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Modi di dire con .....cacca!


Andai e …………….feci!

Visto che ieri abbiamo parlato di water, oggi restiamo in argomento...........

Quella dei bambini la sopportiamo, la nostra la conosciamo bene, quella degli altri ci fa un gran schifo…………..girala come vuoi, parlarne è tabù! Cos’è?

Le feci, ossia la parte non digerita degli alimenti che viene espulsa con la defecazione.

Eh lo  so ragazzi, mi addentro in “territorio minato”=pericoloso; ma cerchiamo di vedere il tutto dal punto di vista linguistico e neutrale.

In tutte le lingue si ritrovano diverse parole alternative che si riferiscono alle feci. Alcune vengono utilizzate come insulto o imprecazione volgare. Per esempio in italiano, nel linguaggio volgare, la parola merda.
 Sempre volgarmente, un singolo escremento è anche chiamato "stronzo" (dal longobardo strunz, sterco), da cui deriva l'insulto "sei uno stronzo".
Il sostantivo cacca, un tempo considerato molto volgare, è ormai  accettato nel linguaggio comune mentre, al contrario, il verbo cacare (o cagare) è sentito come un insulto e se  viene rivolto ad una persona ("ma va' a cagare"), è molto volgare e pesante. Secondo gli antichi, il termine deriverebbe da cloacare (= imbrattare, inquinare).
Sinonimi:
cacca, escremento, feci, popò, pupù, stallatico, sterco, stronzo, merda, cacchina
 Modi di dire:
Essere una merda=Essere una cosa o persona spregevole, di nessun valore.
Essere nella merda= Trovarsi in una situazione difficile, essere nei guai.
Avere la merda fino al collo= Essere sommerso dai problemi, essere in una situazione pericolosa e complicata
Rimanere di merda= Rimanere stupito, attonito, meravigliato
Fare una figura di merda= Fare una figuraccia
Essere uno stronzo= Essere una persona stupida, inetta, odiosa, cattiva
Giocare a merda= Giocare ad un gioco a carte chiamato merda, e molto conosciuto
Spalare merda=Fare un lavoro molto faticoso
Valere meno della merda=Essere di poco valore
"Merda, merda, merda!"= frase di uso comune dei lavoratori di teatro in vari paesi del mondo, sia per quanto riguarda gli attori che per quanto riguarda il personale tecnico, per augurarsi il successo.
Un proverbio:
Se marzo butta erba, aprile butta merda (=In aprile si concimano i campi).

La naturale sensazione di disgusto per gli escrementi (coprofobia) è alla base della valenza negativa che molte culture vi associano.
L’italiano moderno non fa eccezione il termine infatti è considerato una parolaccia, offensiva e volgare; il suo uso al di fuori di un linguaggio puramente colloquiale è altamente deprecato (= non si usa).
Similmente ad altre lingue europee, merda può essere anche un’esclamazione (interiezione); si pensi all’ inglese shit, francese merde, tedesco Scheiße, spagnolo mierda; in funzione di esclamazione, esprime rabbia, impazienza, disappunto, rifiuto, stupore ecc.
“Merda ho perso le chiavi………e piove a dirotto!

"Merda" nella "Smorfia" è identificata nel numero "71"; quindi se vi capita di sognarla, ora sapete che numero giocare al lotto!

Pestare cacca porta fortuna
Magra consolazione, direte voi, eppure nell’immaginario popolare è proprio così.
Nelle società contadine gli escrementi degli animali rappresentavano, e rappresentano tuttora, un prezioso materiale. Nell’antico Egitto, per esempio, agli escrementi, feci e urina, sia umani che animali, venivano attribuite virtù terapeutiche. Persino in Europa, fino al XVIII secolo, la medicina ufficiale inserì gli escrementi nella farmacopea, l’elenco dei farmaci di comprovata efficacia.
L’origine della credenza popolare va dunque cercata in questa ambivalenza, studiata anche dalla psicoanalisi: pestare la cacca ( in città è facile succeda) da una parte vuol dire sporcarsi e ricordarsi dell’impurità presente in tutti, dall’altra significa riconoscere questo elemento come positivo, dunque bene augurante.


Traduzioni
catalano: merda f
ceco: hovno n
croato: govno n
danese: lort
esperanto: merdo n
estone: pask
finlandese: paska
francese: merde f
norvegese (bokmål): drit
galiziano: merda f
gallese: cachu
giapponese: , くそ (kuso)
inglese: shit
latino: merda f
napoletano: mèrda f
olandese: stront m, poep m
papiamento: pupu
polacco: gówno n
portoghese: merda f
russo: гавно n
siciliano: mèrda f
spagnolo: mierda f
svedese: skit
tedesco: Scheiße f, Dreck m
turco: bok
ungherese: szar

Roberto Benigni
L’inno del corpo sciolto


E' questo è l'inno-o
del corpo sciolto
lo può cantare solo chi caca di molto
se vi stupite
la reazione è strana
perché cacare soprattutto è cosa umana.

Noi ci si svegliamo e dalla mattina
il corpo sogna sulla latrina
le membra posano
in mezzo all'orto
è questo l'inno, l'inno sì del corpo sciolto.

C'han detto vili
brutti e schifosi
ma son soltanto degli stitici gelosi
ma il corpo è lieto
lo sguardo è puro
noi siamo quelli che han cacato di sicuro.

Pulirsi il culo dà gioie infinite
con foglie di zucca di bietola o di vite
quindi cacate
perch'è dimostrato
ci si pulisce il culo dopo aver cacato.

Evviva i cessi
sian benedetti
evviva i bagni, le toilettes e gabinetti
evviva i campi
da concimare
viva la merda
e chi ha voglia di cacare.

Il bello nostro è che ci si incazza parecchio
e ci si calma solo dopo averne fatta un secchio
la vogl'arreggere
per una stagione
e colla merda poi far la rivoluzione !

Pieni di merda andremo a lavorare
e tutt'a un tratto si fa quello che ci pare
e a chi ci dice, dice
te fa' questo o quello
noi gli cachiam addosso e lo riempiam fino al cervello

Non sono mai stato cosi' giocondo.
Viva la merda che ricopre tutto il mondo:
e' un mondo libero, un mondo squacchera,
perche' spillacchera di qua e di la'.
Cacone, merdone, stronzone, puzzone:
la merda che mi scappa si sparga su di te.

Ma non pensiate che solo un comico come Benigni abbia rotto il tabù, sono tantissime le citazioni letterarie, e la parola in questione si ritrova in film, canzoni, poesie e persino Dante nell’inferno la usò più di una volta.

In “ Amici miei” film notissimo di M. Monicelli (un grande esempio di commedia del cinema italiano degli anni settanta) nell'aria della "cacatella longa longa... filulella squacquarella" cantata a squarciagola dai quattro amici nell'ospedale dov'erano allora pazienti, e indirizzata alle sorelle di quel ricovero, la cacca la fa da padrona.. L'uso che ne viene fatto in questo caso ha solo del provocatorio e del goliardico, bonario e trasgressivo. Nella scena seguente del film, tale comportamento farà scattare l'ira e la vendetta del primario, che si rivelerà più goliardico e sadico di loro altri
La "cacatella longa longa... filulella squacquarella"

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