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MERVIGLIOSA FIRENZE

Trattieni il fiato mentre ti fai avvolgere dalla storia.


Spalanca gli occhi mentre guardi la magnificenza creata dall'intelletto umano. Per chi sa guardare Firenze è il paradiso. Per chi sa leggere le pietre Firenze è un libro dedicato alla perfezione, all'eleganza, allo stile, alla classe e alla semplice e disarmante bellezza. Firenze, piccolo e allo stesso tempo immenso museo a cielo aperto, uno scrigno che conserva capolavori così impareggiabili da lasciare a bocca aperta.

Una città di valle adagiata a piedi degli appennini e accarezzata dal fiume Arno. I suoi monumenti, i suoi palazzi sono pietre che parlano di storia, di vita, di ricchezze e di guerre ma soprattutto della genialità umana che si traduce in arte. Le sue vie oggi affollate da turisti sono le stesse percorse da Dante, Michelangelo, Leonardo Da Vinci e da innumerevoli altre menti illustri.


DI FIRENZE DICONO CHE...

Se sai dove guardare, Firenze è il paradiso.

(Dan Brown)

 

Quando sento che mi prende la depressione, torno a Firenze a guardare la cupola del Brunelleschi: se il genio dell’uomo è arrivato a tanto, allora anche io posso e devo provare a creare, agire, vivere.

(Franco Zeffirelli)


 

Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere.

(Stendhal, mentre descrive quella che è comunemente chiamata la Sindrome di Stendhal)

 

Tutto qui spira grandezza, gusto, umanità, purezza, e bellezza, nel più alto grado. Credo che sarei più felice qui con voi, che in qualsiasi altro luogo. Ciò è il massimo elogio che io possa fare a questa città. Non so se voi amiate pitture, statue, bronzi, marmi antichi di tutte le qualità. Lo credo, perché lo desidero.

(Klemens von Metternich)

 

A Parigi impari l’arguzia, a Londra impari ad eliminare i tuoi avversari sociali, a Firenze impari il portamento.

(Virgil Thomson)

 

Guardai l’Arno. Aveva centinaia di anni di civiltà, eppure scorreva come fosse nuovo, con l’aria giovane e senza pensieri che ha l’acqua quando fa l’acqua.

(Fabrizio Caramagna)

 

E quando in Palazzo Vecchio, bello come un’agave di pietra,

salii i gradini consunti, attraversai le antiche stanze,

e uscì a ricevermi un operaio, capo della città, del vecchio fiume, delle

case tagliate come in pietra di luna, io non me ne sorpresi: la maestà del

popolo governava.

(Pablo Neruda)

 


Guardando da un lato da Fiesole, e dall’altro da Bellosguardo, per dire solo due tra i nomi più famosi, Firenze giace al centro della conca di colli, che è un monumento artistico nel suo insieme.

(Guido Piovene)

 

La storia fiorentina è la storia tipica di una città nella quale l’intelligenza predomina.

(Guido Piovene)

 

Firenze brulica di musei, di collezioni, di gallerie.

(Giorgio Manganelli)

 

Firenze è il luogo, il solo in Italia, in cui la letteratura italiana è indigena, è del luogo, come Palazzo Vecchio. A Firenze cammino immerso nella letteratura italiana.

(Giorgio Manganelli)

 

Tutta la Toscana, e Firenze in maniera speciale, è la parte dell’Italia dove la pietra ha più valore. Firenze è una città di pietra. L’architettura ha la magia di uno strumento ottico di precisione.

(Guido Piovene)

 

A Firenze, i monumenti son così fitti da parere accatastati.

(Anselmo Bucci)

 


Per coloro che non conoscono Firenze o la conoscono poco, alla sfuggita e di passaggio, dirò com’ella sia una città molto graziosa e bella circondata strettamente da colline armoniosissime. Questo strettamente non lasci supporre che il povero cittadino debba rizzare il naso per vedere il cielo come di fondo a un pozzo, bene il contrario, e vi aggiungerò un dolcemente che mi pare tanto appropriato, giacché le colline vi scendono digradando, dalle più alte che si chiamano monti addirittura e si avvicinano ai mille metri d’altezza, fino a quelle lievi e bizzarre di cento metri o cinquanta. Dirò anzi che da un lato soltanto e per un tratto breve, la collina rasentando la città la sovrasta a picco, formandoci un verone al quale con impareggiabile gusto ci possiamo affacciare.

(Aldo Palazzeschi)

 

Tutta Firenze sembra essere colorata con una viola delicato, come vino diluito.

(Henry James)

 

Io entrai a Firenze. Era

di notte. Tremai sentendo

quasi addormentato ciò che il dolce fiume

mi raccontava. Io non so

ciò che dicono i quadri e i libri

(non tutti i quadri né tutti i libri

solo alcuni),

ma so ciò che dicono

tutti i fiumi.

Hanno la stessa lingua che io ho.

(Pablo Neruda)

 

 

 

Raramente ho visto una città così bella al suo primo apparire come Firenze.

(Percy Bysshe Shelley)

 

 

Firenze è viva e la sua anima non è tutta nei quadri e nei palazzi. Essa parla con ciascuno di noi in una lingua semplice e comprensibile come la lingua materna.

(Pavel Muratov)

 

Tra tutte le città straniere, Firenze è divenuta certo quella che io preferisco. Più ci vivi e più ti accorgi di amarla. Vi è qualcosa di accogliente da farmi sentire a casa mia.

(Pëtr Il’ič Čajkovskij)

 

 

Firenze è bella, ma molto umida. Ma le rose fioriscono ancora nel giardino di Boboli all’aria aperta. E quali tesori nelle gallerie! Dio mio, guardai la Madonna della Seggiola nel ’63; la guardai una settimana e soltanto ora l’ho vista. Ma oltre ad essa quanto ancora di divino.

(Fëdor Dostoevskij)

 

Che cosa rende Firenze una città unica, che attira ogni anno centinaia di migliaia di turisti da tutto il mondo? I monumenti? I musei, che custodiscono innumerevoli capolavori? Le chiese, i palazzi? La meravigliosa cornice di colline? I panorami? L’“Arno d’argento”? Tutto questo e molto altro ancora.

Marilena Tamassia, direttrice del Gabinetto Fotografico Polo Museale Fiorentino

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