Ballarò
Il mercato in 5D
Eh sì, perché nonostante molti, a sentir parlare di Ballarò, siano portati a pensare ad una nota trasmissione televisiva, il vero e
originale Ballarò è quello di Palermo, uno dei mercati del centro storico
siciliano, insieme a quelli della Vucciria, Il Capo, il Mercato delle Pulci e
Lattarini.
Ballarò si trova nel quartiere Albergheria ed è il più
antico mercato di Palermo, un angolo che sembra immutato nel tempo in cui
potersi immergere nel vero spirito siciliano…un mercato in 5D…in cui
assaporare, ascoltare, venire colpiti dai mille colori, toccare con mano e
annusare tutta la genuinità dei prodotti siciliani.
Ballarò è di sicuro il mercato
alimentare più grande e quello più frequentato dai palermitani è un mercato caotico, disordinato, sporco ma anche e
soprattutto VERO, divertente, tipico e affascinante, dove è possibile sentire il cuore pulsante di questa città; il suo nome sembrerebbe derivare da Balhara, il nome di un villaggio vicino Monreale dal quale
provenivano i mercanti che lo popolavano.
All’ombra dei tendoni colorati, illuminati la sera da tante
luci, potrete assaggiare prelibatezze genuine e tipiche, gli agrumi di Sicilia,
i famosi carciofi, pane e ortaggi, frutta, verdure, carne, il pesce fresco e
anche molti cibi preparati al momento come le famose e deliziose panelle
siciliane, le frittelle di farina e ceci.
Il mercato si estende da Piazza Casa Professa ai bastioni di
corso Tukory verso Porta Sant'Agata ed è famoso per la vendita delle primizie
che provengono dalle campagne del palermitano, è molto frequentato anche dai
locali e viene animato dalle cosiddette abbanniate, cioè dai chiassosi richiami
dei venditori che, con il loro caratteristico e colorito accento locale,
cercano di attirare l'interesse dei passanti.
Un mare di piccole e grandi bancarelle colorate, cassette di
legno, contenitori di vario genere, in questo mercato non troverete solo cibi
ma anche articoli di uso domestico e vestiario.
Ballaró è un luogo piuttosto sicuro, tuttavia ricordatevi
comunque di non girarlo con gioielli vistosi o con borse griffate e articoli
costosi e che saltano all’occhio (tanto per essere ancora più sicuri).
Immergetevi in questo tornado di profumi e voci colorate e
ricordatevi che nei mercati palermitani non trovate tutto, ma solo il meglio
che la stagione e la terra offre in quel momento; il mercato infatti segue il
ritmo delle stagioni
e della natura e offre solo prodotti freschi provenienti dalla terra e dal mare di Sicilia.
e della natura e offre solo prodotti freschi provenienti dalla terra e dal mare di Sicilia.
E se avete anche voglia di giocare, partecipate alla riffa,
una specie di lotteria, il venditore della riffa vende i biglietti di un
blocchetto numerato in un angolo, poi quando li finisce, si mette al centro
della piazza e chiama il putiaro prescelto per estrarre i numeri. I premi sono
in denaro o in beni alimentari, come si faceva centinaia di anni fa e come si è
sempre fatto: carne, pesce, formaggi, verdure, frutta.
Ballarò con i suoi venditori cantanti è un luogo sicuramente
chiassoso e affollato nonché pittoresco, per l’intera settimana, ma lo diventa
ancora di più il sabato, giorno in cui i palermitani oltre a venirvi per fare
la spesa si fermano anche a degustare i tanti cibi di strada: cipolle bollite o
al forno, panelle (frittelle di farina di ceci), i 'cazzilli'(crocchette di
patate), le verdure lesse, il polpo e 'quarume' (interiora di vitello), le stigghiole (budella di agnello) o il mitico “Pane
ca Meusa” (panino con la milza).
Il pane con la milza o meusa è una vera specialità, c'è chi lo prepara solo con milza, chi con milza e polmone, chi invece con milza, polmone e calletti. Inoltre si può fare anche nella versione maritata ovvero aggiungendo la ricotta sopra la milza!
In via del Carmine si vendono ostriche e cozze, in piazza
Ballarò polpettine, cardi e zucchine in pastella e 'babbaluci' (le lumache di
cui sono ghiotti i palermitani), o lo
sfincione (un'altra specialità tipica, una specie di pizza con pomodoro e cipolle).
Una griglia rovente di fronte alla taverna della piazza dà la possibilità di
cuocere in strada la carne o il pesce appena acquistato.
Il sabato mattina e la
domenica si allestisce inoltre, il mercato dell'usato, le cui bancarelle
coprono la zona che va dalla parte finale di via Giovanni Grasso fino a piazza
San Francesco Saverio, dove si può trovare qualsiasi cosa, dai vestiti alla
biancheria intima, dai mobili ai libri.
Questo mercato si apre all'una di notte
perché i commercianti per accaparrarsi il posto migliore montano le bancarelle
prestissimo, ma si sveglia intorno alle sette del mattino e si protrae oltre
mezzogiorno.
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