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Errori comuni della lingua italiana - Ancora, Appena e Già

 


Ancora, appena e già.

ANCORA può avere la funzione di avverbio o di congiunzione.

1.      Come avverbio indica un’azione o una condizione che perdura da un momento passato:

Non posso venire a trovarti sono ancora malato!

Sono ancora in ufficio, mi dispiace, farò tardi questa sera.


2.      Con eventi che continuano anche dopo il termine di riferimento, nel senso di “per altro tempo dopo di ora o di allora”.

Aspettiamo ancora un minuto e poi ce ne andiamo!

Dopo le pulizie dovrò fare ancora altri servizi.


3.      Indica anche il ripetersi di un’azione momentanea, nel senso di “di nuovo” un’altra volta:

Versami ancora un goccio di vino!

Raccontami ancora un po’ dei tuoi viaggi!


4.      In frasi negative significa fino allora, fino a questo o a quel momento, finora:

Non sono ancora arrivati? No, non si sono ancora fatti vivi.


5.      Per estensione ha anche il significato di anche e perfino:

È ancora più stupido di suo fratello, mamma mia che famiglia!

Se parli ancora più forte divento sordo!

È andata ancora peggio di quello che credevo!

 

GIÀ può assumere diversi significati.

1.      Rafforza l’idea di un fatto che sta accadendo o è accaduto, indicando che il fatto è pienamente compiuto. Si usa con eventi che si sono conclusi prima del momento di riferimento ed equivale a “qualche tempo fa”, “qualche tempo prima”:

Quando siamo arrivati, Luca se n’era già andato.

Quando mi hai telefonato per avvisarmi sapevo già tutto.


2.      Si usa anche per eventi accaduti in un momento anteriore ma che perdurano fino al momento di cui si sta parlando col significato di “da tempo, da un dato tempo”:

Quando la polizia arrivò l’uomo era già morto da tempo.

Nevicava ormai già da giorni e il tempo non accennava a migliorare.

 

3.      Esprime stupore, meraviglia, nostalgia o rimpianto per un fatto accaduto, che sta accadendo o che sta per accadere:

Hai già finito di mangiare?

È stata una giornata fantastica peccato che sia già finita!


4.      Significa fin da ora oppure da adesso:

Immagino già la sua faccia quando vedrà il tuo regalo.

Sto già pregustando le vacanze al mare!


5.      Ormai:

E già passato un anno da quando hai fatto la maturità.


6.      Prima, in precedenza:

L’ho già sentito dire, ma non mi ricordo da chi.


7.      Con valore di assenso e affermazione, il già ripetuto due volte indica rassegnazione:

Già, hai proprio ragione!

Oggi è una gran brutta giornata! Eh già!

Non sei proprio riuscito a dirle la verità? “Già, già!”

 

APPENA è una parolina semplice semplice, ma con tanti significati:

Come avverbio.

1.      Significa con difficoltà, scarsamente. Ha un valore limitativo.

Lo conosco appena, l’ho intravisto solo due volte.

Riesco appena a intravederlo è troppo lontano ormai.


2.      In senso di quantità come sinonimo di “soltanto”:

Gli sono rimasti appena un paio di mesi di vita.

Mi sono rimasti appena due euro nel portafogli, non posso comprare nulla!


3.      Messo prima di preposizioni che indicano una posizione nello spazio assume il significato di “subito”:

Non manca tanto, il ristorante è appena dietro l’angolo.


4.      Con valore temporale significa “da pochissimo”, “immediatamente prima”:

Sono sposati da appena due mesi.

È appena partito, mi dispiace che tu non lo abbia salutato.


Come congiunzione.

1.      Con valore temporale significa “subito dopo che”, “quasi nello stesso momento in cui”, “da pochissimo tempo”. In questa accezione introduce una frase con il verbo all’indicativo, può essere seguita anche dal solo participio passato:

Appena si fece giorno iniziarono l’escursione.

Appena fatto l’esame partiremo per le vacanze! (appena avremo fatto l’esame…)

Ho appena bevuto il caffè, adesso mi fumo una bella sigaretta!

Non appena mi sarò liberato verrò da te!

Bene, allora appena parti, fammi la cortesia di avvisarmi!


IL NON PLEONASTICO

Dire non appena sarò arrivato o appena sarò arrivato significa la stessa cosa!

Quando appena ha valore temporale di “subito dopo che”:

Verrò a chiamarti (non) appena sarò tornato a casa.

 

Lo si può usare anche per esprimere un’eventualità come sinonimo di “tutte le volte che” , “quando”, “se”. In questo caso poiché parliamo di una possibilità (non di una certezza), dovremmo usare il congiuntivo che per definizione è il tempo verbale del dubbio, della possibilità e delle eventualità.


Un esempio?

Mi promise che non appena fosse arrivato mi avrebbe chiamata!

ATTENZIONE in questo contesto usare il condizionale è errato, quindi la frase:

Mi promise che non appena sarebbe arrivato mi avrebbe chiamata! È SBAGLIATA!




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