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Semplicemente Venezia - Venice

 VENEZIA


VENEZIA È POESIA

A Venezia da svegli, si cammina in un sogno!
Personalmente non posso che dire che adoro Venezia; qualche volta invece di scendere dal treno (quando studiavo a Padova) proseguivo e arrivavo fino a Venezia per trascorrere una giornata girovagando per calli e canali o per respirare "il mare" del Lido. Venezia è una favola, una città che sembra disegnata... che a guardarla ad occhi aperti non si può far altro se non domandarsi come sia sorta dalle acque dell'Adriatico e come gli uomini siano riusciti, mattone dopo mattone a farla diventare la meraviglia che è. Ma per vedere la vera Venezia dovete "perdervi" scegliendo consapevolmente la calle meno frequentata, vagando per i vicoletti in cui non arriva il turismo di massa. Resterete sorpresi di come, a pochi passi dagli itinerari affolati, ci siano angoli mozzafiato, solo per voi. Cercate un ristorantino isolato, cercatene uno in cui siedano studenti, veneziani e che non abbia il menú fotografato all'esterno; entrate nelle enoteche in cui vedete qualche "anziano indigeno" gustarsi uno spunciotto sorseggiando un buon bicchierino di vino.

E se potete dormite a Venezia, giratela di notte quando le stelle si specchiano nei canali e nel silenzio si ode solo lo sciabordio dell'acqua nei canali. In quel silenzio e in quelle luci vi sembrerà quasi di viggiare nel tempo, quando i dogi e la Serenissima erano un fervido e ricco angolo di mondo. Di video su Venezia ce ne sono molti e così ho pensato di proporvene uno che non vi faccia solo vedere questa città ma che ve la descriva con le parole di grandi poeti. Se non riuscite a leggere in tempo le citazioni....niente paura....le trovate tutte qui sotto!

Mio caro amico, qualunque cosa al mondo tu abbia udito su Venezia, nessuna uguaglia la magnificenza e lo splendore della realtà.

(Charles Dickens)

 

Non mi è mai successo prima di aver paura di descrivere quanto mi è capitato di vedere. Ma nel dirti che cos’è Venezia, ebbene, sento che mi è impossibile.

(Charles Dickens)

 

 

A Venezia, quando c’è la luna, par di passeggiare in una acquaforte.

(Carlo Dossi)

 

Questa era Venezia, la bella lusinghiera e ambigua, la città metà fiaba e metà trappola, nella cui atmosfera corrotta l’ arte un tempo si sviluppò rigogliosa, e che suggerì ai musicisti melodie che cullano in sonni voluttuosi.

(Thomas Mann)

 

 

E quando lasciamo Venezia scopriamo che i nostri orologi hanno problemi a tornare di nuovo al tempo reale.

(Mieczysław Kozłowski)

 

 

Così disposte ai due lati del canale, le abitazioni facevano pensare a luoghi naturali, ma di una natura che avesse creato le proprie opere con un’immagine umana.

(Marcel Proust)

 

 

Venezia ha un suo ritmo da sempre: e bisogna scoprirlo passeggiando per le viuzze o girando per i canali, meglio su una barca silenziosa.

(Enzo Biagi)

 

Bisogna girare Venezia a piedi. Chi gira e guarda Venezia soltanto in barca ne ha un’immagine morta; la Venezia dei decadenti è una Venezia lunare, lievemente putrida, vista da persone adagiate sui cuscini delle imbarcazioni.

(Guido Piovene)

 

E pur se queste lagune si colmano via via, e dalle paludi salgono perfidi miasmi, se il commercio langue e la potenza della Repubblica declina, nondimeno la sua struttura grandiosa e il suo carattere non cesseranno un istante di apparire all’osservatore degni di venerazione.

(Johann Wolfgang Goethe)

 

Ero a Venezia sul Ponte dei Sospiri; un palazzo da un lato, dall’altro una prigione; vidi il suo profilo emergere dall’acqua come al tocco della bacchetta di un mago.

(Lord Byron)

 

A Venezia l’architettura dà le emozioni della musica.

(Carlo Dossi)

 

Tutto ciò che mi circonda [a Venezia] è pieno di nobiltà, è l’opera grande e rispettabile d’una forza umana concorde, il monumento magnifico non già d’un sovrano, ma d’un popolo.

(Johann Wolfgang Goethe)

 

Venezia; beltà lusingatrice e ambigua – racconto di fate e insieme trappola per i forestieri.

(Thomas Mann)

 

Non c’è luogo che non contenga qualche cosa di romantico; ma Venezia, come Oxford, ha conservato lo sfondo per il romanzo; e per chi è veramente romantico lo sfondo è tutto, o quasi tutto.

(Oscar Wilde)

 

[Venezia] è un’opera d’arte, il capolavoro più grande che la nostra specie abbia prodotto.

(ibidem)

 

I gondolieri sanno essere magnanimi. A volte invitano per un giro le coppie di innamorati che non hanno soldi. Credono che l’amore altrui porterà fortuna anche a loro.

(Dal web)

 

Venezia è quel tipo di città dove lo straniero e l’indigeno sanno in anticipo di essere in mostra.

(Iosif Brodskij)

 

Chi non deve reprimere un brivido fugace, una segreta timidezza e angoscia, quando sale per la prima volta o dopo lunga dissuetudine su una gondola veneziana? La singolare imbarcazione, tramandata tale e quale dai tempi delle ballate e così inusitatamente nera come di tutti gli oggetti di questo mondo sono soltanto le bare, fa pensare a tacite e criminose avventure fra lo sciacquio notturno dei canali, e ancor più alla morte stessa, a feretri, a tenebrose esequie, all’ultimo silenzioso viaggio.

(Thomas Mann)

 

Mi piace assai riandare con la mente a Venezia, a quella grande realtà sorta dal grembo del mare come Pallade dal cervello di Giove.

(Johann Wolfgang von Goethe)

La laguna è opera antica della natura. Dapprima la marea, il riflusso e la terra in azione reciproca, quindi il progressivo abbassamento delle acque preistoriche, fecero sì che all’estremità superiore dell’Adriatico si formasse una considerevole zona paludosa, che, dopo esser stata sommersa dall’alta marea, viene parzialmente lasciata libera dal riflusso. L’arte umana s’impadronì dei punti più eminenti, e così nacque Venezia, collegando in sé cento isole, circondata da cento altre.

(Johann Wolfgang Goethe)

 

 

Si è sempre dato per scontato che Venezia è la città ideale per una luna di miele, ma è un grave errore. Vivere a Venezia, o semplicemente visitarla, significa innamorarsene e nel cuore non resta più posto per altro.

(Dal web)

 

Roma caput mundi Venezia secundi.

(Dal web)

 

Pane padovano, vino vicentino, trippe trevisane e donne veneziane.

(Proverbio)

 

[Venezia] è il posto più romantico del mondo – ma ancora meglio quando non c’è nessuno.

(Woody Allen)

 

Andare in giro per calli e campi, senza un itinerario prestabilito, è forse il più bel piacere che a Venezia uno possa prendersi.

Beati i poveri di topografia, beati quelli che non sanno quel che si fanno, ossia dove vanno, perché a loro è serbato il regno di tutte le sorprese, di tutte le scoperte straordinarie. Infilare una calletta, cacciarsi nella gola nera di un sottoportico, sbucare in una corte che pare un culdísacco, trovarvi il pertugio di un’altra calletta, uscire da quel dedalo soffocato in un campo arioso, luminoso, pieno di gente, oppure sulle soglie di un palazzone principesco, oppure su una fondamenta aperta al sole e al vento, oppure su un rio largo, popolato di barche e barconi: questo è un girare nell’inaspettato, nell’impreveduto, e quasi nell’inverosimile, che può ricordarci addirittura le nostre stupende e stupite scorribande per il chimerico paese di Fanciullezza.

(Diego Valeri)

 

 

In nessun’altra città come a Venezia, ho trovato una tale unità della vita odierna con la vita che ci parla dalle opere d’arte della sua età aurea e nella quale sole e mare sono più essenziali di tutta la storia.

(Hermann Hesse)

 

Grazie a Dio sono qui! È il paradiso delle città, e una luna sufficiente a fare impazzire metà dei savî della terra batte con i suoi puri sprazzi di luce sull’acqua grigia davanti alla finestra; e io sono più felice di quanto sia mai stato in questi cinque anni — felice davvero — felice come in tutta probabilità non sarò mai più in vita mia. Mi sento fresco e giovane quando il mio piede posa su queste calli, e i contorni di San Marco mi entusiasmano (….) Grazie a Dio sono qui!

(John Ruskin)

 

Se dovessi cercare una parola che sostituisce “musica” potrei pensare soltanto a Venezia.

(Friedrich Nietzsche)

 

 

Venezia! Esiste una città più ammirata, più celebrata, più cantata dai poeti, più desiderata dagli innamorati, più visitata e più illustre? Venezia! Esiste un nome nelle lingue umane che abbia fatto sognare più di questo?

(Guy de Maupassant)

 

La gondola nera, slanciata, e il modo in cui si muove, lieve, senza rumore alcuno, ha qualcosa di strano, una bellezza da sogno, ed è parte integrante della città dell’ozio, dell’amore e della musica.

(Hermann Hesse)

 

 

Charles Dickens, che era giunto a Venezia nel 1844, a seguito del suo viaggio, il dodici novembre dello stesso anno, aveva scritto ad un amico:

La bellissima e meravigliosa realtà di Venezia va oltre la più stravagante fantasia di un sognatore. L’oppio non riuscirebbe a creare un posto come questo, e un posto così incantevole non potrebbe venire fuori neppure da una visione. Tutto quello che avevo sentito, letto o fantasticato su Venezia è lontano mille miglia. Sai che tendo a essere deluso quando si tratta di aspettarsi troppo ma Venezia è sopra, oltre, al di fuori dell’immaginazione umana. Non è mai stata valutata abbastanza.

 

Venezia è come mangiare un’intera scatola di cioccolata al liquore in una sola volta.

(Truman Capote)

 

Venezia, metà donna, metà pesce, è una sirena che si disfà di una palude dell’Adriatico.

 (Jean Cocteau)

 

Quando arriviamo a Venezia, stammi vicina. Il sindaco dice che a guardare le pitture uno casca in acqua come niente.

 (Nantas Salvalaggio)

 

 

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