Passa ai contenuti principali

Viaggio nel paese delle meraviglie-Chioggia


CHIOGGIA-PELLESTRINA-CA‘ ROMAN
Chioggia è un comune italiano della provincia di Venezia e si trova su una piccola  penisola fra la Laguna Veneta ed il Delta del Po, a circa metà strada tra Venezia e Ferrara, ed a circa 50 km da Padova e Rovigo, con le cui province il comune confina direttamente.



Bildunterschrift hinzufügen
A Chioggia, più precisamente nelle frazioni di Sottomarina e Isolaverde, è presente un lido. La spiaggia di Sottomarina si estende dalla bocca di porto di Chioggia, fino alla foce del fiume Brenta, mentre la spiaggia di Isolaverde si estende dalla foce del fiume Brenta fino alla foce del fiume Adige. Lungo tutta la spiaggia vi sono rinomati stabilimenti balneari, i quali sono una risorsa economica per la città. Questi luoghi sono rinomate mete per le vacanze estive di molte famiglie italiane.

Il centro storico di Chioggia, se osservato dall'alto, appare a forma di lisca di pesce. La città viene denominata la "Piccola Venezia" per le caratteristiche urbanistiche della zona antica molto simile a quella di Venezia, il capoluogo veneto a cui la città è collegata da linee di battelli privati e dell'ACTV.

A Chioggia  che è una sorta di isola collegata alla terraferma da poche strade rotabili si trovano al pari di Venezia, calli, campi e canali.  Il principale - dal punto di vista turistico, per la tipicità dei palazzi e delle chiese che vi si affacciano - è il  Canal Vena, attraversato da nove ponti, per molti versi simili a quelli presenti a Venezia.

Il più imponente è il Ponte Vigo che chiude il canale a ridosso della laguna conducendo alla piazza omonima vicina alla stazione dei battelli diretti a Pellestrina.

Chioggia, pur essendo una cittadina bella e particolare, non è molto conosciuta e ciò è un gran peccato, perchè rappresenta un modo "privilegiato e intelligente" per arrivare a Venezia; possibilità di parcheggi a prezzi più modici, alberghi e ristoranti "vivibili" soprattutto per le tasche dei turisti.

E se volete farci un salto, non dimenticatevi di andare a mangiare all'osteria "La stella d'Oro" (Fondamenta canal lombardo, 1294)!
Pesce fresco, cucina tradizionale ed un ambiente curato e simpatico.


PELLESTRINA
Pellestrina è un'isola della Laguna Veneta e rappresenta il più meridionale dei tre stretti litorali che dividono l'estuario dal mare Adriatico.
Analogamente al Lido, l'isola si allunga da sud a nord per oltre 10 km, ma si presenta molto più stretta. 
Tra i due litorali si trova il porto di Malamocco, mentre è divisa da Chioggia (con cui è molto legata storicamente e culturalmente) dal Porto di Chioggia.
 Il versante orientale, quello che dà sull'Adriatico, è rinforzato dai noti murazzi.
Oltre i murazzi fino ad un recente passato l'erosione aveva lasciato solo una semplice scogliera, finché attraverso un sistema di pannelli trasversali posti ad intervalli regolari è stato ripristinato l'ambiente originale, con un'ampia spiaggia sabbiosa che ha praticamente raddoppiato la superficie dell'isola.
Via di comunicazione principale è la Strada Comunale dei Murazzi, che percorre l'isola per tutta la sua lunghezza. 
All'estremità settentrionale, in località Santa Maria del Mare parte e arriva il ferry-boat che collega l'isola al Lido, mentre l'estremità meridionale è collegata tramite le motonavi a Chioggia.
E se a Pellestrina vi viene fame, fate un salto al ristorante "Da Celeste" al Sestier Vianelli 625.....vi assicuro che ne vale la pena!

Siamo a Pellestrina e se guardiamo verso sud troviamo il bosco di Ca' Roman, riserva naturale.  
Ca'Roman è uno dei biotopi più belli dell'ambito costiero veneto, e uno dei pochi nell'intera costa alto-adriatica ad aver conservato gli ambienti tipici dei litorali "pre-industria balneare".
Se volete farvi l'idea di come erano i litorali della nostra provincia fino all'inizio dell'800, bene Ca'Roman è il posto giusto.
La spiaggia vine ripulita, solo a mano, ed esclusivamente da rifiuti artificiali (plastica, vetro, e tutto ciò che il mare lascia dei rifiuti creati dall’uomo). 
Un paradiso per chi ama raccogliere conchiglie, legni e tutto ciò che la natura, dopo il lavoro fatto dal mare, ridona alla spiaggia!
Se volete vedere - e fotografare - bene l'occhiocotto, il fratino, il fraticello, il gruccione, la beccaccia di mare ecc., questo è il posto giusto.
Unita a Pellestrina dalla diga artificiale dei "murazzi", l'Oasi costituisce il lembo meridionale dei lidi che, da Cavallino a Chioggia, separano la laguna di Venezia dal mare.
Inizialmente formatasi come scanno sabbioso creato dall'accumulo dei sedimenti trasportati dalla laguna, ha assunto l'attuale conformazione dopo la costruzione della diga foranea nel 1911. 
Questa infatti, intercettando i sedimenti sabbiosi portati dalla corrente marina, ha determinato un rapidissimo avanzamento dell'arenile. 
Tale processo continua anche ai nostri giorni, registrando, negli ultimi 4 anni, un avanzamento della linea di costa di circa 11 metri.

 Per chi volesse soggiornare a Ca‘ Roman, ecco l’indirizzo del villaggio marino:






Uno dei miei ristoranti preferiti...Da Celeste


Ciao da Pellestrina







...costruendo...


Commenti

  1. Questo posto è ricca di storia, senza alcun dubbio. Buona scelta per una vacanza accattivante! Belle foto.

    RispondiElimina

Posta un commento

I nostri post più amati

LA CONIUGAZIONE DEL VERBO ESSERE - TABELLA COMPLETA

LE TAVOLE DEI VERBI LA CONIUGAZIONE DEL VERBO ESSERE

I CONNETTIVI TESTUALI NELLA LINGUA ITALIANA

  I connettivi in linguistica sono quelle espressioni che servono per unire , legare, le parti logiche di un discorso, di una frase. Sono cioè delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che funzionano da ponte per unire in modo logico i diversi contenuti di un testo. Sono uscita prima questa mattina, eppure , non ho fatto in tempo!                                                 Connettivo La funzione di connettivo può essere svolta da parole di diversa natura grammaticale ossia: Preposizioni:   Ho pensato di invitarti a pranzo domani. Congiunzioni come ma, però, ciononostante, perciò, finché, che, dunque, perché, se, malgrado che, affinché , ecc. : Non ho studiato perché stavo molto male. Avverbi e le locuzioni avverbiali come così, allora, successivamente, cioè, inoltre ecc.: Penso quindi sono. Verbi :  Abbiamo cantato, ballato, mangiato e chiacchierato insieme, riassumendo ci siamo divertiti molto! Alcune espressioni come da u

AVERE SIGNIFICATO E CONIUGAZIONE - TABELLA COMPLETA

Il verbo avere ha diversi utilizzi, impariamo a distinguerne alcuni e a ricordarci della H . La H in italiano è una lettera muta che in alcune forme del verbo avere assume una grande importanza. Il primo significato del verbo avere è quello di POSSEDERE in riferimento a beni materiali (ho una bicicletta), doti morali, qualità, titoli o anche a qualità fisiche e priscologiche (ho le gambe corte, ho tanto coraggio). Io ho una casa al mare. Maria ha un cane. Giorgio ha tre nipoti. Il verbo avere può venire utilizzato col significato di SENTIRE, AVERE LA SENSAZIONE DI: Oggi ho molto freddo. Luisa ha mal di pancia. Gli studenti hanno sete. Il professore ha sonno. Il verbo avere, così come il verbo essere viene anche utilizzato come AUSILIARE ossia come aiuto agli altri verbi (ausilio=aiuto) per formare i tempi composti. I eri ho avuto la febbre. Uscirai di casa quando avrai fatto i compiti. Se tu avessi studiato meglio, avresti passato l'esame. Il verbo avere se seguito dalla prep

Boom-Auch-Crash-Grr-Boing

ONOMATOPEA  È una figura retorica. L’onomatopea è un'espressione o parola che riproduce direttamente un rumore o un suono naturale, rievocandola acusticamente.  Il suono evoca il rumore dello strumento che lo produce. L’onomatopea viene molto usata in letteratura e in fumettistica, si tratta di un segno grafico che non ha alcun significato se non viene associato al suono o rumore di cui è l’imitazione (crash=il suono di un bicchiere che si rompe; sob-sob= quello di un uomo che piange). Sono parole onomatopeiche ad esempio: sciacquio, gorgoglìo, tuffo, sciabordio, boato, scoppio, clangore, fragore ,fruscio, sussurro, lampo, ticchettio, tintinnio. Esempi conosciuti da tutti sono i versi degli animali: Il cane fa bau-bau Il gatto fa miao-miao Il pulcino fa pio-pio L’uccellino fa cip-cip Se volete vedere come vengono scritti onomatopeicamente i versi degli animali nelle maggiori lingue, allora fate CLICK Un altro campo in cui le onomatopee sono usatissi

Il vocabolario dell'estate italiana

L’estate è quel momento in cui fa troppo caldo per fare quelle cose per cui faceva troppo freddo d’inverno. (Mark Twain) Un’ estate italiana!   Parole e frasi legate all’estate in italiano. Evviva è arrivata l’estate, la mia stagione preferita. Oggi vi presento alcune parole e alcune frasi essenziali per vivere un’estate italiana. Abbronzarsi – Prendere il sole Il sole italiano al mare , in montagna, in campagna ma anche in città è forte. Quando il sole è forte è caldo in italiano si dice che “ batte ”…” Il sole batte oggi !” potrete sentire persino frasi come “ Oggi il sole picchia forte !” ma non vi preoccupate, non vi farà un occhio nero! Per proteggervi usate la crema solare scegliendo il giusto “ fattore di protezione”, altrimenti rischierete di ustionarvi (bruciarvi – scottarvi ).  Fare il bagno – Nuotare L’ acqua d’estate è meravigliosa per rinfrescarsi e divertirsi, si può fare il bagno , sguazzare ma anche allenarsi e nuotare (ossia fare attivit

Esclamazioni e Interiezioni

GRAMMATICHIAMO LE ESCLAMAZIONI O INTERIEZIONI Sono suoni, parole, o gruppi di parole che esprimono sentimenti e sensazioni improvvisi (meraviglia, allegria, dolore, rabbia, sorpresa ecc.). Si tratta di una componente invariabile il cui valore si comprende dal tono della voce e la mimica di chi parla. L’interiezione è seguita dal punto esclamativo, che può però essere collocato anche alla fine della frase. Se l'interiezione o esclamazione è composta da una sola vocale oppure da una consonante, la lettera h va posta dopo la vocale o la consonante (ad esempio, uh!). Se invece è formata da due vocali, la lettera h va collocata in mezzo (ad esempio, ohi!). Alcune interiezioni come ad esempio ahimè, ohibò, ohimè richiedono l'accento grave (cioè quello che scende dall'alto verso il basso). In alcuni casi si trovano anche nomi, aggettivi, verbi e avverbi che assumono la funzione di interiezione o esclamazione: nomi: ad esempio, coraggio! animo! acc