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Visualizzazione dei post con l'etichetta Passeggiando per l'Italia

Il Mercato palermitano di Ballarò

Ballarò Il mercato in 5D Eh sì, perché nonostante molti, a sentir parlare di Ballarò, siano portati a pensare ad una nota trasmissione televisiva, il vero e originale Ballarò è quello di Palermo, uno dei mercati del centro storico siciliano, insieme a quelli della Vucciria, Il Capo, il Mercato delle Pulci e Lattarini. Ballarò si trova nel quartiere Albergheria ed è il più antico mercato di Palermo , un angolo che sembra immutato nel tempo in cui potersi immergere nel vero spirito siciliano…un mercato in 5D…in cui assaporare, ascoltare, venire colpiti dai mille colori, toccare con mano e annusare tutta la genuinità dei prodotti siciliani.  Ballarò è di sicuro il mercato alimentare più grande e quello più frequentato dai palermitani è’ un mercato caotico, disordinato, sporco ma anche e soprattutto VERO , divertente, tipico e affascinante , dove è possibile sentire il cuore pulsante di questa città; il suo nome sembrerebbe derivare da “Balhara”, il nome di un villaggio vi

Il parco dei mostri di Bomarzo

I LUOGHI DEL MISTERO IL PARCO DEI MOSTRI DI BOMARZO             « A Bomarzo la finzione scenica è travolgente; l'osservatore non può contemplare perché vi è immerso, in un ingranaggio di sensazioni (...), capace di confondere le idee, di sopraffare emotivamente, di coinvolgere in un mondo onirico, assurdo, ludico e edonistico (...)  » (Bruno Zevi, Barocco Illuminismo, Roma, 1995) Il cosiddetto Parco dei Mostri o Sacro Bosco di Bomarzo, in provincia di Viterbo, è un complesso monumentale situato alle pendici di un vero e proprio anfiteatro naturale. Il Parco fu pensato nel 1552 dal Principe Pier Francesco Orsini detto Vicino,   "sol per sfogare il core " rotto per la morte della moglie Giulia Farnese. Poi un lungo oblio fino alla riapertura quasi 50 anni fa a cura di Giovanni Bettini. Si tratta di un luogo da visitare assolutamente.  Ideato e costruito dal letterato Vicino Orsini dal 1522 al 1580, il parco è costituito da una serie di terrazze ch

I borghi più belli d'Italia

MODICA (RAGUSA) « Un teatro era il paese, un proscenio di pietre rosa, una festa di mirabilia. E come odorava di gelsomino sul far della sera. Non finirei mai di parlarne, di ritornare a specchiarmi in un così tenero miraggio di lontananze… » (Gesualdo Bufalino, Argo il cieco ovvero i sogni della memoria) Modica (Muòrica in siciliano, Mutica / Motyca in latino) è un comune italianodella provincia di Ragusa in Sicilia, da cui dista circa 15  chilometri; insieme con la Val di Noto, è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO per il suo centro storico. Abbarbicata sui costoni di due profonde gole, Modica stupisce con uno scenario eccezionale: creazioni monumentali, il poderoso sperone di roccia della collina del Pizzo, chiese barocche raggiungibili da ampie scalinate, un vasto intrigo di casette e viuzze, scale e piazzette. Di notevole importanza storica è la necropoli del Quarticcio, nel quartiere Vignazza, in cui sono visibili alcune d

Una passeggiata sotto i portici...il recod di Torino!

Torino è un salotto elegante, una città raffinata e sociale, ricca di storia e ben curata.  Il suo centro storico è ricco di negozi, vetrine, raffinati locali antichi, bar e caffè in cui oltre ad uscire un ottimo profumo di cioccolata calda ed espresso è possibile toccare con mano il polso allegro, vivo e culturale di questa città ricca di storia e curiosità. Ma Torino detiene anche un vero recod di cui non tutti sono a conoscenza, ossia il suo centro rappresenta la più ampia zona pedonale d’Europa e conta ben 18 chilometri di portici dei quali 12,5 sono connessi e in pieno centro storico. Sono tante le città italiane ricche di porticati, ma quelli di Torino sono veramente speciali: ampi, luminosi, eleganti e come dicevamo prima praticamente continui e connessi, lastricati con diversi stili (ad esempio in pietra grigia in Via Po e in marmo in Via Roma). Insomma se siete a Torino sotto il solleone o venite sorpresi da un improvviso temporale con „acqua a catinelle“ a Torin

Torino città di mercati!

A Torino sono presenti  più di 49 mercati rionali  fissi, aperti tutti i giorni e dislocati in tutti i quartieri.  I più importanti per grandezza e giro d'affari si trovano in piazza Bengasi, in piazza Benefica, in corso Svizzera, in Corso Racconigi e in piazza Barcellona. Circa 7.000 ambulanti lavorano nei mercati torinesi. Il mercato più famoso è sicuramente quello di Porta Palazzo, (Pòrta Pila in Lingua piemontese), che è anche il mercato all'aperto più grande d'Europa. « Porta Palazzo è profumo di frutta e verdura, colori vivaci, vociare straniero mescolato agli svariati dialetti italiani, contatto con popoli lontani. A Porta Palazzo vivono, si incontrano e si scontrano l’Europa, l’Africa e l’Asia.» In questo mercato, tra le bancarelle situate in piazza della Repubblica, a pochi passi dal Duomo e dalle Porte Palatine, si può trovare veramente di tutto: dalle scarpe all’abbigliamento, dai casalinghi ai giocattoli, dai prodotti alimentari di tutte le regi

Il ponte di Rialto- Venezia

Il ponte di Rialto a Venezia. Il ponte di Rialto è uno dei quattro ponti, oltre al Ponte dell'Accademia, al Ponte degli Scalzi e al Ponte della Costituzione, che attraversano il Canal Grande, nella città di Venezia.  Dei quattro, il ponte di Rialto è il più antico e sicuramente il più famoso. Il primo passaggio sul Canal Grande fu un ponte di barche costruito nel 1181 da Nicolò Barattieri, che eresse, tra le sue opere, anche le due colonne in Piazza San Marco.  Fu chiamato Ponte della Moneta, presumibilmente per via della Zecca che sorgeva vicino all'ingresso orientale. La crescente importanza del mercato di Rialto sulla sponda orientale del canale fece aumentare il traffico sul ponte galleggiante. Attorno al 1250 fu sostituito da un ponte di legno strutturale. Data la stretta associazione con il mercato, il ponte cambiò nome e diventò Ponte di Rialto. L'attuale ponte in pietra ad arcata unica, realizzato da Antonio da Ponte in collaborazione col nipote Anto

In montagna dai vicini!

Segno il Mendrisiotto e Basso Ceresio Sagno è un ex comune del Canton Ticino, situato nella Valle di Muggio su un dosso del Monte Bisbino, abitato fin dall'età del bronzo. Il villaggio è appollaiato su un dosso del Monte Bisbino che domina la conca di Chiasso. Le più lontane notizie risalgono agli inizi del XIV sec., ma fu certamente abitato assai prima da colonie di pastori. Per la sua invidiabile posizione, nella seconda metà del ventesimo secolo è stato scelto quale residenza da diverse famiglie del piano che vi hanno costruito nuove case. Il villaggio ha dato i natali a non pochi personaggi: gli abati Fontana che si distinsero in Italia quali teologi ed educatori, i pittori Spinelli, Suà e Chiesa, nonché Francesco Chiesa (1871-1973), grande scrittore e poeta ticinese. Sono molti gli edifici interessanti: La chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo (XVIII sec. arch. Simone Cantoni su un edificio più antico del quale è conservato il campanile romanico). La

La Puglia

La Puglia una regione meravigliosa tutta da scoprire e da gustare! 

La Gola del Furlo

La gola o passo del Furlo è una gola formatasi per l'azione erosiva del fiume Candigliano , che scorre oggi tra due monti della provincia di Pesaro-Urbino, che originariamente rappresentavano un unico massiccio, il monte Pietralata (889 m) e il monte Paganuccio (976m).  La gola è situata lungo il tracciato dell'antica via Flaminia (di cui rimangono ancora due caratteristiche gallerie romane) che costeggiava appunto il fiume Candigliano; per la sua incontaminata bellezza è stata dichiarata nel 2001 riserva naturale (la Riserva naturale statale Gola del Furlo ). Il paesaggio e la morfologia della gola permettono di ricostruire il passato geologico italiano da più di 200 milioni di anni fa sino ad oggi; le rocce illustrano come un libro a cielo aperto le principali formazioni dell'Appennino umbro-marchigiano. Natura, silenzio, tranquillittà e bellezza fanno di questi luoghi una meta ideale per i turisti in cerca di luoghi magici a contatto con la natura e una flo

Schegge d'Italia

IL LAGO DI RESIA Foto di Liana Rossi Il Lago di Resia (Reschensee in tedesco) è un lago alpino artificiale situato in val Venosta a 1.498 m nel comune di Curon Venosta (BZ), a nord del vicino lago di San Valentino alla Muta.  Presso il passo di Resia si trovavano tre laghi naturali: il lago di Resia, il lago di Curon detto anche lago di Mezzo (ted. Grauner See o Mittersee) e il lago di San Valentino alla Muta. La costruzione di una grande diga nel 1950 unificò i primi due precedenti laghi e sommerse l'antico abitato di Curon Venosta che venne ricostruito più a monte. 163 case e 523 ettari di terreno coltivato a frutta furono sommersi. Se ne ricavò il bacino dell'attuale lago, lungo 6 km e largo 1 km nel punto di massima larghezza.  La cima del vecchio campanile di Curon (Graun) emerge dalle acque ed è tuttora visibile. In inverno, quando il lago gela, il campanile è raggiungibile a piedi. Una leggenda racconta che in alcune giornate d'inverno si sentano ancora

Draghi e tori

Alla periferia di una grande città un terribile drago terrorizza la popolazione. Ma un giorno un coraggioso contadino, stremato dalla situazione, nella speranza di proteggere bestiame e popolazione aizza contro il terribile drago il suo toro. Il toro, pur soccombendo per le ferite ricevute, riesce nell’impresa e uccide dopo un furioso combattimento lo spaventoso drago. Sempre nei pressi di questa città, durante la peggiore alluvione che la popolazione ricordi un drago ed un toro si uniscono per salvare le sorti degli abitanti assediati dalle acque. Il drago si distende sull’argine che sta per cedere e lo protegge, facendo sì che le acque del fiume, in cui prima si nascondeva, non tracimino travolgendo i piccoli insediamenti vicini. Allo stesso tempo il toro costringe alla fuga gli abitanti impaurendoli, ma spingendoli così verso zone più sicure. A quale città si riferiscono queste leggende? A Torino, la citta di draghi e tori; e proprio un toro è il suo simbolo. Ancora

Amatrice

Amatrice è un comune italiano di 2.730 abitanti, della provincia di Rieti, nel Lazio, si trova al centro di una conca verdeggiante, incastonata al confine di ben 4 regioni: Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo in una zona di passaggio tra il   versante adriatico e quello tirrenico.  È un luogo ricco di splendidi panorami e   possibilità di escursioni, un paesino carino e dalle vie raccolte che accoglie il turista in un’atmosfera familiare.  Una cittadina di antiche e nobili origini romane e medievali situata a quasi 1000 metri sul mare, centro turistico estivo dal clima estremamente gradevole e base di partenza per numerose escursioni di grande interesse, tra l‘altro per il suo essere inserita nell’area laziale del parco del Gran Sasso. La Conca Amatriciana è ricca di tradizioni e sapori tipici. Il guanciale e il pecorino, ingredienti fondamentali della salsa all'Amatriciana, si fondono assieme nella tradizione della pastorizia. Allevamenti di carne suina, bovina ed ovi