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AUDIOSTORIE IN ITALIANO Natalia Ginzburg-Le piccole virtù

  Le piccole virtù di Natalia Ginzburg (livello avanzato- C1/C2) Natalia Ginzburg, nata Levi (pronuncia [nataˈliːa ˈɡinʦburɡ]) (Palermo, 14 luglio 1916 – Roma, 8 ottobre 1991), è stata una scrittrice, drammaturga, traduttrice e politica italiana, figura di primo piano della letteratura italiana del Novecento. Natalia Ginzburg (nata con il nome Natalia Levi) nasce a Palermo il 14 luglio 1916. Il padre è il celebre scienziato ebreo Giuseppe Levi e la madre è la milanese Lidia Tanzi. Il padre, oltre a essere un grande scienziato (tra i suoi allievi illustri ricordiamo Rita Levi-Montalcini), è anche un professore universitario che condivide gli ideali antifascisti. Per la loro opposizione al regime fascista, Giuseppe Levi e i suoi tre figli maschi, vengono arrestati e processati.   Le piccole virtù è una raccolta di racconti di Natalia Ginzburg, pubblicata per la prima volta dall'editore Einaudi nel 1962. Prende il titolo da uno dei racconti in essa contenuti. «In ogni pagi

I FALSI ALTERATI - False Altered Nouns in Italian

https://youtu.be/AFdRF3TMEpE Filastrocca corta e gaia Filastrocca corta e gaia, l'abbaino non abbaia, la botte più grossa non è un bottone, la mela più rossa non è un melone, ed il mulo più piccino non sarà mai un mulino GIANNI RODARI Oggi parliamo di FALSI ALTERATI Sono nomi falsi alterati tutti quei nomi che presentano un suffisso identico a quelli dei nomi alterati (-INO, -ONE, -ETTO, -UCCIO, -ACCIO) ma che hanno un significato proprio. Ad esempio: bottino non è un alterato di botte burrone non è un alterato di burro merletto non è un alterato di merlo lupino non è un alterato di lupo visone non è un alterato di viso rubinetto non è un alterato di rubino focaccia non è un alterato di foca mattone non è un alterato di matto tifone non è un alterato di tifo torrone non è un alterato di torre limone non è un alterato di lima lampone non è un alterato di lampo rapina non è un alterato di rapa agone non è un alterato di ago occhiello non è un alterato di occhio fumetto non è un alt

⚡️ Lampi d'italiano - Lì o li? 💚🤍❤️

Si tratta di due ➔omografi. • Li senza accento grafico (dal latino illi) è il pronome atono maschile plurale usato in funzione di complemento oggetto Li vedi spesso i tuoi cugini? No, non li vedo da molto tempo. • Lì con l’accento grafico è un avverbio di ➔luogo che identifica un punto non molto lontano da chi parla e da chi ascolta. La tua patente è lì, sul tavolo vicino alla frutta. Visto che passi di lì, compra il giornale. https://youtu.be/V8cbSL7yM2k

⚡️ Lampi d'italiano - Come si scrive qual è...con o senza apostrofo? 💚🤍❤️

SENZA SENZA SENZA QUAL È SI SCRIVE SENZA APOSTROFO Siamo infatti, di fronte al fenomeno dell'apocope o troncamento. In linguistica, l'apocope, detta anche troncamento, indica la caduta di un fono o di una sillaba nella parte finale di parola. Come in "Qual buon vento ti porta nel mio canale"?

Modidit - Modi di dire italiani - Andare a farsi benedire

MODIDIT-MODI DI DIRE ITALIANI VAI A FARTI BENEDIRE Vai a farti benedire in senso ironico e figurato è sinonimo di vai al diavolo. È un caldo invito a togliersi di torno. Viene usato per lo più in forma esortativa per pregare qualcuno di andarsene, o di smetterla di insistere su un determinato argomento e così via. Spesso scherzoso. Si usa anche come sinonimo di andare in malora, andare male, finire nel niente. Quando una cosa è andata a farsi benedire significa che si è danneggiata in maniera irrecuperabile, si è rotta e non è più riparabile. Si può usare anche in senso lato come in espressioni: la mia voglia di lavorare è andata a farsi benedire! https://youtu.be/im6KvzuD0CE

One minute italian - La giornata di Artemio

Il ragazzo di campagna è un film italiano del 1984 di Castellano e Pipolo, interpretato da Renato Pozzetto. Artemio è un contadino che vive in un piccolo e sperduto borgo della campagna lombarda, abitato principalmente da anziani, dove l'unico passatempo è osservare il passaggio del treno. Abita con l'anziana madre Giovanna, la quale vorrebbe tanto vederlo sposato con Maria Rosa, l'unica ragazza del paese, da tempo innamorata di lui.  Artemio però non ricambia questi sentimenti e, nel giorno del suo quarantesimo compleanno, si rende improvvisamente conto di non aver mai realmente vissuto una vita al di fuori delle campagne in cui è nato e cresciuto, e soprattutto di non voler continuare a fare il contadino per il resto dei suoi giorni. Decide quindi di lasciare tutto e di tentare la fortuna partendo per Milano. In questo assaggino del film vediamo l'inizio della giornata di Artemio e impariamo un proverbio, una parola e un'espressione (un po' voglare) italiani.

🗣Italian pronunciation: C dura (hard C) e C dolce (soft C) - CA CO CU ...

PRONUNCIA E ORTOGRAFIA✒️📝🗣👅 In questa lezione vi presento i suoni legati alla lettera C. Impararemo a distinguere un suono dolce e uno duro (o gurtturale), vedendo anche quando usare l'uno e quando l'altro. La C è una consonante un po' particolare perché cambia suono a seconda della lettera che la segue. Se si trova davanti ad A-O-U-H-L-R ha un suono duro, si pronuncia insomma, come la K. Se si trova davanti a E e I ha un suono dolce. Vedremo anche che: Nei plurali dei sostantivi femminili terminanti con la sillaba -cia non accentata, la grafia segue di solito una regola pratica: – si conserva la i quando la c è preceduta da vocale. camicia ▶ camicie – si elimina la i quando c è preceduta da consonante goccia ▶ gocce spiaggia ▶ spiagge Quando invece la i del gruppo -cia -(la stessa cosa accade anche per gia, e -scia) è accentata, al plurale (ovviamente) si conserva sempre: farmacìa ▶ farmacìe strategìa ▶ strategìe scìa ▶ scìe. Nel video vi presento molti esempi e fare

Crazy Italy Hotel - I luoghi pazzi in cui dormire in Italia.

  Booking.com LUGOHI PAZZI IN CUI DORMIRE IN ITALIA 1.                 Dormire in un Igloo La neve che luccica alla luce delle stelle e delle candele. Il freddo che pizzica la pelle e la notte che cala silenziosa sulle montagne più alte. Ammesso che il freddo non vi spaventi e che l’idea di dormire all’addiaccio non sia per voi un incubo, la soluzione di dormire in un igloo è sicuramente fuori dall’ordinario. Sarà una notte sicuramente indimenticabile dominata dall’assoluto silenzio, dalle luci soffuse delle candele e dal luccichio del ghiaccio intorno a voi. Io vi dico subito che non farebbe per me, ma io sono terribilmente freddolosa. Comunque, sono sicura che i sacchi a pelo messi a disposizione assicurino di trascorrere una nottata comunque confortevole. Un’esperienza fuori dal comune che gli amanti di neve e inverno devono provare assolutamente. In Italia, se il vostro sogno è quello di dormire come un eschimese in un bell’igloo allora potete googelare