere. )
La folla e i venditori
Ecco il Tambur Maggior!
Più fier d'un antico guerrier!
Il Tamburo Maggior! Gli Zappator, olà!
La Ritirata è qua!
Eccolo là! Il bel Tambur Maggior!
La canna d'ôr, tutto splendor!
Che guarda, passa,
va!
(La Ritirata attraversa la scena, dirigendosi verso il
fondo a destra. Musetta non potendo camminare perché ha un solo piede calzato,
è alzata a braccia da Marcello e Colline che rompono le fila degli astanti, per
seguire la Ritirata; la folla vedendo Musetta portata trionfalmente, ne prende
pretesto per farle clamorose ovazioni. Marcello e Colline con Musetta si
mettono in coda alla Ritirata, li seguono Rodolfo e Mimì a braccetto e
Schaunard col suo corno imboccato, poi studenti e sartine saltellando allegramente,
poi ragazzi, borghesi, donne che prendono il passo di marcia. Tutta questa
folla si allontana dal fondo seguendo la Ritirata militare.)
Rodolfo, Marcello, Schaunard e Colline
Viva Musetta!
Cuor birichin!
Gloria ed onor,
onor e gloria
del quartier latin!
La folla e i venditori
Tutto splendor!
Di Francia è il più bell'uom!
Il bel Tambur Maggior
Eccolo là!
Che guarda, passa; va!
(Grido della folla, dall'interno)
(Intanto Alcindoro con un paio di scarpe bene
incartocciate ritorna verso il Caffè Momus cercando di Musetta; il cameriere,
che è presso al tavolo, prende il conto lasciato da questa e cerimoniosamente
lo presenta ad Alcindoro, il quale vedendo la somma, non trovando più alcuno,
cade su di una sedia, stupefatto, allibito.)
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