La lingua è mobile!
Non sta mai ferma, ne combina sempre una, cresce e cambia a vista d'occhio, proprio come un bambino.
I nuovi termini della lingua italiana, per ridere, per sapere, per riflettere o solo per saperne un po' di più.
Non sta mai ferma, ne combina sempre una, cresce e cambia a vista d'occhio, proprio come un bambino.
I nuovi termini della lingua italiana, per ridere, per sapere, per riflettere o solo per saperne un po' di più.
CINECOCÓMERO
Con tale parola si intende un film
di facile comicità che si proietta nelle sale durante il periodo
estivo.
Questa è la definizione che ne dà Treccani:
Film comico di produzione italiana destinato al grande pubblico, di stampo nazional-popolare e connotato da una certa grossolanità, che esce nelle sale in estate, contestualmente al periodo delle vacanze. Il significato era originariamente connotato in senso negativo, utilizzato per definire prodotti di grande successo commerciale, ma di scarso contenuto e di basso livello artistico, permeati generalmente di una comicità piuttosto volgare. Oggi, la connotazione negativa è ridotta, al punto che gli stessi attori e autori si riferiscono alle proprie opere con questa definizione.
CINEPANETTÓNE
Nel linguaggio giornalistico, film
di facile comicità che si proietta nelle sale durante le feste natalizie.
Il neologismo, comparso stabilmente nei media in lingua italiana sul finire del 1997, fu originariamente coniato in senso dispregiativo dai critici cinematografici per indicare quei film natalizi — da cui il riferimento a uno dei tradizionali dolci italiani per questa festività, il panettone — di grande diffusione pubblica e ritenuti al tempo a vocazione principalmente commerciale; in special modo le commedie della coppia Boldi-De Sica, che si caratterizzano per una certa tendenza a ripetersi nella trama e nelle situazioni, per il tipo di comicità a buon mercato — basata prettamente su gag slapstick e su una volgarità greve — nonché, ciononostante, per i grandi incassi nelle sale italiane] Ben presto, tuttavia, il neologismo è diventato di uso comune e ha perso in parte la sua connotazione negativa, al punto che gli stessi attori e autori hanno preso a indicare le loro opere con questo nome.
Il neologismo, comparso stabilmente nei media in lingua italiana sul finire del 1997, fu originariamente coniato in senso dispregiativo dai critici cinematografici per indicare quei film natalizi — da cui il riferimento a uno dei tradizionali dolci italiani per questa festività, il panettone — di grande diffusione pubblica e ritenuti al tempo a vocazione principalmente commerciale; in special modo le commedie della coppia Boldi-De Sica, che si caratterizzano per una certa tendenza a ripetersi nella trama e nelle situazioni, per il tipo di comicità a buon mercato — basata prettamente su gag slapstick e su una volgarità greve — nonché, ciononostante, per i grandi incassi nelle sale italiane] Ben presto, tuttavia, il neologismo è diventato di uso comune e ha perso in parte la sua connotazione negativa, al punto che gli stessi attori e autori hanno preso a indicare le loro opere con questo nome.
Commenti
Posta un commento