Passa ai contenuti principali

I CONNETTIVI TESTUALI NELLA LINGUA ITALIANA


 I connettivi in linguistica sono quelle espressioni che servono per unire , legare, le parti logiche di un discorso, di una frase.
Sono cioè delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che funzionano da ponte per unire in modo logico i diversi contenuti di un testo.

Sono uscita prima questa mattina, eppure, non ho fatto in tempo!
                                              Connettivo

La funzione di connettivo può essere svolta da parole di diversa natura grammaticale ossia:

Preposizioni:  Ho pensato di invitarti a pranzo domani.

Congiunzioni come ma, però, ciononostante, perciò, finché, che, dunque, perché, se, malgrado che, affinché, ecc. :Non ho studiato perché stavo molto male.

Avverbi e le locuzioni avverbiali come così, allora, successivamente, cioè, inoltre ecc.: Penso quindi sono.

Verbi : Abbiamo cantato, ballato, mangiato e chiacchierato insieme, riassumendo ci siamo divertiti molto!

Alcune espressioni come da un certo punto di vista, in pratica, d’altra parte, in altri termini, per dirla in breve, come si è detto pocanzi, ecc. : Preferirei che tu soprassedessi, in altre parole lascia stare e vattene!

Riassumendo, i connettivi sono congiunzioni,  avverbi, preposizioni o espressioni che si usano per collegare frasi (sia coordinate alla principale sia subordinate)o per mettere in rapporto fra loro parti di testo.

A seconda del rapporto logico, ossia della funzione con cui uniscono le parti del testo possiamo avere diversi tipi di connettivi:

SPAZIALI
Esprimono rapporti di spazio anche astratti.
Dove, lì, là, sopra, sotto, verso, in direzione di, a destra, a sinistra, fino a , all’interno, all’esterno, davanti, dietro, qui.
In Italia si fa colazione con cibi dolci, qui in Austria a colazione si mangiano insaccati e formaggi.

TEMPORALI
Indicano l’ordine cronologico con cui si uniscono i vari eventi.
Esprimono anteriorità: prima, in precedenza, qualche giorno fa, allora, anticamente, una volta, a quei tempi, proprio allora.
Oggi Marica ha i capelli cortissimi, qualche giorno fa li aveva lunghi fino al sedere!
Esprimono contemporaneità: ora, adesso, mentre, nel frattempo, intanto che, a questo punto, in questo momento, in questo istante.
All’inizio non ti potevo proprio vedere, ora, non ti sopporto ancora di più.
Esprimono posteriorità: alla fine, successivamente, dopo molto tempo, dopo vario anni, poi, in seguito, quindi.
Luca studiò molti anni a Ferrara, poi, si trasferì a Venezia.

LOGICO CAUSALI
Stabiliscono un rapporto di causa, effetto, una successione di eventi.
Quando la causa precede l’effetto: ne deriva che, di conseguenza, quindi, dunque, pertanto, perciò, da ciò si deduce che, così che.
Il riscaldamento si è rotto, pertanto, quest’inverno batteremo i denti dal freddo!
Quando l’effetto precede la causa: dato che, siccome, poiché, perché, dal momento che.
Quest’inverno batteremo i denti dal freddo, dato che il riscaldamento è rotto.

PRESCRITTIVI
Indicano in modo rigido l’ordine delle azioni.
Prima di tutto, innanzitutto, in primo luogo, poi, in secondo luogo, in terzo luogo, infine, in sintesi, in conclusione, insomma, dunque.
Prima di tutto fatti una doccia e poi ne parliamo!

D’IMPORTANZA
Specificano l’importanza delle informazioni stabilendo tra le stesse una gerarchia.
In primo luogo, anzitutto,  prima di tutto, a questo punto, inoltre, si aggiunga il fatto che, oltre a questo, oltre a ciò, oltre a quanto è stato detto, poi, infine, non ci resta che, e, anche, pure, nello stesso modo, comincerò.
Prima di tutto ti apprezzo, perché sei una persona sincera, oltre a ciò sei simpatico e gentile!

ESPLICATIVI
Stabiliscono un rapporto di chiarificazione, introducono una spiegazione.

 Cioè, infatti, ad esempio, in altre parole, per quanto riguarda, tra l’altro, in sintesi.
La tua vista mi provoca sentimenti negativi, in altre parole, non ti sopporto!

AVVERSATIVI
Stabiliscono un rapporto di opposizione, introducono un’opposizione rispetto a quanto già detto.
Ma, invece, ciononostante, malgrado ciò, tuttavia, pure, nondimeno, eppure, mentre, al contrario.
Sei brutto, povero, ti vesti male e sei sempre in ritardo, tuttavia, ti amo da morire!

IPOTETICI
Introducono un’ipotesi.
Se è vero che, ammettendo che, nel caso in cui, partendo dal presupposto che, ipoteticamente, poniamo il caso che.
Ti perdono, ma solo se è vero che mi hai detto la verità!

CONCLUSIVI
Introducono una parte del discorso che ha la funzione di concluderlo, riassumerlo.
Affinché, allo scopo di, allora, perciò, pertanto, quindi, insomma.
Il discorso insomma, non è ancora ben chiaro!

DI SOMIGLIANZA
Stabiliscono un rapporto di analogia tra due parti.
Analogamente, anche, come, mentre.
La moglie di Luca lo tradisce, anche la moglie di Mario lo tradisce, insomma (conclusione) sono due cornuti.




Se hai voglia di migliorare il tuo italiano in modo divertente e piacevole, prova a leggere il nostro libro "Barzellettiamo", 365 barzellette e divertente storielle corredate da spiegazioni grammaticali e culturali; impara la lingua sorridendo.
Dacci un'occhiata e fammi sapere cosa ne pensi!                   





Commenti

  1. Scritto molto bene, adesso si che ho capito :)
    Ciao

    RispondiElimina
  2. Ciao, questa pagina mi aiuta tantissimo a ricordarmi tutti i connettori logici italiani, davvero molto utile, importante e essenziale. =) =) =) =)

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  6. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  7. Nonostante ho letto e riletto non ho capito niente tuttavia vi ringrazio

    RispondiElimina
  8. Forse per capirli intendi saperli usare. Prova a prendere qualcuno di questi connettivi, a inventare una frase con uno di essi e a farla leggere a qualcuno che ti dia un feedback, ossia che ti dica se la frase abbia un senso. Non credo sia importante ricordare a memoria a che gruppo appartenga ciascuno di questi connettivi, credo sia invece importante saperli usare per arricchire il proprio modo di scrivere e parlare (che poi è il modo di pensare); spesso parliamo e scriviamo in modo sempre uguale, povero e banale, incapaci di esprimere veramente il nostro pensiero per mancanza di risorse: saper usare i connettivi ci aiuta ad esprimerci e ad essere più interessanti e convincenti per chi ci ascolta parlare o ci legge.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono perfettamente d'accordo con te! La classificazione dei connettivi mira solo ad aiutarne l'apprendimento e la memorizzazione. Imparare a memoria in modo non è sicuramente sensato, ma cercare di creare una "struttura" nella spiegazione può aiutare a ricordarsi meglio e a usare (come giustamente tu dici) questi elementi linguistici. Grazie mille per il commento! Ciao Lisa

      Elimina
  9. Risposte
    1. Grazie Angelica, sono felice che il post ti sia piaciuto!

      Elimina
  10. This is also a very good post which I really enjoyed reading. It is not every day that I have the possibility to see something like this .. cbd for pain

    RispondiElimina
  11. Il tuo post mi e stato molto d'aiuto!insegno l'italiano in grecia e molto spesso cerco delle informazioni su internet.hai fatto un ottimo lavoro!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Benissimo mi fa veramente molto piacere. Grazie mille!

      Elimina

Posta un commento

I nostri post più amati

LA CONIUGAZIONE DEL VERBO ESSERE - TABELLA COMPLETA

LE TAVOLE DEI VERBI LA CONIUGAZIONE DEL VERBO ESSERE

AVERE SIGNIFICATO E CONIUGAZIONE - TABELLA COMPLETA

Il verbo avere ha diversi utilizzi, impariamo a distinguerne alcuni e a ricordarci della H . La H in italiano è una lettera muta che in alcune forme del verbo avere assume una grande importanza. Il primo significato del verbo avere è quello di POSSEDERE in riferimento a beni materiali (ho una bicicletta), doti morali, qualità, titoli o anche a qualità fisiche e priscologiche (ho le gambe corte, ho tanto coraggio). Io ho una casa al mare. Maria ha un cane. Giorgio ha tre nipoti. Il verbo avere può venire utilizzato col significato di SENTIRE, AVERE LA SENSAZIONE DI: Oggi ho molto freddo. Luisa ha mal di pancia. Gli studenti hanno sete. Il professore ha sonno. Il verbo avere, così come il verbo essere viene anche utilizzato come AUSILIARE ossia come aiuto agli altri verbi (ausilio=aiuto) per formare i tempi composti. I eri ho avuto la febbre. Uscirai di casa quando avrai fatto i compiti. Se tu avessi studiato meglio, avresti passato l'esame. Il verbo avere se seguito dalla prep

Boom-Auch-Crash-Grr-Boing

ONOMATOPEA  È una figura retorica. L’onomatopea è un'espressione o parola che riproduce direttamente un rumore o un suono naturale, rievocandola acusticamente.  Il suono evoca il rumore dello strumento che lo produce. L’onomatopea viene molto usata in letteratura e in fumettistica, si tratta di un segno grafico che non ha alcun significato se non viene associato al suono o rumore di cui è l’imitazione (crash=il suono di un bicchiere che si rompe; sob-sob= quello di un uomo che piange). Sono parole onomatopeiche ad esempio: sciacquio, gorgoglìo, tuffo, sciabordio, boato, scoppio, clangore, fragore ,fruscio, sussurro, lampo, ticchettio, tintinnio. Esempi conosciuti da tutti sono i versi degli animali: Il cane fa bau-bau Il gatto fa miao-miao Il pulcino fa pio-pio L’uccellino fa cip-cip Se volete vedere come vengono scritti onomatopeicamente i versi degli animali nelle maggiori lingue, allora fate CLICK Un altro campo in cui le onomatopee sono usatissi

Esclamazioni e Interiezioni

GRAMMATICHIAMO LE ESCLAMAZIONI O INTERIEZIONI Sono suoni, parole, o gruppi di parole che esprimono sentimenti e sensazioni improvvisi (meraviglia, allegria, dolore, rabbia, sorpresa ecc.). Si tratta di una componente invariabile il cui valore si comprende dal tono della voce e la mimica di chi parla. L’interiezione è seguita dal punto esclamativo, che può però essere collocato anche alla fine della frase. Se l'interiezione o esclamazione è composta da una sola vocale oppure da una consonante, la lettera h va posta dopo la vocale o la consonante (ad esempio, uh!). Se invece è formata da due vocali, la lettera h va collocata in mezzo (ad esempio, ohi!). Alcune interiezioni come ad esempio ahimè, ohibò, ohimè richiedono l'accento grave (cioè quello che scende dall'alto verso il basso). In alcuni casi si trovano anche nomi, aggettivi, verbi e avverbi che assumono la funzione di interiezione o esclamazione: nomi: ad esempio, coraggio! animo! acc

Il vocabolario dell'estate italiana

L’estate è quel momento in cui fa troppo caldo per fare quelle cose per cui faceva troppo freddo d’inverno. (Mark Twain) Un’ estate italiana!   Parole e frasi legate all’estate in italiano. Evviva è arrivata l’estate, la mia stagione preferita. Oggi vi presento alcune parole e alcune frasi essenziali per vivere un’estate italiana. Abbronzarsi – Prendere il sole Il sole italiano al mare , in montagna, in campagna ma anche in città è forte. Quando il sole è forte è caldo in italiano si dice che “ batte ”…” Il sole batte oggi !” potrete sentire persino frasi come “ Oggi il sole picchia forte !” ma non vi preoccupate, non vi farà un occhio nero! Per proteggervi usate la crema solare scegliendo il giusto “ fattore di protezione”, altrimenti rischierete di ustionarvi (bruciarvi – scottarvi ).  Fare il bagno – Nuotare L’ acqua d’estate è meravigliosa per rinfrescarsi e divertirsi, si può fare il bagno , sguazzare ma anche allenarsi e nuotare (ossia fare attivit