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Folco Quilici: L'Italia Vista dal Cielo - Sicilia

LA SICILIA Nel lungometraggio, dedicato alla Sicilia vista dal cielo, si rivela subito la complessa identità di questa regione; una terra che ha visto la presenza di numerosi popoli, di lingue e civiltà che qui si sono riversate ed incrociate. Sicani, siculi, greci, romani, cartaginesi, bizantini, arabi, normanni, francesi e spagnoli, la cui presenza è ampiamente documentata da templi e monumenti, proprio a testimoniare la loro sovrapposizione al centro del Mediterraneo in oltre quattromila anni di storia. Nel filmato "Sicilia" lo sguardo del grande regista scopre via via il mare incantevole dell'isola, le sue coste, il blu profondo del Tirreno, il tramonto tra Vulcano e Lipari, i tetti ordinati e le facciate delle case di Cefalù. Volare sulla parte monumentale delle città, dei paesi e delle zone archeologiche della Sicilia viene raccontata da Quilici come un'esperienza unica poiché l'isola si mostra senza più segreti in tutta la "sua docile sem

"Grande Portale della Lingua Italiana"

http://www.italiano.rai.it/italiano.aspx Il progetto del "Grande Portale della Lingua Italiana" Il Grande portale della lingua italiana è il nuovo strumento realizzato dai Ministeri dell’Interno,  dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e da Rai Educational per aiutare gli stranieri a imparare l’italiano. Conoscere la lingua del Paese nel quale si è scelto di vivere è indispensabile per costruire un percorso di integrazione pieno e soddisfacente. Italiano.rai.it è una straordinaria e innovativa opportunità per apprendere l’italiano di base e avvicinarsi ai principi della Costituzione per condividerne valori, diritti e doveri e per comprendere i vari aspetti della vita civile del nostro Paese. Italiano.rai.it è un’occasione sia per gli stranieri che potranno migliorare la conoscenza della lingua, sia per i docenti, che potranno disporre di materiali multimediali di supporto all’insegnamento. Obiettivi Il Portale nasce per: -          sostenere i cittad

Il canto XIV della Divina Commedia di Dante- L'Inferno

DIVINA COMMEDIA INFERNO CANTO XIV Dopo aver radunato le fronde intorno al cespuglio del suo concittadino, Dante giunge insieme a Virgilio, sul limitare del terzo girone. In questa parte del settimo cerchio una lenta, inesorabile pioggia di fiamme si riversa sopra una distesa di sabbia infuocata. Tre gruppi di anime soggiacciono a tre diversi tormenti: i bestemmiatori, violenti contro Dio, supini, espongono tutto il loro corpo al fuoco che cade; gli usurai, violenti contro l’arte, stanno seduti, i sodomiti, violenti contro natura, devono camminare senza tregua. I bestemmiatori sono i meno numerosi, ma i loro lamenti soverchiano quelli degli altri. Fra loro spicca una figura gigantesca, che sembra incurante del castigo divino. E’ Capaneo, uno dei sette re che assediarono Tebe, ucciso per la sua empietà dalla folgore di Giove. Egli non ha perduto la sua arroganza e sfida, deridendolo, il signore dell’Olimpo a colpirlo ancora una volta con le armi forgiate da Vulcano e dal Cicl

Pianto Antico

Giosuè Carducci Valdicastello 1835 - Bologna 1907 Poeta e scrittore italiano Pianto antico da Rime nuove, 1861-1887 L’albero a cui tendevi La pargoletta mano, Il verde melograno Da’ bei vermigli fior, Nel muto orto solingo Rinverdí tutto or ora E giugno lo ristora Di luce e di calor. Tu fior de la mia pianta Percossa e inaridita, Tu de l’inutil vita Estremo unico fior, Sei ne la terra fredda, Sei ne la terra negra; Né il sol piú ti rallegra Né ti risveglia amor.

Folco Quilici - L'Italia Vista dal Cielo: Il Veneto e Venezia

 Il Veneto e Venezia Prodotto nel 1968 - Restaurato nel 2004 Un susseguirsi di ambienti naturali e geografici diversi, raccontati dalle riprese di Folco Quilici che, per questo volo aereo sul Veneto, prende come riferimento le note di Guido Piovene e ricorda le parole e le idee di Giovanni Comisso. Un viaggio attraverso la storia del Veneto, delle sue civiltà, dei suoi aspetti controversi che la rendono unica e proprio per questo incantevole. Il filmato di Quilici, le sue descrizioni realistiche ed emozionanti regalano allo spettatore la possibilità di avvicinarsi e di conoscere i numerosi luoghi della regione, le sue molteplici sfumature che si svelano in tutta la loro autentica bellezza. Ed è proprio la bellezza la componente principale del filmato dedicato alla regione Veneto. Una terra che ha visto il passaggio di numerosi popoli che ne hanno influenzato gli aspetti culturali e paesaggistici; una regione "in cui la storia si mescola con la leggenda, da quand

Scudit-MatDid

Scudit  Scuola d'Italiano è un istituto specializzato nell'insegnamento della lingua e della cultura italiana agli stranieri. I corsi si tengono in Via La Spezia, a pochi passi dalla Basilica di San Giovanni in Laterano, vicino al Colosseo e alla Stazione Termini Scudit, Scuola d'Italiano è stata fondata da Roberto Tartaglione , esperto in didattica, autore di numerosi libri di italiano per stranieri e direttore della scuola da oltre vent'anni. Helena Kovacs è la responsabile organizzativa e amministrativa dell'Istituto. Giulia Grassi si occupa del settore culturale e in particolare della sezione di Storia dell'Arte. Scudit, Scuola d'Italiano è in centro, in via La Spezia 34, proprio all'angolo con Via Monza. È facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblici da ogni parte della città. Inoltre è a trecento metri dalla fermata metro "San Giovanni" e dalla fermata metro "Re di Roma", linea A. MATERIALI DIDATTICI

Divina Commedia Inferno Canto XIII

LA DIVINA COMMEDIA DI DANTE INFERNO CANTO XIII I due poeti si addentrano nel secondo girone del settimo cerchio, in un bosco di piante secche, contorte e spinose, abitato dalle mostruose Arpie, uccelli dal volto umano.  Non si vedono anime di peccatori, ma se ne odono i lamenti.  Esortato dal maestro, Dante stacca un ramoscello da un grande pruno e questo, attraverso la ferita, incomincia a sanguinare e a parlare. Virgilio scusa il suo discepolo ed invita l’anima imprigionata nell’albero a rivelare il suo nome. E il tronco parla: fu Pier delle Vigne, ministro dell’imperatore Federico II; si uccise perché, ingiustamente accusato dai cortigiani invidiosi del suo ascendente sul sovrano, era caduto in disgrazia. Davanti a Dante, che in terra potrà riabilitarne la memoria, giura che mai tradì la fiducia in lui riposta dal suo sovrano. Poi narra come le anime dei suicidi, dopo essere cadute nella selva, trasformatesi in piante, vengano crudelmente dilaniate dalle Arpie. Dopo il