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Il Festival di Sanremo

Vita morte miracoli e curiosità...o meglio tutto quello che vi occorre sapere per vivere felici sul:
FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA

È inutile negarlo, e chi lo fa è ipocrita, in Italia il Festival di San Remo fa parlare e mobilizza l’opinione pubblica.
Per tutti quelli tra di voi che non sono italiani e che forse non hanno un’idea precisa di cosa sia:
Il Festival di Sanremo o Festival della Canzone Italiana di Sanremo è una manifestazione canora che ha luogo ogni anno a Sanremo in Italia, al teatro Ariston, nel periodo invernale e precisamente verso Febbraio/Marzo.
Rappresenta uno dei maggiori eventi mediatici italiani, trasmesso in diretta sia dalla televisione che dalla radio.
Il primo Festival fu quello tenuto a Sanremo nel lontano 1951, vinto dalla mitica Nilla Pizzi con “Grazie dei fiori”; questa cantante si aggiudicò anche la seconda edizione nel 1952 con “Vola colomba”.  


Sul palco del Festival alla conduzione o dietro al microfono come presentatori si sono susseguiti i maggiori personaggi della televisione italiana e i più grandi cantanti, perché non ci si deve dimenticare che da quel palco sono nati e hanno cominciato o consolidato, grandi carriere,  alcuni dei più noti cantanti del bel paese, qualche esempio? Lucio Dalla, Claudio Villa, Adriano Celentano, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Giorgia e Gianni Morandi, Elisa e Domenico Modugno e  Andrea Bocelli (che vinse nelle nuove proposte con “Il mare calmo della sera”). Più di mezzo secolo di canzone italiana, di testi, parole e melodie che spesso rispecchiano il polso di una società e della sua realtà.

Ci sono canzoni che hanno fatto storia, pensate a “Nel blu dipinto di blu” di Modugno, “Non ho l’età” di Bobby Solo, “Zingara” di Iva Zanicchi…e ci sono state anche tantissime melodie che non hanno vinto o sfondato sul palco ma che sono diventate veri e propri tormentoni e grandissimi successi: “Piazza Grande” di Lucio Dalla si classificò ottava, “Il ragazzo della via Gluck” di Adriano Celentano, fu eliminata già dopo la prima serata!  
Per non parlare dell’inno generazionale “Vita Spericolata” di Vasco Rossi (25^ su 26 partecipanti nel 1983) e “Donne” di Zucchero, che non riuscì ad andare al di là del penultimo posto nell’85. Più di recente troviamo “Bruci la città” di Irene Grandi, tormentone assoluto del 2007 ma addirittura scartata a priori dalla commissione artistica del Festival di Sanremo di quell’anno. Solo quindicesimo posto per “Cosa resterà degli anni ottanta” di Raf. E “Salirò” di Daniele Silvestri che si classificò quattordicesima nel 2002 ma fu una delle canzoni tormentone di quell’anno.
Il Festival fa sempre parlare, in bene o in male, ne parlano anche quelli che non lo guardano, per dire che non lo guarderanno mai (la maggior parte di loro poi lo fa di nascosto), ci sono gli affezionati che non perdono una serata e un’edizione, gli allergici che zompettano di canale in canale sempre cercando di evitare Rai 1 e gli scettici, quelli che a seconda della composizione Cantanti/Presentatori/Ospiti, si fanno tentare di anno in anno e lo sbirciano o guardano o snobbano.
Io ammetto di far parte dell’ultima categoria, da piccolina lo guardavo sempre, da piccola…quando ancora il palco dell’Ariston era un’invasione di fiori colorati che nel freddo di Febbraio annunciava con note e vestiti scollati la primavera non poi così lontana; da adulta lo scetticismo è cresciuto, ma ammetto che ancora mi faccio tentare e quest’anno l’ho seguito!
Non ha vinto però la mia canzone preferita, devo confessarvi che a me è piaciuta molto quella di un “nuovo” cantautore, ancora credo poco conosciuto fuori dall’Italia, un tal Cristicchi, le cui canzoni sanno un po’ di poesia, e i cui temi, pur se a volte balordi, macabri o strani, hanno un perché che va oltre una melodietta canticchiabile. E in effetti “La prima volta che sono morto”, come tema ha sicuramente bloccato molti!
Comunque quest’anno ha vinto il signor Marco Mengoni con “L’essenziale”, il tempo ci dirà se sarà tra le canzoni di questa edizione che più sfonderanno in radio e nelle nostre orecchie. Di sicuro finalmente si è rotta la consuetudine della valletta “bella statuina” (in molti Festival, infatti, ad un presentatore serio e professionale si affiancavano vallette di estrema bellezza e povertà intellettuale, non me ne abbiano le vallette, magari dovevano far finta di essere stupide).
Quest’anno finalmente sul palco dell’Ariston è salita una coppia “leggera”, Fabio Fazio noto presentatore e Luciana Litizzetto, attrice e comica; si perché Luciana è tutto fuorché la tipica valletta, è bassa, bruttina, non si veste un granché bene e non è solita tenere la bocca chiusa. E vai…la donna simpatica va alla riscossa e a mio parere la cosa ha pure funzionato. Meglio di quei Sanremo tutti ingessati col Pippone nazionale (Pippo Baudo che ha presentato il Festival per ben 13 volte), e una nota di nostalgia per un altro presentatore storico (al Festival per ben undici volte) e le sue naturalissime e sensazionali gaffe, il mitico Mike Bongiorno “Allegria”!
Quest’anno probabilmente ha prevalso la spontaneità, vera o ben contraffatta, a fare da cornice ad un periodo storico in cui probabilmente gli italiani sono stufi di discorsi impostati, scalette rigide mai rispettate e mummie parlanti dall’oltretomba, ben venga lo spirito, la risata la semplicità complice e la musica italiana, che non sarà forse la più conosciuta al mondo ma che veicola in modo spesso eccezionale, la lingua più bella che esiste su questo pianeta, l’italiano.
E un’altra nota scioccantemente positiva è stata la resurrezione del congiuntivo, non ci crederete ma in diversi testi ha rifatto la sua comparsa insieme a parenti stretti come condizionale e periodo ipotetico, non mi credete? Ascoltatevi le canzoni e vedrete…
CURIOSITÁ
  • Peppino di Capri, Toto Cutugno e Milva hanno partecipato al Festival per ben quattordici volte l’uno, e detengono così un ardito primato!
  • Sanremo o San Remo (Sanrému in ligure), anticamente Villa Matutiæ, è un comune italiano di 56.526 abitanti della provincia di Imperia in Liguria. Attualmente è la quarta città ligure per numero di abitanti, preceduta da Genova, La Spezia, e Savona. Per tradizione, vi sono tre diverse modalità di indicare gli abitanti della città: i sanremaschi sono coloro che da generazioni sono nati e vissuti a Sanremo; i sanremesi, coloro che risiedono o sono nati in città ma che hanno origini forestiere; infine matuziani, usato più raramente e spesso in senso lato, raccoglie nella globalità gli abitanti della città dei fiori.
  • Domenico Modugno e Claudio Villa hanno il primato delle vittorie, ossia, hanno vito entrambi ben quattro Festival.
  • Toto Cutugno è arrivato la bellezza di sei volte secondo!
  • Durante l’edizione del 1967 il notissimo cantante Luigi Tenco venne ritrovato morto nella sua camera d’albergo. Si parlò di suicidio, addirittura a causa della delusione a seguito della sua eliminazione dal Festival, ma molti dubbi rimangono tutt’oggi sulle modalità. In effetti non si trovò mai il proiettile da cui era partito il colpo mortale e il foro d'entrata era sulla tempia sinistra nonostante Tenco non fosse mancino!
  • Al Festival della Canzone Italiana di Sanremo 2013 Daniele Silvestri ha presentato il brano “A bocca chiusa”, accompagnato, sul palco da un interprete LIS (la lingua dei segni utilizzata dai sordomuti) che "traduceva" le parole della canzone. Daniele però ha spiegato che la performance ha una particolarità: "Ad un certo punto non canto, ma mugugno, mentre "parla" solo l'interprete LIS che è sul palco con me, Renato Vicini, consigliere nazionale Anios, associazione degli interpreti per persone sorde. Quando i segni vanno avanti, 'sentono' solo i sordi e quella parte del testo della canzone contiene anche la parafrasi di una frase di Che Guevara. La canzone recita: "A bocca chiusa le idee vanno avanti lo stesso". Ed è ispirata all'aforisma del Che che dice "Il silenzio è una discussione portata avanti con altri mezzi".
  • Quello di Loredana Berté al Festival di Sanremo fu un debutto... Col botto!Da sempre provocatrice, Loredana Berté non risparmiò neppure il palco dell'Ariston dalla sua particolarissima verve artistica. Nel 1986 l'attesa per la sua interpretazione era palpabile: il brano presentato, intitolato Re, fu eseguito dalla Berté con un look particolarissimo, un finto pancione avvolto in abito di pelle nera molto attillato. Al suo fianco danzavano due ballerine, anch'esse fornite di pancione. Una performance che destò molto scalpore e dissenso, la sua casa discografica arrivò addirittura a revocarle il contratto discografico precedentemente firmato.
  • Il rock and roll fece la sua comparsa a Sanremo nel 1961 con Adriano Clentano , Little Tony e Giorgio Gaber. Quest’ultimo partecipò per la prima volta al festival con il brano “Benzina e cerini”. L’altro esordiente, Adriano Celentano, si esibì con la canzone “24 mila baci” insieme con Little Tony già noto per aver introdotto in Italia il genere rock di derivazione inglese. La canzone si rivelò un vero trionfo arrivando seconda al festival.
  • Il primo caso di "sabotaggio" al Festival di Sanremo fu quello che riguardò Betty Curtis, che nell'edizione del 1959 ricevette un bigliettino con polverina per starnutire.
  • Il primo Festival di Sanremo a colori andò in onda nel 1977.
QUALCHE CANZONE, ONORE AGLI SFIGATI, I SECONDI VINCITORI

LUCIO DALLA PIAZZA GRANDE 1972




Adriano Celentano - 24 mila baci



Adriano Celentano-Ragazzo della Via Gluck







Vita spericolata - Vasco Rossi





Daniele Silvestri - Salirò - Sanremo 2002






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