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USO: Imperfetto o Passato Prossimo?


IMPERFETTO O PASSATO PROSSIMO QUESTO È IL PROBLEMA

L’imperfetto è un tempo che ci ripropone fatti e situazioni passate viste nel loro svolgimento, le azioni non vengono presentate come concluse ma vengono descritte mentre sono in atto (imperfetto= non finito, non concluso).
Questo è il tempo tipico delle descrizioni, delle azioni ripetute, delle abitudini o delle azioni contemporanee.

USI DELL’IMPERFETTO


Esprimere un’azione o una situazione passata in atto, in corso (quindi NON conclusa),  vista cioè nel suo svolgimento.
Quando è arrivata Anna, io dormivo ancora!
Ieri tra le cinque e le sei ero a scuola. (Qui vogliamo sottolineare che a scuola ci sono arrivato sicuramente prima delle cinque e sono rimasto fin dopo le sei).

Esprime un’azione abituale e ripetitiva nel passato.
Da piccola tutti i fine settimana andavo in campagna.
Da giovane mi allenavo ogni giorno per due ore.
Il mese scorso lavoravo (ogni giorno) dalle otto alle sedici.

Si usa anche per descrivere diverse azioni che erano in svolgimento nello stesso momento.
Mentre la mamma preparava la cena, io guardavo la televisione e accarezzavo il gatto.
Ieri in spiaggia mentre leggevo un buon libro, prendevo il sole e sorseggiavo un drink.

Attenzione!: in un contesto passato la congiunzione mentre introduce sempre un imperfetto e mai un altro tempo.

Attenzione!: la congiunzione quando invece può introdurre sia l’imperfetto che il passato prossimo a seconda del suo significato:
Quando = tutte le volte che, mentre  introduce l’imperfetto
Quando andavo in piscina, avevo un fisico molto atletico.

Quando = nel momento in cui à introduce il passato prossimo
Quando sono entrato in casa il cane mi ha azzannato.


Si usa per descrivere una situazione una condizione, ossia   lo sfondo, il panorama lo scenario passato nel quale si inserisco poi i fatti precisi descritti dal passato prossimo.

Era una bellissima giornata estiva, la spiaggia era deserta, il sole brillava sul mare e Giorgio si sentiva sereno e tranquillo. Mentre prendeva il sole rilassato sua moglie faceva il bagno. Ad un tratto sono arrivati veloci dei nuvoloni carichi di pioggia, in pochi minuti è scoppiato un violento temporale e Giorgio e Daniela sono dovuti scappare a casa.

Ieri ero molto triste e avevo un gran mal di testa, poi ho preso una medicina e mi sono sentita molto meglio.

ATTENZIONE: Quando si vuole esprimere l’incontro tra un’azione precisa e una continuativa, la prima viene resa col passato prossima, la seconda con l’imperfetto.
Mentre mangiavo(situazione), è squillato(fatto) il telefono.
Mentre facevo la doccia, il gatto ha mangiato il pesciolino rosso di Maria.



L’imperfetto  può indicare  anche   qualcosa che  poteva  o doveva succedere ma non è successo o non è chiaro se sia successo.

Volevo parlargli! (Ma non ci sono riuscito.)
Ho volto parlargli! (E ci sono riuscito.)
Dovevo partire. (Ma non sono partito.)
Sono dovuto partire di corsa. (E sono effettivamente partito).

IL PASSATO PROSSIMO
L’imperfetto esprime uno stato, una condizione, mentre il passato prossimo descrive un’azione.
A differenza dell’imperfetto, il passato prossimo esprime azioni compiute, di breve durata, situazioni non abituali che si sono verificate per la prima volta o una sola volta, o comunque non con ripetitività.

 Da bambino sono andato con i miei in Egitto.
Ieri sono stato a trovare Anna in ospedale.
Marco ha cambiato lavoro, ieri l’ho visto al bar della piazzetta.

QUALCHE VOLTA SI TRATTA DI FINEZZE

Se esistono come presentate, delle regolette che ci aiutano nella scelta tra i due tempi,  bisogna anche ammettere che spesso l’uso del passato prossimo o dell’imperfetto viene utilizzato per dare alla frase un particolare accento.

A)     Ieri, verso le sei, tornavo a casa.

B)      Ieri, verso le sei, sono tornato a casa.

Entrambe queste frasi si riferiscono al medesimo momento presentandolo però sotto due aspetti diversi, in (A) nel suo svolgimento, in (B) come azione conclusa.

Guardando la frase dal punto di vista della sua durata, potremmo dire:

Ieri pioveva. (Forse piove anche oggi. La condizione descritta è aperta, descriviamo la situazione in quel momento.). La linea del tempo è aperta.
---------------------------------------------------------
Ieri ha piovuto. (Quanto non lo so, ma è sicuro che ha smesso, presentiamo l’azione come chiusa e conclusa).
I-------------------------------------------------------I

Ieri ha piovuto per quattro ore.
Ieri ha piovuto dalle 10 alle 11. (Quando abbiamo un limite temporale espresso, dobbiamo usare il passato prossimo.)
I------------------------------------------------------I

Quando vogliamo esprimere cosa è accaduto usiamo il passato prossimo, quando invece vogliamo dire cosa accadeva in un dato momento allora usiamo l'imperfetto.

Attenzione!:
Con le espressioni fino a quando…, da quando…, che indicano l’inizio e la fine precisa di un evento usiamo il passato prossimo.
Fino a quando sei rimasto da noi ieri sera?

Da quando ti conosco non ho pensato a nessun altro!

Con le varie espressioni di tempo si usa ora l'una ora l'altra forma del passato.

1) Si usa il passato prossimo con espressioni del tipo: tutto il giorno, tutto il mese, tutto l'anno, per un anno, per una settimana, per un mese, per un giorno, da...a, fino a..., una volta, due volte, molte volte, ecc.

Ieri ho avuto la febbre tutto il giorno.
Ho lavorato per un anno in fabbrica.
Sono andato da Lucia due volte.
Ho studiato fino a mezzanotte.
L'anno scorso siamo usciti insieme molte volte.

2) Utilizziamo l'imperfetto con espressioni come: mentre, nel momento in cui, a quest'ora a quell'ora, da due anni, da mesi, da giorni, da settimane.

Mentre andavo a scuola, ho incontrato Lavinia.
Nel momento in cui volevo perdonarlo, mi ha confessato un altro tradimento.
Ieri a quest'ora ero in spiaggia.
La conoscevo da due anni, quando le ho chiesto di sporarmi.

3) Si possono utilizzare tutti e due i tempi con espressioni come: quando, sempre, mai, tutti i giorni (i mesi, le settimane, gli anni), ogni volta, tutte le volte, allora, di solito, spesso, ecc.

Quando Mia è partita, mi sono sentito molto solo. (quando=dopo che)
Quando Gastone parlava, nessuno voleva ascoltarlo (quando= ogni volta che, nel momento in cui...)

Vittoria è andata sempre bene a scuola. (Negli anni in cui andava a scuola)
Da piccola andavo sempre al mare coi nonni. (Abitudine)

Non ho mai visitato Palermo.
Il quel periodo non andavo mai a trovarla.

Per andare a Milano ho preso ogni volta la macchina.
Da piccola ogni volta che incontravo tua zia, piangevo. 

Da Marzo a Luglio sono andato all'università tutti i giorni.
Per andare all'università prendevo tutti i giorni il treno.

Avevo tanto da studiare, allora ho deciso di restare a casa. (allora=perciò, quindi)
Allora vivevo con i miei genitori, in una bella casa in riva al lago. (allora= in quel periodo)

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