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Anno bisesto anno funesto

In Italia si dice "Anno bisesto anno funesto o dissesto"! ”Anno bisteso, né baco, né moglie, né innesto ”.  In un anno bisestile, non si deve dare inizio a un’attività lavorativa (azienda, società, affari decisivi e quant’altro), non si ci sposa e non si concepisce un figlio.  L'anno bisestile è la soluzione a un problema che ha sempre fatto scervellare gli astronomi sin dai tempi antichi, ossia lo "scollamento" fra anno solare e anno civile.  L'anno civile, di 365 giorni, non è esattamente uguale all'anno solare, che misura 365 giorni, 5h, 48m, 45s. Se l'anno civile non andasse di pari passo con l'anno solare, si avrebbe uno spostamento delle stagioni nell'arco dell'anno.  L'equinozio di primavera potrebbe finire per scivolare, col tempo, dal 21 marzo verso aprile, poi a maggio, a giugno, ecc. Il ritardo dell'anno civile che si accumula ogni anno su quello solare ci porta, così, alla soluzione di avere nel cale

TRIPPA, POPPA E LAMPREDOTTO

La nobiltà si sa, un po‘ di puzza sotto il naso ce l’ha! In molti degli antichi nobili regni italici non tutte le parti dell’animale venivano considerate degne di imbandire le reali tavole, le interiora ad esempio venivano considerate insieme al piede e al muso del maiale degli scarti che offendevano il buon gusto dei sovrani. La servitù e il popolino al contrario presi com’erano dalla semplice necessità di sopravvivere erano molto meno schizzinosi; ligi al principio per cui “non si butta via nulla” impararono a cucinare al meglio anche questi scarti. Alcune storie narrano che a Napoli le donne dei quartieri popolari scendevano verso il palazzo reale e aspettavano fuori dalle cucine gli scarti della lavorazione degli animali, per poi litigarseli a gran voce; queste donne prendevano l’appellativo di zandraglie perché pur di avere la parte migliore e più cospicua del bottino si picchiavano, accapigliavano e gridavano contro.  Tutt’oggi a Napoli dire ad una donna “ sei propr

Esercizio sul passato prossimo e imperfetto.

    Completa inserendo il tempo adeguato (passato prossimo o imperfetto). ·          (Io vedere)………………………………Anna ieri sera mentre (uscire Lei)………………….dal cinema. ·          (Lei essere)…………………………………stanca morta e per questo (andare)……………………....a letto presto. ·          Il mio orologio (non funzionare)……………………………………………, per questo. (dovere)………………….cambiarlo. ·          (Io bere)……………………………………………..tutta l’acqua perché la pizza di questa sera (essere)……………………………………………..molto salata. ·          Mentre la mamma (cucinare)…………………………………………….., Marco (studiare)……………………………… ·          Quando (io entrare)………………………………….in sala, mia madre (essere)………………………………al telefono. ·          (Noi arrivare)…………………………………………a cena mentre tutti (essere)………………………………….a tavola. ·          Questa mattina quando (io uscire)…………………………………., (fare)………………………………….molto freddo e (piovere)……………………………………………………. ·          (Io ascoltare)………………………………….la musica alla radio mentre (io leggere)……………………….

Genova

LA SUPERBA Genova è un comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Liguria. È il sesto comune italiano per popolazione, terzo del Nord Italia, e quinto per movimento economico, e fa parte del triangolo industriale Milano-Torino-Genova. Si affaccia sul Mar Ligure e la sua storia è legata da sempre alla marineria e al commercio. Non per ultima è nota, tra l'altro, per aver dato i natali a Cristoforo Colombo, a Giuseppe Mazzini e a Goffredo Mameli.  Il suo porto è il più importante d'Italia e il suo simbolo "fisico" è il suo faro, situato al confine tra i quartieri di San Teodoro e Sampierdarena, la Lanterna (alta 117 m) un faro antico e svettante visibile dal mare da una distanza di oltre 30 km. Per oltre otto secoli Genova è stata capitale dell'omonima repubblica , citata con molti appellativi quali: La Superba, La Dominante, La Dominante dei marie La Repubblica dei Magnifici. La città di Genova è policentri