Passa ai contenuti principali

Post

Il gianduiotto

I POST DEL DRAGO IL GIANDUIOTTO Il gianduiotto o giandujotto (in piemontese giandojòt) è il cioccolatino simbolo della città di Torino e sinonimo di cioccolato in tutta Italia e nel mondo; ha la forma di una barca rovesciata e viene avvolto in carta dorata o argentata.  È composto da cioccolata gianduia tipica di Torino, ottenuta impastando cacao e zucchero insieme alle famose nocciole tonde gentili delle Langhe, conosciutissime per la loro pregiata qualità. Il primo gianduiotto fu prodotto dalla nota società dolciaria torinese Caffarel (nello stabilimento situato in Borgo San Donato) e presentato al pubblico nel carnevale del 1865 dalla maschera torinese Gianduja (da cui prende il nome), incarica di distribuire in città la nuova prelibatezza.  Le sue origini si riallacciano a motivazioni storiche ben precise: a causa del  blocco napoleonico, le quantità di cacao che giungevano in Europa erano ridotte e con prezzi esorbitanti, ma ormai la richiesta di cioccolato cont

Nuovi amici

Grazie al lavoro su ItaliaBenetti, sto conoscendo un sacco di persone simpatiche, nuovi contatti e progetti interessanti che prenderanno pian piano vita e che credo vi piaceranno molto. Una delle nostre nuove amiche è la simpaticissima Chiara Avidano della   AbbeySCHOOL-CiaoItaly   una scuola di lingua italiana di Torino; proprio nel cuore del quartiere "Crocetta", uno dei più eleganti di Torino, a due passi dal Politecnico, all'interno di un palazzo d'inizio Novecento, si trova questa scuola specializzata nell'insegnamento della lingua e cultura italiane a stranieri provenienti da tutte le parti del mondo!  Sono numerose le attività ricreative e i laboratori enogastronomici che permettono agli studenti di entrare in contatto con i torinesi e di conoscere la ricchezza culturale ed artistica della città e dei dintorni.  I progetti della scuola sono diversi, uno tra i più interessanti è sicuramente quello di una serie di lezioni di conversazione, gratuite,

Il carpaccio

CARPACCIO Se vi dico „ carpaccio “, cosa vi viene in mente? Sicuramente quel delizioso piatto a base di carne cruda tipico della cucina italiana. Ma sapete da cosa deriva il nome di questa pietanza? Il carpaccio sembra che sia nato a Venezia nel 1950 al ristorante Harry’s Bar; il proprietario inventò questo piatto per una cliente, la contessa Amalia Nani Mocenigo a cui il dottore aveva vietato la carne cotta. Giuseppe Cipriani preparò una composizione di fettine sottilissime di carne cruda disposte a ventaglio su di un piatto e servite con una salsina bianca a base di maionese e senape. Il nome Carpaccio deriva dal famosissimo pittore Veneziano Vittore Carpaccio , noto per l’uso sapiente del colore rosso e bianco, a cui in quei giorni era dedicata a Venezia una mostra. Ma ricordatevi che il carpaccio ha ormai una varietà molto ampia di ricette con cui venir preparato, e che l’ingrediente principale può essere anche il pesce, come nella seguente ricetta a base di

Onde

ONDE DORATE Onde dorate, e l'onde eran capelli, navicela d'avorio un dì fendea; una man pur d'avorio la reggea per quaasi errori preziosi e quelli; E mentre i flutti tremolanti e belli con drittissimo solco dividea, l'or de le rotte fila Amor cogliea, per formarne catene à suoi ribelli. Per l'aureo mar, che rincrespando apria il procelloso suo biondo tesoro, agitato il mio core a morte gìa. Ricco naufragio, in cui sommerso ì moro, poich'almen fur ne la tempesta mia di diamante lo scoglio e 'l golfo d'oro.  di Giambattista Marino

Ciao a tutti!

L'aria

Dimmi come dormi!

Modi di dire col verbo DORMIRE dormirci sopra Mettere da parte momentaneamente un problema per rifletterci in un secondo momento a mente fresca, come dopo un sonno ristoratore “Non ho proprio idea di come fare, ci dormirò su!” dormire a occhi aperti avere molto sonno e dimostrarlo chiaramente nonostante gli sforzi per non darlo a vedere. dormire all'albergo della luna dormire all'aperto, soprattutto a causa di difficoltà economiche. In genere scherzoso, poiché spesso le antiche locande avevano come insegna la luna, il sole o una stella. dormire come un angioletto dormire con espressione innocente e serena, con la tranquillità di un angelo che non è soggetto a turbamenti, peccati, rimorsi. Si usa spesso per descrivere il sonno dei bambini dormire come un ciocco dormire tanto profondamente da sembrare qualcosa di inanimato, come appunto il ciocco che se ne sta immobile vicino al camino. dormire come un ghiro dormire profondamente, come il ghiro che