Passa ai contenuti principali

La Nutella-Made in Italy


LA NUTELLA



Nutella è il nome commerciale italiano di una crema gianduia a base di cacao e nocciole. Fu creata nel 1964 dall'industria dolciaria piemontese Ferrero, sulla base di una precedente crema denominata Pasta Giandujot e poi SuperCrema. Il nome deriva dal sostantivo nut, che significa "nocciola" in inglese, e il suffisso ella per ottenere un nome orecchiabile.
„La storia di Nutella¨



Quando nasce NUTELLA?
Era il 20 aprile 1964 quando presso lo stabilimento Ferrero di Alba
(CN) vedeva la luce il primo vasetto di NUTELLA®! Da allora questa
straordinaria crema a base di nocciole è uno dei marchi italiani più
conosciuti al mondo. Simbolo di una colazione equilibrata e serena,
NUTELLA  rappresenta da sempre un prezioso alimento per la
colazione, perfetto per affrontare con la carica e il sorriso giusti tutti
gli impegni della vita di ogni giorno.

Storia del marchio più famoso d’Italia!
La qualità e i valori di Nutella?
Sono racchiusi nel celebre  marchio, rimasto invariato per più di quarant’anni! La
caratteristica scritta “Nutella” affiancata alla fetta di pane,
al coltello, al bicchiere di latte e alle nocciole è ancora
oggi l’immagine guida dei milioni di vasetti
Nutella® venduti in tutto il mondo. Familiare e
genuina, da generazioni Nutella  accompagna
milioni di famiglie nel momento più importante
della giornata: la prima colazione.

La tradizione degli ingredienti!
Sapevi che Nutella  vanta un fortissimo legame con la storia del
Piemonte? Le radici di questo prodotto unico nel suo genere
la quale deve il suo nome a una celebre e popolare maschera del
carnevale torinese.
Pietro Ferrero mise a punto la ricetta per un dolce dei poveri: il Giandujot.
Il sogno?
Fornire un'alternativa valida alla colazione  dei contadini che alla mattina erano soliti
acquistare qualche pomodoro e una pagnotta come primo pasto della giornata.
Con un  gianduiotto dal gusto irresistibile e dal prezzo moderato, Pietro diede il via al successo  travolgente da cui nacque la Ferrero e in seguito la Nutella, che grazie
all'impegno del figlio Michele divenne il più importante gruppo dolciario italiano!
L'idea vincente di Ferrero fu quella di puntare sul lato gioioso di NUTELLA, creando
contenitori di vetro sempre nuovi e originali: bicchieri, tazze, vasetti da collezionare e
da usare in tavola per colorare la colazione di tutta la famiglia!
Dal 1990 i vasetti  hanno ritratto moltissimi personaggi tratti dai fumetti e dai cartoni animati, per la  gioia dei più piccoli. Con il tempo attorno a questi bicchieri si è sviluppato addirittura  un importante filone di collezionismo.



Da anni infatti Nutella  conquista anche i palati più esigenti. L'unicità del suo gusto,
unita all'ineguagliabile carica di buonumore che sin dal mattino sa introdurre nella vita
di ogni famiglia, ne fa una piacevole compagna per un inizio di giornata che sa mettere
d'accordo grandi e piccini.
Oggi la Nutella è probabilmente la crema spalmabile più diffusa al mondo; questo tipo di creme è utilizzato soprattutto come accompagnamento per pane, biscotti e frutta, anche se negli anni sono state ideate numerose ricette che ne prescrivono l'uso in torte e crêpes.
            « Che mondo sarebbe senza nutella?  »

http://www.nutella.it/




Commenti

I nostri post più amati

LA CONIUGAZIONE DEL VERBO ESSERE - TABELLA COMPLETA

LE TAVOLE DEI VERBI LA CONIUGAZIONE DEL VERBO ESSERE

I CONNETTIVI TESTUALI NELLA LINGUA ITALIANA

  I connettivi in linguistica sono quelle espressioni che servono per unire , legare, le parti logiche di un discorso, di una frase. Sono cioè delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che funzionano da ponte per unire in modo logico i diversi contenuti di un testo. Sono uscita prima questa mattina, eppure , non ho fatto in tempo!                                                 Connettivo La funzione di connettivo può essere svolta da parole di diversa natura grammaticale ossia: Preposizioni:   Ho pensato di invitarti a pranzo domani. Congiunzioni come ma, però, ciononostante, perciò, finché, che, dunque, perché, se, malgrado che, affinché , ecc. : Non ho studiato perché stavo molto male. Avverbi e le locuzioni avverbiali come così, allora, successivamente, cioè, inoltre ecc.: Penso quindi sono. Verbi :  Abbiamo cantato, ballato, mangiato e chiacchierato insieme, riassumendo ci siamo divertiti molto! Alcune espressioni come da u

AVERE SIGNIFICATO E CONIUGAZIONE - TABELLA COMPLETA

Il verbo avere ha diversi utilizzi, impariamo a distinguerne alcuni e a ricordarci della H . La H in italiano è una lettera muta che in alcune forme del verbo avere assume una grande importanza. Il primo significato del verbo avere è quello di POSSEDERE in riferimento a beni materiali (ho una bicicletta), doti morali, qualità, titoli o anche a qualità fisiche e priscologiche (ho le gambe corte, ho tanto coraggio). Io ho una casa al mare. Maria ha un cane. Giorgio ha tre nipoti. Il verbo avere può venire utilizzato col significato di SENTIRE, AVERE LA SENSAZIONE DI: Oggi ho molto freddo. Luisa ha mal di pancia. Gli studenti hanno sete. Il professore ha sonno. Il verbo avere, così come il verbo essere viene anche utilizzato come AUSILIARE ossia come aiuto agli altri verbi (ausilio=aiuto) per formare i tempi composti. I eri ho avuto la febbre. Uscirai di casa quando avrai fatto i compiti. Se tu avessi studiato meglio, avresti passato l'esame. Il verbo avere se seguito dalla prep

Boom-Auch-Crash-Grr-Boing

ONOMATOPEA  È una figura retorica. L’onomatopea è un'espressione o parola che riproduce direttamente un rumore o un suono naturale, rievocandola acusticamente.  Il suono evoca il rumore dello strumento che lo produce. L’onomatopea viene molto usata in letteratura e in fumettistica, si tratta di un segno grafico che non ha alcun significato se non viene associato al suono o rumore di cui è l’imitazione (crash=il suono di un bicchiere che si rompe; sob-sob= quello di un uomo che piange). Sono parole onomatopeiche ad esempio: sciacquio, gorgoglìo, tuffo, sciabordio, boato, scoppio, clangore, fragore ,fruscio, sussurro, lampo, ticchettio, tintinnio. Esempi conosciuti da tutti sono i versi degli animali: Il cane fa bau-bau Il gatto fa miao-miao Il pulcino fa pio-pio L’uccellino fa cip-cip Se volete vedere come vengono scritti onomatopeicamente i versi degli animali nelle maggiori lingue, allora fate CLICK Un altro campo in cui le onomatopee sono usatissi

Il vocabolario dell'estate italiana

L’estate è quel momento in cui fa troppo caldo per fare quelle cose per cui faceva troppo freddo d’inverno. (Mark Twain) Un’ estate italiana!   Parole e frasi legate all’estate in italiano. Evviva è arrivata l’estate, la mia stagione preferita. Oggi vi presento alcune parole e alcune frasi essenziali per vivere un’estate italiana. Abbronzarsi – Prendere il sole Il sole italiano al mare , in montagna, in campagna ma anche in città è forte. Quando il sole è forte è caldo in italiano si dice che “ batte ”…” Il sole batte oggi !” potrete sentire persino frasi come “ Oggi il sole picchia forte !” ma non vi preoccupate, non vi farà un occhio nero! Per proteggervi usate la crema solare scegliendo il giusto “ fattore di protezione”, altrimenti rischierete di ustionarvi (bruciarvi – scottarvi ).  Fare il bagno – Nuotare L’ acqua d’estate è meravigliosa per rinfrescarsi e divertirsi, si può fare il bagno , sguazzare ma anche allenarsi e nuotare (ossia fare attivit

Esclamazioni e Interiezioni

GRAMMATICHIAMO LE ESCLAMAZIONI O INTERIEZIONI Sono suoni, parole, o gruppi di parole che esprimono sentimenti e sensazioni improvvisi (meraviglia, allegria, dolore, rabbia, sorpresa ecc.). Si tratta di una componente invariabile il cui valore si comprende dal tono della voce e la mimica di chi parla. L’interiezione è seguita dal punto esclamativo, che può però essere collocato anche alla fine della frase. Se l'interiezione o esclamazione è composta da una sola vocale oppure da una consonante, la lettera h va posta dopo la vocale o la consonante (ad esempio, uh!). Se invece è formata da due vocali, la lettera h va collocata in mezzo (ad esempio, ohi!). Alcune interiezioni come ad esempio ahimè, ohibò, ohimè richiedono l'accento grave (cioè quello che scende dall'alto verso il basso). In alcuni casi si trovano anche nomi, aggettivi, verbi e avverbi che assumono la funzione di interiezione o esclamazione: nomi: ad esempio, coraggio! animo! acc