Canzoni dal gusto antico, canzoni vecchie che cantavano le
nonne e che parlano di un passato ormai dimenticato.
Camminando per alcune città italiane, nella mia per esempio
(Vicenza), si vedono ancora i vecchi lavatoi, sì perché una volta mica c’erano
le lavatrici!
Fare il bucato era un’operazione faticosa, lunga e scomoda
che richiedeva olio di gomito…le belle lavanderine lavavano i loro paneselli
(i loro panni), o al fiume (se lo avevano vicino) o in lavatoi di pietra
pubblici.
A pensarci bene doveva essere terribile, caricarsi chili di
bucato sulle spalle e partire in ogni stagione per andare a lavarli, l’acqua di
fontane e fiumi non era riscaldata, e così anche d’inverno, fare i panni non
era certamente un passatempo divertente.
Tutto sommato però a guardare le foto, il tutto ha una gran
poesia, la poesia dei tempi in cui le cose non erano facili e a portata di
mano, in cui anche azioni semplici, quotidiane e necessarie richiedevano tempo
e pazienza, in cui le casalinghe non si rinchiudevano a ciarlare in un caffè o
su facebook, ma andavano al lavatoio di quartiere per sapere le ultime novità.
E quante se ne dovevano raccontare mentre sfregavano i panni
sulla pietra, con le mani intirizzite dall’acqua fredda. Altro che giornali di
cronaca, le comari del quartiere, si ritrovavano per chiacchierare e
spettegolare e se non chiacchieravano…cantavano!
Se vi capita di trovarvi a Milano, fate un salto al Vicolo
delle Lavandaie a fianco del Naviglio
Grande e nella vicinanza della Darsena.
Tempi antichi, forse difficili e scomodi, ma a mio parere
estremamente poetici…detto questo, comunque, un sentito ringraziamento all’inventore
della lavatrice!
Amore dammi quel fazzolettino!
Amor dammi quel fazzolettino, amor dammi quel fazzolettino,
amor dammi quel fazzolettino, vado alla fonte, lo vado a
lavar.
Te lo lavo alla pietra di marmo, te lo lavo alla pietra di
marmo,
te lo lavo alla pietra di marmo, ogni sbattuta è un sospiro
d'amor.
Te lo stendo a una rama di rose, te lo stendo a una rama di
rose,
te lo stendo a una rama di rose, ogni sbattuta è un sospiro
d'amor.
Te lo stiro col ferro a vapore, te lo stiro col ferro a
vapore,
te lo stiro col ferro a vapore, ogni pieghina è un bacino
d'amor.
Te lo porto di sabato sera, te lo porto di sabato sera,
te lo porto di sabato sera di nascosto di mamma e papà. Oh
oh oh
C'è chi dice l'amor non è bello, c'è
chi dice l'amor non è bello,
c'è chi dice l'amor non è bello certo quello l'amor non sa far;
certo quello l'amor non sa far, certo l'amor non sa far.
La, la la, la la la, la la la, certo quello l'amor non sa
far.
La la la, certo quello l'amor non sa far
.
La bella lavanderina!
per i poveretti della città.
Fai un salto, fanne un altro,
fai la giravolta, falla un'altra volta, (variazione: fai la
riverenza, fai la penitenza)
guarda in su guarda in giù
dai un bacio a chi vuoi tu.
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