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La Bohème


La terza puntata della Bohème


una puntata speciale con la famosa aria "...che gelida manina"!
Rodolfo
(sfiduciato)
Non sono in vena.
(Si bussa timidamente all'uscio.)
Chi è là?

Mimì
(di fuori)
Scusi.

Rodolfo
(alzandosi)
Una donna!

Mimì
Di grazia, mi si è spento il lume.

Rodolfo
(Corre ad aprire.)
Ecco.

Mimì
(sull'uscio, con un lume spento in mano ed una chiave)
Vorrebbe... ?

Rodolfo
S'accomodi un momento.

Mimì
Non occorre.

Rodolfo
(insistendo)
La prego, entri.
(Mimì, entra, ma subito è presa da soffocazione.)

Rodolfo
(premuroso)
Si sente male?

Mimì
No... nulla.

Rodolfo
Impallidisce !

Mimì
(presa da tosse)
Il respir... Quelle scale...
(Sviene, e Rodolfo è appena a tempo di sorreggerla ed adagiarla su di una sedia, mentre dalle mani di Mimì cadono candeliere e chiave.)

Rodolfo
(imbarazzato)
Ed ora come faccio?...
(Va a prendere dell'acqua e ne spruzza il viso di Mimì.)
Così !
(guardandola con grande interesse)
Che viso da malata!
(Mimì rinviene.)
Si sente meglio?

Mimì
(con un filo di voce)
Sì.

Rodolfo
Qui c'è tanto freddo. Segga vicino al fuoco.
(Mimì fa cenno di no.)
Aspetti.. un po' di vino...

Mimì
Grazie...

Rodolfo
(Le dà il bicchiere e le versa da bere.)
A lei.

Mimì
Poco, poco.

Rodolfo
Così?

Mimì
Grazie.
(Beve.)

Rodolfo
(ammirandola)
(Che bella bambina!)

Mimì
(Levandosi, cerca il suo candeliere.)
Ora permetta
che accenda il lume. È tutto passato.

Rodolfo
Tanta fretta?

Mimì
Sì.
(Rodolfo scorge a terra il candeliere, lo raccoglie, accende e lo consegna a Mimì senza far parola.)

Mimì
Grazie. Buona sera.
(S'avvia per uscire.)

Rodolfo
(L'accompagna fino all'uscio.)
Buona sera.
(Ritorna subito al lavoro.)

Mimì
(Esce, poi riappare sull'uscio che rimane aperto.)
Oh ! sventata !
La chiave della stanza
dove l'ho lasciata?

Rodolfo
Non stia sull'uscio; il lume vacilla al vento.
(Il lume di Mimì si spegne.)

Mimì
Oh Dio! Torni ad accenderlo.

Rodolfo
(Accorre colla sua candela per riaccendere quella di Mimì, ma avvicinandosi alla porta anche il suo lume si spegne e la camera rimane buia.)
Oh Dio!... Anche il mio s'è spento!

Mimì
(Avanzandosi a tentoni, incontra il tavolo e vi depone il suo candeliere.)
E la chiave ove sarà?...

Rodolfo
(Si trova presso la porta e la chiude.)
Buio pesto!

Mimì
Disgraziata!

Rodolfo
Ove sarà?

Mimì
Importuna è la vicina...

Rodolfo
(Si volge dalla parte ove ode la voce di Mimì.)
Ma le pare?...

Mimì
(Ripete con grazia, avanzandosi ancora cautamente.)
Importuna è la vicina...
(Cerca la chiave sul pavimento, strisciando i piedi.)

Rodolfo
Cosa dice, ma le pare!

Mimì
Cerchi.

Rodolfo
Cerco.
(Urta nel tavolo, vi depone il suo candeliere e si mette a cercare la chiave brancicando le mani sul pavimento.)

Mimì
Ove sarà?...

Rodolfo
(Trova la chiave e lascia sfuggire una esclamazione, poi subito pentito mette la chiave in tasca.)
Ah !

Mimì
L'ha trovata?...

Rodolfo
No !

Mimì
Mi parve...

Rodolfo
In verità...

Mimì
(Cerca a tastoni.)
Cerca?

Rodolfo
Cerco !
(Finge di cercare, ma guidato dalla voce e dai passi di Mimì, tenta di avvicinarsi ad essa che, china a terra, cerca sempre tastoni: in questo momento Rodolfo si è avvicinato ed abbassandosi esso pure, la sua mano incontra quella di Mimì )

Mimì
(sorpresa)
Ah!

Rodolfo
(tenendo la mano di Mimì, con voce piena di emozione!)
Che gelida manina!
Se la lasci riscaldar.
Cercar che giova? Al buio non si trova.
Ma per fortuna è una notte di luna,
e qui la luna l'abbiamo vicina.
Aspetti, signorina,
le dirò con due parole
chi son, che faccio e come vivo. Vuole?
(Mimì tace: Rodolfo lascia la mano di Mimì, la quale indietreggiando trova una sedia sulla quale si lascia quasi cadere affranta dall'emozione.)
Chi son? Sono un poeta.
Che cosa faccio? Scrivo.
E come vivo? Vivo.
In povertà mia lieta
scialo da gran signore
rime ed inni d'amore.
Per sogni, per chimere
e per castelli in aria
l'anima ho milionaria.
Talor dal mio forziere
ruban tutti i gioielli
due ladri: gli occhi belli.
V'entrar con voi pur ora
ed i miei sogni usati
e i bei sogni miei
tosto son dileguati.
Ma il furto non m'accora,
poiché vi ha preso stanza
la dolce speranza!
Or che mi conoscete,
parlate voi. Chi siete?
Via piaccia dir?

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