A volerla leggere con un filo d’ironia
potrebbe essere anche un modo molto
elegante per dare a qualcuno dello
stupido…nel senso, visto che di cervello tu non ne hai, te ne offro un po’, non
sia mai che ti serva!
Ma oggi non vi offro del cervello in senso
”laterale”, ma in senso CULINARIO.
Eh lo so, vi vengono già i brividi!
Eh lo so, vi vengono già i brividi!
Quando ero piccola uno dei miei film preferiti era “Indiana Jones e il tempio maledetto”, andavo pazza per una scena del film in cui i protagonisti erano a cena con un giovane Maharaja nel palazzo indiano di Pankot; le portate da gustare erano decisamente esotiche: serpente a sorpresa, scarafaggi giganti, zuppa d’occhi e infine cervello di scimmia semifreddo.
Ora, devo confessarvi che da piccolina ero
convinta che si trattasse solo di un film e che quelle cose schifosissime non
venissero servite in nessun paese della terra e assolutamente non in
Italia…oggi so che mi sbagliavo.
Non mi credete?
Non mi credete?
Chiaramente reperire una testa di scimmia in
Italia è pressoché impossibile, ma spero di non sconcertarvi troppo nel
raccontarvi che il CERVELLO fa parte di numerosissime ricette regionali e che
viene servito in tanti modi diversi da sempre.
Persino il padre della cucina italiana
Pellegrino Artusi (Forlimpopoli 1820- Firenze 1911) pubblicò nella sua opera
più popolare “La Scienza in Cucina e l'Arte di Mangiar Bene” diverse ricette a base di cervello, la più famosa è sicuramente la 321, la testicciuola
d'agnello:
«Per mettere in umido la testicciuola
d'agnello non fate come quella serva a cui il padrone avendo detto che la
dividesse in due parti la tagliò per traverso; fu la stessa brava ragazza che
un'altra volta aveva infilato i tordi nello spiedo dal di dietro al davanti.
Tagliate dunque la testicciuola per la sua lunghezza e così come stanno i due
pezzi naturalmente, metteteli a cuocere in un largo tegame; ma fate prima un
soffritto d'aglio, prezzemolo e olio, e quando avrà preso colore, fermatelo con
un ramaiuolo di brodo. Buttata giù la testicciuola, conditela con sale e pepe,
aggiungete a mezza cottura un pezzetto di burro, un poco di sugo o conserva di
pomodoro e tiratela a cottura con altro brodo, se occorre. È un piatto da non
presentarsi ad estranei, ma per famiglia è di poca spesa e gustoso; la parte
intorno all'occhio è la più delicata.»
Se volete provare anche voi a cucinare questa
prelibatezza un po’ alternativa della cucina italiana eccovi la ricetta:
Testicciola
d'agnello
Ingredienti: testa d'agnello con il cervello e
la lingua, pangrattato, olio d'oliva, vino bianco, sale e pepe.
Tagliate la testa dell’agnello in due parti,
per la sua lunghezza (di traverso) e non fate come la servetta dell’Artusi;
pulitela bene privandola della pelle e dei peli rimanenti.
Lavatela con cura in acqua fredda, facendo attenzione che il cervello non si stacchi, asciugatela e ponetela in un tegame largo con foglie d’alloro, sale, pepe, un bicchiere di vino bianco e olio d’oliva quanto basta.
Spolverate il tutto con del pangrattato e infornate in forno preriscaldato a 180 gradi per circa un’ora, state attenti che non si secchi troppo, versando ogni tanto del brodo vegetale.
Lavatela con cura in acqua fredda, facendo attenzione che il cervello non si stacchi, asciugatela e ponetela in un tegame largo con foglie d’alloro, sale, pepe, un bicchiere di vino bianco e olio d’oliva quanto basta.
Spolverate il tutto con del pangrattato e infornate in forno preriscaldato a 180 gradi per circa un’ora, state attenti che non si secchi troppo, versando ogni tanto del brodo vegetale.
Se preferite una testicciuola più morbida e
sugosa potete provare la preparazione in umido, in cui la si pone la
testicciuola in un tegame con prezzemolo, aglio, olio e un po’ di brodo. La
cottura andrà fatta a tegame coperto per circa 40/50 minuti.
Ottimo è anche il cervello al limone:
INGREDIENTI per 4 persone:
1 cervello di vitello
Alloro
sale e pepe
olio
limone
Alloro
sale e pepe
olio
limone
Mettete il cervello a mollo in abbondante
acqua fredda almeno per un’ora, pulendolo poi da ogni residuo di sangue
coagulato e dalla sottile pelle che lo riveste.
Fatelo bollire per circa 20-25 minuti in acqua, aggiungendo anche l’alloro. Scolatelo bene tagliatelo a fette e conditelo con sale e pepe ed un’emulsione di olio e limone.
Potete servirlo bello caldo o come antipasto freddo, in quest’ultimo caso dopo averlo scolato mettetelo a riposare tra due piatti con un peso sopra, una volta raffreddato tagliatelo a fette sottili e conditelo come sopra.
Fatelo bollire per circa 20-25 minuti in acqua, aggiungendo anche l’alloro. Scolatelo bene tagliatelo a fette e conditelo con sale e pepe ed un’emulsione di olio e limone.
Potete servirlo bello caldo o come antipasto freddo, in quest’ultimo caso dopo averlo scolato mettetelo a riposare tra due piatti con un peso sopra, una volta raffreddato tagliatelo a fette sottili e conditelo come sopra.
Chi lo desidera
può aggiungere anche un velo di maionese.
Sarà una vera prelibatezza per i vostri ospiti.
Sarà una vera prelibatezza per i vostri ospiti.
Se ho stuzzicato la vostra fantasia e siete
interessati a saperne di più del “cervello nella cucina italiana” potete provare
anche queste altre ricette.
Ricette italiane a base di cervello:
Se volete scoprire le proprietà nutrizionali
del cervello, date un’occhiatina qui
Ed ora…buon appetito a tutti!
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