LINGUA
Organo della
cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche
parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e,
nell’uomo, nell’articolazione del linguaggio; sotto l’aspetto anatomico, è un
organo muscolare, rivestito di mucosa, mobilissimo in tutte le direzioni, di
forma allungata e appiattita.
Avere la
lingua biforcuta: essere una persona falsa o malvagia, ambigua
Avere
qualcosa sulla punta della lingua: volere dire qualcosa di cui non ci si ricorda
momentaneamente
Avere una
bella lingua: parlare bene e molto
Esprimersi in
lingua, parlare in lingua: parlare in maniera linguisticamente corretta
Essere una
malalingua: spargere calunnie e maldicenze
Fare la
linguaccia: tirar fuori la lingua, in segno di dispetto
Non aver peli
sulla lingua: parlare senza remore
Perdere la
lingua: non sapere cosa dire, rimanere senza parole
Ingoiarsi la
lingua: ammutolire, tacitarsi
Chi ha lingua
va in sardegna: cavarsela, chiedendo informazioni
Mettere la
lingua nel pulito: dicesi di persona incolta e rozza che cerca di esprimersi
correttamente
Avere la
lingua sciolta:parlare con disinvoltur
Avere la
lingua in bocca: saper parlare, soprattutto per dire le proprie ragioni
Snodare o sciogliere
la lingua a qualcuno:persuaderlo o costringerlo a parlare
Tenere la
lingua a freno: saper contenere con le parole
Essere una
mala lingua: essere un maligno maldicente, parlare male di tutto e tutti
Mettere la
lingua o mettere lingua: in una questione, in un discorso altrui, impicciarsi
di cose che non ci riguardano
Mordersi la
lingua: frenare il riso, cercare di impedirsi di pronunciare qualche parola che
sale spontanea alle labbra, o accorgersi di aver detto qualcosa che sarebbe
stato meglio tacere; spesso soltanto in senso figurato, fare un grande sforzo
per tacere o pentirsi immediatamente di aver detto qualcosa che sarebbe stato
bene non dire
Tagliare,
mozzare, strappare la lingua a qualcuno: si usa spesso in frasi figurate con
riferimento a qualche calunniatore ( Es.: Dovrebbero tagliargli la lingua, non
parla mai dei fatti suoi), o a chi non
ha saputo mantenere un segreto.
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